Dott. Ulisse Ferrari sulla terapia optogenica

Da Parigi, venerdì 8 ottobre, dalle ore 16:00, conferenza online del Dott. Ulisse Ferrari sulla terapia optogenica, a cura dell’associazione Giovani per la Scienza

L’appuntamento fa parte degli incontri organizzati ed aperti al pubblico nell’ottica del progetto “Venerdì Scientifici di Savona”

 

A distanza di quasi un anno dalla conferenza sulla retina, l’associazione “Giovani per la Scienza” ospita nuovamente il Dottor Ulisse Ferrari, per iVenerdì scientifici di Savona”, per una nuova conferenza sulla terapia optogenica per il trattamento di alcune patologie della retina. L’incontro si terrà venerdì 8 ottobre nella solita forma: inizierà alle ore 16:00 e avrà luogo sulla piattaforma Zoom.

 

La conferenza si concentrerà sulla terapia optogenetica, un approccio clinico sperimentale per patologie legate alla retina ed al mal funzionamento del circuito visivo. L’approccio optogenetico utilizza vettori artificiali per trasformare geneticamente le cellule restanti della retina in fotorecettori primordiali, riattivare il circuito visivo, e quindi permettere un recupero parziale della vista. Perché questa tecnica funzioni è però necessario che il paziente indossi degli occhiali fotomoltiplicatori che rielaborano le immagini prese da una telecamera e le trasformano in un segnale “tradotto” nel linguaggio della retina.

Durante la lezione verranno presentati i dettagli di questa tecnica innovativa, con un accento sulle sfide che è stato necessario affrontare per superare con successo il primo test su un paziente.

 

Ulisse Ferrari, dopo una laurea con lode in Fisica alla Statale di Milano e un dottorato in Meccanica Statistica alla Sapienza di Roma sotto la direzione di Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica 2021, si è trasferito in Francia per iniziare alcune ricerche in Neuroscienze Computazionali, con un interesse particolare verso la visione e la retina.

Ricercatore dal 2019 presso il CNRS, l’ente ministeriale della ricerca scientifica francese, attualmente gestisce un gruppo di ricerca presso l’Institut de la Vision, a Parigi. Le sue ricerche si collocano nell’interfaccia tra le neuroscienze, l’intelligenza artificiale e le applicazioni della meccanica statistica all’analisi dati, e ambiscono ad acquisire una comprensione quantitativa di come la retina, il nostro organo sensoriale visivo, codifichi e trasmetta al centro del cervello l’informazione contenuta nella luce che entra nei nostri occhi.

 

Vi aspettiamo numerosi e curiosi dell’interdisciplinarità che lo studio della retina può offrire, affascinante anche per i non addetti ai lavori, nel passare dalle neuroscienze alla robotica, all’analisi dati che la fisica ha come strumento di indagine.

 

Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:

 

https://forms.gle/PSXMxNme1KLRdfAS7

I Venerdì Scientifici – La Fisica delle Alte Energie

Nuovi incontri con i Venerdì Scientifici di Savona sulla fisica delle alte energie

Simone Vallarino condurrà il pubblico alla scoperta dell’effetto Cherenkov e del suo utilizzo nei rivelatori per l’identificazione delle particelle.

Dopo la lezione sui buchi neri, i “Giovani per la Scienza” propongono un altro argomento della fisica moderna per i “Venerdì scientifici di Savona”. Il socio Dott. Simone Vallarino ci porterà dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo spiegando l’effetto Cherenkov e il suo utilizzo negli esperimenti agli acceleratori di particelle. Avverrà in due conferenze, aperte al pubblico, sulla piattaforma digitale Zoom, la prima venerdì 2 luglio alle 10 di mattina, mentre la seconda sarà venerdì 9 luglio, allo stesso orario.

Già durante i primi anni della scuola superiore, Simone è affascinato dalla fisica e dall’idea di riuscire a spiegare il funzionamento di ciò che ci circonda. Questo lo porta ad entrare appena quattordicenne nell’associazione Giovani per la Scienza, che ancor prima della maturità gli offre l’occasione di importanti stage presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) a Genova e il Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire (CERN) di Ginevra; l’impegno all’interno dell’Associazione l’ha portato oggi ad essere un membro del consiglio direttivo dei Giovani per la Scienza. Dopo aver conseguito il diploma come Perito industriale in elettronica e telecomunicazioni all’Istituto di Istruzione superiore Ferraris-Pancaldo, Simone prosegue gli studi presso la Facoltà di Fisica dell’Università degli studi di Genova. Consegue la laurea magistrale con una tesi su un innovativo sistema di acquisizione dati in modalità streaming per esperimenti agli acceleratori di particelle, sviluppato in collaborazione tra l’INFN di Genova e il Thomas Jefferson National Accelerator Facility (JLab) di Newport News, Virginia, USA, e che ha testato in prima persona presso l’acceleratore del JLab a Febbraio 2020. Oggi Simone è uno studente di dottorato presso l’Università degli studi di Ferrara e si occupa di rivelatori basati sull’effetto Cherenkov per l’identificazione delle particelle e di studio della struttura interna del nucleone, in collaborazione con la sezione locale dell’INFN, il JLab ed Electron Ion Collider (EIC), il nuovo acceleratore di particelle che verrà costruito al Brookhaven National Lab (BNL) negli Stati Uniti.

Le due lezioni si concentreranno proprio sulla spiegazione dell’effetto Cherenkov, per il quale particelle cariche che superano la velocità della luce all’interno di un mezzo emettono un cono di fotoni, e su come sia utilizzato nella costruzione di rivelatori di particelle. In particolare, si vedranno i principi teorici che permettono l’identificazione di diverse particelle e le soluzioni tecniche che permettono di ottenere dei rivelatori funzionanti.

Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:

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I Venerdì Scientifici – L’atomo, parte terza

Terza e ultima parte sul mondo atomico ai Venerdì Scientifici di Savona

Aurora Uras, socia dell’associazione “Giovani per la Scienza”, ci accompagna alla scoperta dell’infinitamente piccolo alla base della materia

Nuovo incontro del progetto “Venerdì Scientifici di Savona”, a cura dell’associazione “Giovani per la Scienza”. Venerdì 30 Aprile dalle ore 16:00, come sempre sulla piattaforma Zoom, Aurora Uras terrà l’ultimo approfondimento sul mondo subatomico.

Le lezioni di Aurora vogliono raccontare l’evoluzione dell’atomismo. Dopo aver parlato della nascita del concetto di atomo, della scoperta dell’elettrone, dell’evoluzione dei modelli atomici all’inizio del XX secolo, e della scoperta del nucleo, Aurora in questo incontro porterà all’attenzione del pubblico la fisica quantistica. Cercherà di far luce sugli orbitali e di spiegare gli effetti della rivoluzione quantistica sul concetto di atomo, a partire dal modello atomico di Bohr. Faremo questo sia affrontando i passaggi storici fonda­mentali che hanno portato a queste scoperte straordinarie, sia immaginando di metterci nei panni dei grandi protagonisti della fisica che replicando virtualmente i loro esperimenti.

Aurora Uras si è diplomata nel 2019 presso il Liceo Scientifico A. Issel a Finale Ligure. At­tualmente sta frequentando il secondo anno dell’Integrated Master Degree in Physics with Advanced Research presso la Strathclyde Uni­versity a Glasgow dove da settembre 2020 ri­copre il ruolo di rappresentante per il suo corso di laurea.

È socia dell’associazione “Giovani per la Scienza” dal 2015 dove ha partecipato alle at­tività dei gruppi di Fisica Atomica e Ottica, inoltre è stata per diversi anni tra i responsa­bili dell’organizzazione delle attività dell’As­sociazione quali “Savona, i giovani e la Scienza”, le “Notti Bianche della Città di Sa­vona” e la “Città dei Bambini”. Parte fonda­mentale del suo lavoro con il gruppo di Fisica Atomica è stata la realizzazione di una replica dell’esperimento di Thomson, che permise al celebre scienziato inglese di scoprire l’elettrone e calcolare il rapporto tra la carica e la massa di questa par­ticella fondamentale.

Durante gli anni del liceo, ha approfondito la sua passione per la programmazione frequentando uno stage presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Genova e partecipando ad un corso introduttivo or­ganizzato all’interno del suo istituto.

Dal 2016 lavora come tutor privata di matematica e fisica. Un’esperienza che le ha insegnato ad approfondire i concetti per essere in grado di spiegarli agli altri e che ha suscitato in lei la passione per la divulgazione.

Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:

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I venerdì scientifici – Columbus

Le operazioni di Columbus,
tra antenne e baci cosmici

I Giovani per la Scienza decollano ancora una volta verso lo spazio, questa volta per atterrare sulla Stazione Spaziale Internazionale con l’ingegner Daria Margiotta.

Il 23 Aprile ci sarà la nuova conferenza nell’ambito dei Venerdì Scientifici di Savona, a cura dell’associazione “Giovani per la Scienza”, avrà luogo online sulla piattaforma Zoom, inizierà alle ore 16:00. A parlare sarà lingegner Daria Margiotta, siciliana di 36 anni, socia dell’Associazione. 

Daria a si trasferisce a Torino per studiare Ingegneria Aerospaziale al Politecnico, concludendo gli studi nel 2009 con una tesi di Laurea Specialistica sui detriti spaziali. Lavora ancora per un anno sullo stesso argomento presso Thales Alenia Space a Torino, poi si sposta a Monaco di Baviera. Per 2 anni fa esperienza di meccanica quantistica e superconduttori presso il dipartimento di Fisica delle Particelle dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera (Technische Universität München, TUM), lavorando a un progetto sui neutroni ultra-freddi. Nel 2013 torna alla sua originaria passione, lo spazio, assunta dall’Agenzia Spaziale Tedesca (Deutsche Luft- und Raumfahrt, DLR) come Flight Controller per il modulo europeo Columbus della Stazione Spaziale Internazionale. Dopo 5 anni, durante i quali diventa team leader ed anche responsabile della pianificazione e coordinazione di diverse missioni (tra le altre, quella di Samantha Cristoforetti), viene promossa alla sua posizione attuale di Columbus Flight Director. 

Daria farà un’introduzione sulle operazioni di volo spaziale che sono monitorate dal centro di controllo della Stazione Spaziale di Oberpfaffenhofen, dove lavora, soffermandosi sulle attività che hanno condotto all’inizio di quest’anno alla “passeggiata spaziale” per linstallazione di una nuova antenna tutta europea, o quasi, all’esterno di Columbus. L’antenna, conosciuta con il nome di Columbus Ka-band Unit o più confidenzialmente ColKa, è un importante potenziamento delle capacità di Columbus di scambiare dati con Terra, da ora possibile anche attraverso lo European Data Relay Satellite System (EDRS, Airbus). Queste capacità verranno utilizzate per la prima volta durante la missione ESA denominata “Cosmic Kiss”, che ad ottobre di quest’anno vedrà l’astronauta tedesco ESA, Matthias Maurer, per la prima volta a bordo della Stazione Spaziale. 

L’astronauta Victor Glover all’esterno di Columbus, 29/01/2021; Credits: NASA

Come Columbus Flight Director responsabile della missione di Maurer, Daria ci mostrerà in anteprima alcuni esperimenti scientifici che verranno condotti dall’astronauta tedesco e dai suoi colleghi, spiegandoci come si arriva dalle fasi preparatorie di un esperimento alla pianificazione dettagliata, e infine all’esecuzione delle attività. 

