Sabato 1 e domenica 2 giugno 2019, Magazzini del Cotone, Porto Antico di Genova
L’Associazione Giovani per la Scienza porta alcuni suoi nuovi esperimenti, progettati e costruiti dai ragazzi dal Campus di Savona all’evento nazionale a Genova “Focus Live 2019”, dove più di quarantacinque ragazzi presenteranno le loro invenzioni.
Tra queste quella che i giovani soci, di 17 e 18 anni, Gabriele Gustavino, Nicolò Rabellino e Stefano Ranzato hanno chiamato Cyclette 2.0.
Dicono i ragazzi: “Abbiamo voluto creare un cinematografo piuttosto particolare, composto da un proiettore e una cyclette speciale della palestra del Campus di Savona, su cui l’utente dovrà pedalare per produrre energia e poter vedere il filmato. Il lavoro che viene fatto sulla cyclette simula quanta energia sarebbe necessaria per far rimanere costantemente acceso il proiettore e quindi rendere l’intero sistema autosufficiente. Si tratta però di una cosa virtuale, in quanto servirebbero parecchie bike per alimentare un proiettore, dato che per funzionare ha bisogno di parecchia energia”.
“Il nostro circuito entra in gioco proprio qui, e si compone principalmente di 3 parti: un circuito sensore di corrente, che misura la variazione di assorbimento di corrente della cyclette, un Arduino (che è un piccolo microcontrollore programmabile) con modulo Wi-Fi che trasmette i dati letti dal sensore e un altro Arduino anch’esso con modulo Wi-Fi, che si occupa di ricevere i dati, interpretarli, e variare di conseguenza la velocità del filmato sul PC. Quindi bisogna pedalare velocemente, altrimenti il filmato rallenta fino a fermarsi.”
Una delle ragioni che ci ha spinto ad utilizzare la trasmissione wireless Wi-Fi è stato il fatto che in questo modo possiamo eliminare i cavi e trasmettere a distanza, avendo una maggiore libertà di movimento dei diversi componenti.
“La cosa importante che hanno fatto i giovani per la scienza”, dice la Fondatrice dell’associazione Prof. Bianca Ferrari, “è il mettere alla prova la loro capacità nel trovare soluzioni, attraverso il sistema del “trial and error”, “prova e sbaglia”, anche di fronte a problemi piuttosto insoliti, come quello di pedalare per vedere un film”.
E così vale per tutti gli altri esperimenti che saranno presentati da 45 giovani soci, da un modello di centrale idroelettrica a quello di una casa funzionante con la domotica (in foto), dall’uovo di Tesla al modello di un motore elettrico per le auto, alla costruzione di esperimenti che riproducono modelli matematici, come la probabilità, le onde stazionarie negli strumenti musicali, il moto armonico nelle onde elettromagnetiche, all’esperimento dell’effetto fotoelettrico per cui Einstein prese il Premo Nobel, alla sua applicazione in un pannello solare, allo spettrometro per analizzare lo spettro di emissione degli elementi e a uno spettrofotometro UV/VIS, che sfrutta anch’esso l’interazione tra luce ed elettroni per analisi chimiche, entrambi correlati alla tavola di Mendeleev, di cui ricorrono i 150 anni dalla scoperta e a cui è stato dedicato l’anno internazionale dell’Unesco.
“E’ nella filosofia della nostra associazione stimolare la capacità creativa dei giovani, che nell’età dai 15 anni ai 30 raggiunge il massimo. Tenendo sempre un occhio sulle trasformazioni sociali, come la digitalizzazione della economia e della industria 4.0, l’Associazione Giovani per la Scienza mira a porre ai suoi soci la ricerca di soluzioni ai problemi che potranno presentarsi loro un domani quando entreranno nel mondo del lavoro”