Daria ci guiderà poi attraverso una vera giornata a bordo della Stazione Spaziale, mostrandoci l’uso degli strumenti software NASA di cui sia gli astronauti sia i Flight Controller si servono ogni giorno durante le operazioni. 

È stato grazie a lei che nel 2017, per la seconda edizione di “Savona, i Giovani e la Scienza”, l’astronauta Paolo Nespoli ha dedicato all’Associazione e a Savona un video girato nella stazione spaziale internazionale, che potete trovare sul sito dei Giovani per la Scienza https://www.giovaniperlascienza.it/site/il-saluto-di-paolo-nespoli-ai-giovani-per-la-scienza/
o sul canale YouTube dei Giovani per la Scienza:
https://youtu.be/BPrrFuRthpg  

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I venerdì scientifici – L’atomo

Riprendono gli incontri coi Venerdì Scientifici di Savona dopo le vacanze pasquali con una serie di approfondimenti sull’atomo

Alla scoperta del mondo atomico a partire dall’evoluzione del pensiero nella Storia e attraverso gli esperimenti che ne hanno permesso la scoperta. Relatrice Aurora Uras, socia dell’associazione “Giovani per la Scienza” 

Dopo lo stop per le vacanze di Pasqua riprendono gli incontri del progetto “Venerdì Scientifici di Savona”, a cura dell’associazione “Giovani per la Scienza”. Dopo le conferenze sulla radioattività tenute dal maturando Diego Dall’Ara, l’attenzione si sposta su un argomento non troppo distante, l’atomo, e a parlarcene sarà un’altra giovane socia, Aurora Uras. L’argomento verrà sviluppato in tre diverse conferenze, come nelle altre occasioni sulla piattaforma Zoom, la prima è in programma alle 16:00 di venerdì 9 Aprile per poi continuare nelle date del 16 e 30 Aprile.

Aurora è socia dell’associazione “Giovani per la Scienza” dal 2015 dove ha partecipato alle attività dei gruppi di Fisica Atomica e Ottica, inoltre è stata per diversi anni tra i responsabili dell’organizzazione delle attività dell’Associazione quali “Savona, i giovani e la Scienza”, le “Notti Bianche della Città di Savona” e la “Città dei Bambini”. Parte fondamentale del suo lavoro con il gruppo di Fisica Atomica è stata la realizzazione di una replica dell’esperimento di Thomson, che permise al celebre scienziato inglese di scoprire l’elettrone e calcolare il rapporto tra la carica e la massa di questa particella fondamentale.

Durante gli anni del liceo, ha approfondito la sua passione per la programmazione frequentando uno stage presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Genova e partecipando ad un corso introduttivo organizzato all’interno del suo istituto.

Dal 2016 lavora come tutor privata di matematica e fisica. Un’esperienza che le ha insegnato ad approfondire i concetti per essere in grado di spiegarli agli altri e che ha suscitato in lei la passione per la divulgazione.

Le lezioni di Aurora racconteranno l’evoluzione del concetto di atomo, dagli albori alle teorie moderne. L’obiettivo è quello di approfondire il lungo viaggio dell’idea di atomo che parte dall’antica Grecia fino ad arrivare alle teorie moderne. Si parlerà di atomismo, corpuscolarismo e modelli atomici moderni, con un focus su alcuni esperimenti fondamentali per la scoperta e lo studio della struttura atomica.

Nella prima lezione si partirà da un’introduzione storica dell’atomo, un lungo percorso travagliato che testimonia come la Scienza sia una disciplina umanistica in senso lato, legata alla Filosofia in quanto anch’essa nasce dal pensiero e legata alla Sociologia in quanto frutto dell’uomo, ma anche prodotto del contesto storico-sociale. Si proseguirà con lo studio degli esperimenti di Thomson che permisero al grande scienziato inglese di scoprire l’elettrone e calcolare il rapporto tra la sua massa e la sua carica, utilizzando anche i materiali multimediali raccolti durante lo studio e svolgimento dell’esperimento di Thomson eseguito presso il Campus di Savona dai soci del gruppo di fisica atomica di Giovani per la Scienza.

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I venerdì scientifici – I satelliti geostazionari

I Giovani per la Scienza con Sergio Palumberi ci portano nello Spazio alla scoperta del funzionamento dei satelliti geostazionari

Venerdì 19 Marzo, dalle ore 16:00, appuntamento in orbita, con l’ingegner Sergio Palumberi e l’associazione di giovani scienziati savonesi, per comprendere come sia possibile effettuare comunicazioni tra satelliti quasi istantaneamente grazie alla tecnologia laser.

I Venerdì Scientifici di Savona ci portano nello Spazio con i satelliti, e a mandarci in orbita è l’ingegner Sergio Palumberi, un membro fondatore dell’Associazione. La conferenza si terrà sullormai consolidata piattaforma Zoom alle 16:00 di venerdì 19 marzo. Non è la prima volta che Sergio viene invitato dai Giovani per la Scienza a trasmettere la propria passione per lo spazio alla comunità savonese: ha tenuto conferenze nel 2009 sui sistemi di supporto alla vita nella storia delle missioni spaziali e nel 2015, in occasione del decennale dell’Associazione, sulla scienza e il management della Stazione Spaziale Internazionale ISS. 

Nato e cresciuto a Savona, dopo aver preso il diploma da Perito Elettrotecnico all’ITIS G. Ferraris si è spostato a Torino, dove nel 2005 ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico, e successivamente un master di secondo livello in Ingegneria dei Sistemi per lo Sviluppo e l’Esplorazione dello Spazio (SEEDS). Nel 2007 ha iniziato la sua carriera come ingegnere sistemista presso il sito torinese di Thales Alenia Space. 

Trasferitosi a Monaco di Baviera nel 2010, ha iniziato a lavorare per Airbus Defence and Space nel centro di controllo del modulo Columbus della ISS, fino a diventare Direttore di Volo responsabile delle Expeditions 44 e 45 nel 2015. Da gennaio 2016 lavora, sempre in Airbus, come Manager delle Operazioni dello European Data Relay System, il primo e finora unico fornitore al mondo di un servizio di telecomunicazioni laser intersatellitare. 

Dal 2008 l’ingegner Palumberi è anche membro della Italian Space and Astronautics Association, un’associazione no-profit dedicata alla divulgazione scientifica in tema di astronautica e tecnologie spaziali. 

La conferenza introdurrà come la geometria sferica propria del pianeta Terra, applicata alle operazioni dei satelliti in orbita bassa, abbia finora imposto notevoli limitazioni nella capacità di comunicare da Terra con i satelliti e viceversa. Oggi, invece, grazie alle ridotte dimensioni e potenza dei sistemi di telecomunicazione laser rispetto a quelli tradizionali in onde radio, ed al servizio fornito da Airbus, è possibile per gli operatori raggiungere i propri satelliti in orbita bassa usando come “ponte radio” i satelliti geostazionari EDRS-A ed EDRS-C, di cui l’ingegner Palumberi è responsabile. Questo permette di scaricare dati in tempo reale da una parte all’altra del globo, più velocemente di quanto lo si faccia quando si connette una chiavetta USB al proprio computer. 

L’accesso rapido a grandi quantità di dati acquisiti in orbita non offre vantaggi solo alle applicazioni scientifiche, come ad esempio gli esperimenti a bordo della Stazione Spaziale, ma può anche essere utile alla sicurezza marittima, al monitoraggio del clima e in generale all’osservazione terrestre. Per esempio, acquisire immagini dettagliate di zone colpite da catastrofi naturali come terremoti, alluvioni o incendi, e fornirle in tempo reale agli enti di pronto intervento come la protezione civile, può dar loro la capacità di analizzare e reagire rapidamente in situazioni in cui pochi minuti possono fare la differenza tra la vita e la morte. 

L’incontro si concluderà con una descrizione ad alto livello del funzionamento e delle problematiche delle operazioni di questo servizio finanziato dall’Unione Europea che coinvolge, tra gli altri, Italia, Germania, Belgio, Francia e Regno Unito. 

Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google: 

https://forms.gle/PSXMxNme1KLRdfAS7 

I venerdì scientifici – La catalisi (capitolo 2)

Venerdì 22 Gennaio, ore 16:00, si svolgerà su Zoom la seconda parte dell’approfondimento di Giorgio Crepaldi sulla chimica e la catalisi

A cura dell’associazione Giovani per la Scienza

L’associazione Giovani per la Scienza e il progetto dei Venerdì Scientifici di Savona continua con la seconda parte della lezione tenuta da Giorgio Crepaldi, socio universitario dell’Associazione. Dopo un’introduzione storica e una spiegazione sul fenomeno della catalisi, avvenuta nella conferenza di venerdì 15, Giorgio esporrà alcuni casi tipici e di rilievo in cui la catalisi viene applicata.

Il relatore

Giorgio è nato il 27/04/1996 e attualmente sta terminando gli Studi Magistrali in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili presso il Politecnico di Torino, dove sta svolgendo la tesi sperimentale sull’utilizzo di catalizzatori sostenibili a base di zeoliti drogate con ferro per applicazioni ambientali volte all’abbattimento di inquinanti organici presso i laboratori del dipartimento DISAT; in particolare è inserito nel gruppo di ricerca CREST (Catalytic Reaction Engineering for Sustainable Technologies).

Ha conseguito con ottimi voti la Laurea Triennale in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Genova e precedentemente si è diplomato, sempre con ottimi risultati, presso l’Istituto Tecnico di Savona come perito chimico industriale svolgendo stage estivi presso importanti industrie del territorio come Infineum Srl di Vado Ligure. È socio dell’Associazione dal 2010.

La conferenza

La lezione che ha preparato si intitola La catalisi e ha lo scopo di fornire le conoscenze basilari di questo argomento, dopo aver introdotto inizialmente una panoramica storica del suo sviluppo e procedendo poi a illustrare la modalità di funzionamento con una breve digressione sul concetto di reazione chimica, questa volta verrà approfondito lo sviluppo scientifico che da questo processo è derivato.

Saranno forniti esempi dell’importanza fondamentale che ha nell’economia e l’impatto nella società, con esempi pratici relativi al settore automotive, al controllo degli inquinanti e ai processi di produzione dei principali reagenti chimici. 


Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione al seguente indirizzo mail, così da prenotare la propria presenza e ricevere il link Zoom per connettersi alla conferenza:

eventi@giovaniperlascienza.it

 

I venerdì scientifici – La catalisi (capitolo 1)

Riprendono gli incontri con i Giovani per la Scienza e i loro “Venerdì Scientifici”

Al rientro dalla pausa natalizia, Venerdì 15 Gennaio alle 16:00, ci sarà la videoconferenza su Zoom di Giorgio Crepaldi sulla chimica e la catalisi

A cura dell’associazione Giovani per la Scienza

Dopo la pausa per le festività natalizie ricominciano gli incontri dell’associazione Giovani per la Scienza e il progetto dei Venerdì Scientifici di Savona con una lezione tenuta da Giorgio Crepaldi, socio universitario dell’Associazione. Dopo l’energia e lo studio della retina dell’occhio umano, Giorgio ci porterà nel vasto mondo della chimica. L’argomento trattato sarà la catalisi, fenomeno importantissimo in molte applicazioni per esempio l’abbattimento degli inquinanti, altra prova che per salvaguardare l’ambiente bisogna studiare, perché l’unica via verso il green è la scienza. 

Il relatore

Giorgio è nato il 27/04/1996 e attualmente sta terminando gli Studi Magistrali in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili presso il Politecnico di Torino, dove sta svolgendo la tesi sperimentale sull’utilizzo di catalizzatori sostenibili a base di zeoliti drogate con ferro per applicazioni ambientali volte all’abbattimento di inquinanti organici presso i laboratori del dipartimento DISAT; in particolare è inserito nel gruppo di ricerca CREST (Catalytic Reaction Engineering for Sustainable Technologies).

Ha conseguito con ottimi voti la Laurea Triennale in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Genova e precedentemente si è diplomato, sempre con ottimi risultati, presso l’Istituto Tecnico di Savona come perito chimico industriale svolgendo stage estivi presso importanti industrie del territorio come Infineum Srl di Vado Ligure. È socio dell’Associazione dal 2010.

La conferenza

La lezione che ha preparato si intitola La catalisi e ha lo scopo di fornire le conoscenze basilari di questo argomento, introducendo inizialmente una panoramica storica del suo sviluppo e procedendo poi a illustrare la modalità di funzionamento con una breve digressione sul concetto di reazione chimica.

Saranno forniti esempi dell’importanza fondamentale che ha nell’economia e l’impatto nella società, con esempi pratici relativi al settore automotive, di controllo degli inquinanti e nei processi di produzione dei principali reagenti chimici. 

 


Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione al seguente indirizzo mail, così da prenotare la propria presenza e ricevere il link Zoom per connettersi alla conferenza:

eventi@giovaniperlascienza.it

Vi aspettiamo numerosi e curiosi.

I venerdì scientifici – La retina

Venerdì 4 Dicembre, ore 16:00, conferenza sulla retina

Relatore: Dott. Ulisse Ferrari

A cura dell’associazione Giovani per la Scienza

L’appuntamento fa parte degli incontri aperti al pubblico nell’ottica del progetto “Venerdì Scientifici di Savona

Dopo un focus sul mondo dell’energia elettrica, l’Associazione decide di cambiare argomento e, per i “Venerdì Scientifici di Savona”, hanno invitato il Dottore in Fisica Ulisse Ferrari a tenere una conferenza sulla retina, rigorosamente online tramite la piattaforma Zoom.

Il relatore

I Giovani per la Scienza presentano così il relatore: nato il 6 ottobre 1985, dopo una laurea con lode in Fisica alla Statale di Milano e un dottorato in Meccanica Statistica alla Sapienza di Roma sotto la direzione dell’attuale presidente dell’Accademia dei Lincei, Giorgio Parisi, Ulisse Ferrari si è trasferito in Francia per iniziare alcune ricerche in Neuroscienze Computazionali, con un interesse particolare verso la visione e la retina.

Ricercatore dal 2019 presso il CNRS, l’ente ministeriale della ricerca scientifica francese, Ferrari attualmente gestisce un gruppo di ricerca presso l’Institut de la Vision, a Parigi. Le sue ricerche si collocano nell’interfaccia tra le neuroscienze, l’intelligenza artificiale e le applicazioni della meccanica statistica all’analisi dati, e ambiscono ad acquisire una comprensione quantitativa di come la retina, il nostro organo sensoriale visivo, codifichi e trasmetta al centro del cervello l’informazione contenuta nella luce che entra nei nostri occhi.

La conferenza

La conferenza si concentrerà sulle basi del funzionamento della retina, con lo scopo di mostrare come questo organo sensoriale sia molto più “intelligente” di quanto si possa ingenuamente immaginare. Diversamente dalle fotocamere, che registrano l’intensità luminosa punto per punto del campo visivo, la retina è capace di processare la luce che entra negli occhi e di selezionare e quindi ritrasmettere alle aree cerebrali visive solo le informazioni più rilevanti della scena visiva, come forti contrasti, bordi degli oggetti e rapidi movimenti. Comprendere il funzionamento della retina è interessante sotto molteplici aspetti: oltre a un evidente interesse biologico specifico, la retina è la parte del cervello più facilmente accessibiles perimentalmente e il suo studio ha permesso di far avanzare significativamente le ricerche in neuroscienze. Lo studio della retina e della visione in generale ha poi gettato le basi degli attuali straordinari progressi in intelligenza e visione artificiale (computer vision). Inoltre, grazie alla comprensione acquisita in anni di ricerche, oggi sono in fase di sviluppo nuove terapie cliniche per curare alcune delle principali forme di cecità: l’incontro si concluderà con un accenno alla terapia optogenetica, una delle più affascinanti e promettenti di queste strategie cliniche.


Il progetto dei “Venerdì Scientifici” è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione a una delle seguenti mail, così da prenotare la propria presenza e ricevere il link Zoom per connettersi alla conferenza:

Vi aspettiamo numerosi e curiosi dell’interdisciplinarità che lo studio della retina può offrire, affascinante anche per i non addetti ai lavori, nel passare dalle neuroscienze alla robotica, all’analisi dati che la fisica ha come strumento di indagine.

Ecco tutti gli esperimenti di SAVONA, I GIOVANI E LA SCIENZA 2019 [*]

Ecco la lista completa di tutti gli esperimenti che sono stati protagonisti dell’edizione 2019 dell’evento

“Savona, i Giovani e la Scienza”

tenutosi lo scorso ottobre al Priamar.

 

L’evento, che ha fatto da anteprima al Festival della Scienza di Genova, è consistito in un’esposizione di esperimenti scientifici, suddivisi in 7 stanze, ove in ogni stanza veniva approfondita una branca della scienza, dalla meccanica, all’elettromagnetismo, all’informatica, dalla chimica all’ottica, alla fisica quantistica.

Per ogni esperimento era evidenziato un focus su di un suo elemento chimico caratterizzante, infatti il 2019 è stato dichiarato dall’UNESCO anno internazionale dedicato alla tavola periodica di Mendeleev, in occasione dei 150 anni dalla sua scoperta.


L’evento a colpo d’occhio:

Locandina_Festival_2019


L’iniziativa ha riscosso un grande successo, con moltissime classi venute dalle scuole a visitare l’esposizione, oltre a un vasto e variegato pubblico, per un totale di firme che hanno rappresentato 1688 partecipanti all’evento, nonostante le giornate di maltempo e allerta meteo e un giorno con le scuole chiuse.
Sono stati coinvolti 49 giovani soci dell’associazione, tutti i giorni per 8 giorni, tra animatori e conduttori.
Sono stati giorni di grande impegno, che hanno portato a ottimi risultati, in una settimana in cui è stata possibile non soltanto la sensibilizzazione e l’appassionarsi del nostro pubblico alla scienza, ma anche una grande crescita personale per i nostri soci, sia per la necessità di conoscere in modo approfondito gli esperimenti, per spiegarli a chi assisteva, sia per la loro capacità di rapportarsi ai visitatori con empatia.
Bianca Ferrari, Presidente dell’Associazione.

Qui sotto trovate i dettagli sui singoli esperimenti:

  1. I fluidi non newtoniani – Lo studio del comportamento dei solidi sospesi grazie all’amido di mais. Il carbonio come base della vita.
  2. L’elettrolisi – Un modo per scindere l’acqua.
  3. L’esperimento di Millikan – La scoperta dell’elettrone e la quantizzazione della carica elettrica.
  4. Il saggio alla fiamma – Per il riconoscimento di elementi nei sali.
  5. Bike – Da una variazione di corrente alla comunicazione wireless per controllare la proiezione di un filmato.
  6. L’elettromagnetismo – La macchina di Van de Graaff e il concetto di campo.
  7. Una macchina schivaostacoli e l’algoritmo di un semaforo – Applicazione base di un microcontrollore per la logistica del futuro.
  8. Dmitrij Mendeleev – L’uomo che rivoluzionò la chimica.
  9. L’energia wireless – La trasmissione dell’energia senza contatto tramite variazioni di campi elettromagnetici.
  10. Il pannello fotovoltaico – L’effetto fotoelettrico.

I Giovani per la Scienza al Campus studiano il funzionamento di un gassificatore

I Giovani per la Scienza al Campus studiano il funzionamento di un gassificatore

 

I ragazzi dell’associazione “Giovani per la Scienza“, nell’ambito delle loro attività di approfondimento del periodo estivo, che va sino alla fine di Luglio, hanno invitato il Professor Alberto Traverso, docente di Sistemi per l’energia e l’ambiente presso la scuola Politecnica dell’Università di Genova, a realizzare una dimostrazione del funzionamento di un gassificatore.

Nella mattinata di venerdì 5 Luglio, presso il Campus di Savona, ha avuto luogo l’esperimento: un gassificatore costruito in modo artigianale per la dimostrazione, un contenitore in acciaio inossidabile, coibentato, con un foro per l’ingresso di aria compressa in cui veniva inserito del pellet dal quale si ricavava il gas combustibile, mediante il processo di gassificazione vera e propria. L’esperimento consisteva nella possibilità di spostare più in alto la fiamma, lontano dal pellet, mostrando che a bruciare non era così il combustibile solido, bensì il gas prodotto.

Tramite una scatola di metallo, con dei fori, si è ottenuto una fiamma diffusiva e con l’aggiunta di un tubo, opportunamente sagomato, si è ottenuto una fiamma premiscelata, tipica dei moderni turbogas. Il Professore ha spiegato che la gassificazione si può ottenere con qualsiasi combustibile solido o liquido.

È stato per i Giovani per la Scienza un’esperienza come sempre interessante, per allargare le loro conoscenze scientifiche e conoscere gli studi che vengono portati avanti al Campus di Savona.

I giovani dell’associazione ricordano che giovedì 11 Luglio, in occasione delle Notti Bianche Savonesi, saranno presenti con loro esperimenti in via Manzoni dalle ore 20:00 in avanti.

 

I Giovani per la Scienza partecipano a Focus LIVE

Sabato 1 e domenica 2 giugno 2019, Magazzini del Cotone, Porto Antico di Genova

L’Associazione Giovani per la Scienza porta alcuni suoi nuovi esperimenti, progettati e costruiti dai ragazzi dal Campus di Savona all’evento nazionale a Genova “Focus Live 2019”, dove più di quarantacinque ragazzi presenteranno le loro invenzioni.

 

Tra queste quella che i giovani soci, di 17 e 18 anni, Gabriele Gustavino, Nicolò Rabellino e Stefano Ranzato hanno chiamato Cyclette 2.0.

Dicono i ragazzi: Abbiamo voluto creare un cinematografo piuttosto particolare, composto da un proiettore e una cyclette speciale della palestra del Campus di Savona, su cui l’utente dovrà pedalare per produrre energia e poter vedere il filmato. Il lavoro che viene fatto sulla cyclette simula quanta energia sarebbe necessaria per far rimanere costantemente acceso il proiettore e quindi rendere l’intero sistema autosufficiente. Si tratta però di una cosa virtuale, in quanto servirebbero parecchie bike per alimentare un proiettore, dato che per funzionare ha bisogno di parecchia energia”.

“Il nostro circuito entra in gioco proprio qui, e si compone principalmente di 3 parti: un circuito sensore di corrente, che misura la variazione di assorbimento di corrente della cyclette, un Arduino (che è un piccolo microcontrollore programmabile) con modulo Wi-Fi che trasmette i dati letti dal sensore e un altro Arduino anch’esso con modulo Wi-Fi, che si occupa di ricevere i dati, interpretarli, e variare di conseguenza la velocità del filmato sul PC. Quindi bisogna pedalare velocemente, altrimenti il filmato rallenta fino a fermarsi.”

Una delle ragioni che ci ha spinto ad utilizzare la trasmissione wireless Wi-Fi è stato il fatto che in questo modo possiamo eliminare i cavi e trasmettere a distanza, avendo una maggiore libertà di movimento dei diversi componenti.

“La cosa importante che hanno fatto i giovani per la scienza”, dice la Fondatrice dell’associazione Prof. Bianca Ferrari, “è il mettere alla prova la loro capacità nel trovare soluzioni, attraverso il sistema del “trial and error”, “prova e sbaglia”, anche di fronte a problemi piuttosto insoliti, come quello di pedalare per vedere un film”.

E così vale per tutti gli altri esperimenti che saranno presentati da 45 giovani soci, da un modello di centrale idroelettrica a quello di una casa funzionante con la domotica (in foto), dall’uovo di Tesla al modello di un motore elettrico per le auto, alla costruzione di esperimenti che riproducono modelli matematici, come la probabilità, le onde stazionarie negli strumenti musicali, il moto armonico nelle onde elettromagnetiche, all’esperimento dell’effetto fotoelettrico per cui Einstein prese il Premo Nobel, alla sua applicazione in un pannello solare, allo spettrometro per analizzare lo spettro di emissione degli elementi e a uno spettrofotometro UV/VIS, che sfrutta anch’esso l’interazione tra luce ed elettroni per analisi chimiche, entrambi correlati alla tavola di Mendeleev, di cui ricorrono i 150 anni dalla scoperta e a cui è stato dedicato l’anno internazionale dell’Unesco.

“E’ nella filosofia della nostra associazione stimolare la capacità creativa dei giovani, che nell’età dai 15 anni ai 30 raggiunge il massimo. Tenendo sempre un occhio sulle trasformazioni sociali, come la digitalizzazione della economia e della industria 4.0, l’Associazione Giovani per la Scienza mira a porre ai suoi soci la ricerca di soluzioni ai problemi che potranno presentarsi loro un domani quando entreranno nel mondo del lavoro”

Tutti gli esperimenti di “Savona, i Giovani e la Scienza” 2018 [*] sono online

Ecco la lista completa di tutti gli esperimenti che sono stati protagonisti dell’edizione 2018 dell’evento

“Savona, i Giovani e la Scienza”

tenutosi lo scorso ottobre al Priamar.


Gli esperimenti a colpo d’occhio:

09_Esperimenti


Ecco tutti i dettagli:

  1. La centrale idroelettrica
  2. Dal motore di Tesla all’auto elettrica
  3. Gli esperimenti di Ørsted e Faraday
  4. Calamite e bobine
  5. Il clinometro
  6. Il pH e gli indicatori
  7. L’esperimento di Chladni
  8. Il venturimetro
  9. La galleria del vento
  10. Lo spettrometro
  11. La spettrofotometria UV-visibile
  12. L’effetto fotoelettrico
  13. L’ondoscopio e il banco ottico
  14. Domotica: la casa del futuro
  15. La macchina di Galton
  16. Il tubo di Thomson
  17. Il drone

Inoltre, abbiamo creato un pannello dedicato a tutti i GpS impegnati in giro per l’Europa con tanto di mappa!

Al prossimo anno!

I Giovani per la Scienza visitano la Città dello Spazio di Tolosa

I giovani scienziati savonesi hanno visitato la Cité de l’Espace

Settanta ragazzi dell’Associazione “Giovani per la Scienza” sono tornati a casa dopo la visita scientifica alla Cité de l’Espace, presso Toulouse, in Francia. I giovani, partiti venerdì 13 e tornati domenica 15 Aprile, hanno dedicato l’intera giornata di sabato alla visita della Città dello Spazio. Il gruppo, per esplorare l’esposizione, ha avuto tre eccellenti ciceroni appartenenti all’Associazione, che lavorano nell’ambito europeo delle imprese spaziali con ruoli di  prestigio: Sergio Palumberi, EDRS Operations Manager in Airbus Defence and Space, Daria Margiotta, Team Lead, Operations Coordination and Planning per il modulo Columbus della Stazione Spaziale Internazionale ISS, Livio Vicinanza, Executive Assistant in Airbus presso la sede centrale di Tolosa. Questi hanno condotto i giovani nell’immensità dello Spazio con fascino e grande competenza scientifica.

Tutto ha funzionato nel minimo dettaglio e al minuto, dalle 10 del mattino alle 18 di sera, grazie all’organizzazione di Viviana Palumberi, socia delegata dai giovani ai rapporti internazionali, che insegna matematica presso il Liceo di Aarau (Svizzera), scuola che fu frequentata da Einstein.

Vincenzo, GpS, nella capsula Soyuz.

Si è visto quanto sia sofisticata la tecnologia dei vettori spaziali, la gestione delle informazioni e delle comunicazioni attraverso l’utilizzo di ben 1200 satelliti orbitanti intorno alla Terra, quanto siano interessanti gli esperimenti fisici, chimici, biologici e medici che vengono fatti in assenza di gravità e come questi abbiano importanti ricadute nella nostra società, dalle telecomunicazioni, all’elettronica, alla scienza dei materiali, alla medicina. Il contatto è stato diretto provando a rannicchiarsi nella capsula Soyuz, osservando una pietra portata direttamente dalla superficie lunare e provando la sensazione di una corsa con la bassa gravità della Luna.

Un anno di studio nella loro sede presso il Campus Universitario di Savona ha impegnato i giovani dell’Associazione per arrivare preparati a questo viaggio scientifico, come loro stessi tengono a denominarlo. Hanno imparato come si calcolano le orbite spaziali, come si lancia un missile, quanto coraggio e volontà abbiano avuto gli esploratori nella storia dello Spazio. In questo periodo è stato per loro emozionante ricevere il saluto dell’astronauta Paolo Nespoli, mentre con la stazione spaziale ISS passava sopra Savona.

Li hanno aiutati in questo percorso Carlo, socio universitario che studia Ingegneria Aereospaziale a Torino, e tutto il team di universitari che sotto la guida della Presidente Bianca Ferrari dirigono l’Associazione e che con scrupolo e precisione hanno organizzato ogni dettaglio di questo progetto.

Dalle esplorazioni spaziali alla visita delle mura medievali della città di Carcassonne, con un grande balzo indietro nel tempo si è conclusa questa significativa esperienza. I ragazzi rivolgono un grande grazie alla Fondazione De Mari e all’Unione Industriali di Savona per i contributi che hanno voluto devolvere per questa iniziativa.

Conclusa l’ultima notte bianca a Savona

Conclusa, ancora con successo, l’ultima notte bianca di giovedì 27 luglio a Savona.

In via Santa Maria Maggiore con l’evento “Univercity incontra Savona“, tanti gli esperimenti scientifici presentati al pubblico dall’Università di Genova. Il Campus Universitario di Savona era presente con i ragazzi dell’Associazione Giovani per la Scienza.

Il foltissimo pubblico che ha partecipato fino a mezzanotte, fatto di adulti, giovani e bambini, i capannelli che si sono formati per discutere del funzionamento di questo o quell’esperimento, mostrano che la scienza può essere avvincente per tutti e che il capire quanto ci circonda ed è stato costruito da noi uomini è il frutto di una passione di ricerca che i grandi scienziati hanno espresso, ma che anche tanta gente comune ha nell’animo.

Bianca Ferrari
Presidente dell’Associazione “Giovani per la Scienza”

I Giovani per la Scienza e i Frattali

Esistono figure geometriche che hanno un’area ben definita e perimetro infinito?

 

A questa intrigante domanda si risponderà

venerdì 21 luglio alle ore 9:30 presso l’aula B2 , Palazzina Branca, del Campus di Savona

 

I giovani scienziati savonesi non si fermano mai e proseguono con il progetto “Da Savona a Rotterdam: i Giovani per la Scienza si raccontano” con la Dott.ssa Viviana Palumberi, insegnante di matematica nel liceo di Aarau (Zurigo) che fu frequentato da Einstein.

Laureatasi cum laude a Pavia in matematica e dottoratasi cum laude presso l’Università di Basilea, ora insegnante  presso Alte Kantonschule di Aarau, in Svizzera, l’istituto ginnasio in cui studiò anche Einstein, la Dott.ssa Palumberi è originaria di Savona ed è una delle fondatrici dell’Associazione “Giovani per la Scienza”.

A dodici anni dalla fondazione dell’Associazione, i soci fondatori sono ora collocati nel mondo del lavoro, nei più svariati campi scientifici in Italia e in Europa.

Proprio per permettere ai soci più giovani di conoscere le esperienze dei più grandi e approfondire come la scienza sia applicata nelle aziende e nei centri di ricerca internazionali, è nato il progetto “Da Savona a Rotterdam: i Giovani per la Scienza si raccontano”, un convegno permanente in cui i soci fondatori, in vari incontri al Campus di Savona, raccontano il proprio percorso e le proprie attività ai più giovani, rendendo concreta la scienza.

La domanda da cui si partirà nel convegno di venerdì 21  sarà:

Quanto è lunga la costa della Gran Bretagna? Per rispondere a questa domanda Mandelbrot nel 1975 scoprì i frattali, figure che non hanno dimensione uno come una linea o dimensione due come un quadrato, bensì una dimensione tra l’uno e il due.

In questa lezione verrà fatta costruire dal giovane pubblico una di queste figure particolari che ha la caratteristica di avere area finita ma perimetro infinito.

 

Tutti i giovani sono invitati all’esperimento!

 

Costantino Canellis, giovane per la scienza.

NOTTE BIANCA A SAVONA 13 Luglio 2017

Un grande pubblico in Via Santa Maria Maggiore ha partecipato fino a mezzanotte ai laboratori interattivi dell’Associazione “Giovani per la Scienza”.

Giovani soci, dai 14 ai 19 anni, di tutte le scuole superiori, a detta degli spettatori, hanno mostrato con entusiasmo e cognizione gli esperimenti luminosi che essi stessi hanno costruito. Qualcuno ha detto: “È bello avere una cosa così a Savona, che ti coinvolge e insieme ti arricchisce e che piace sia ai grandi che ai piccoli“.
Tante le proposte di collaborazione e le richieste di portare gli esperimenti nelle scuole, anche dei più piccoli, come laboratori itineranti.

I Giovani per la Scienza partecipano a “Why Bio”

Giovani scienziati alla ricerca del senso della vita

Ieri e oggi, 13-14 maggio l’associazione Giovani per la Scienza partecipa, insieme all’ISS Ferraris-Pancaldo, all’evento Why Bio organizzato dall’Agenzia Indaco di Savona su iniziativa di Ascom Confcommercio Savona.

L’Associazione Giovani per la Scienza ha voluto contribuire con la sua caratteristica metodologia scientifica all’iniziativa, con concetti di fisica e biologia quantistica ed esperimenti di chimica ed elettronica, per rispondere alla domanda: Cos’è la vita? 

I concetti di fisica quantistica sono stati esposti su un poster in cui si è cercato di spiegare come, partendo dalle riflessioni e scoperte del grande fisico Schördinger Premio Nobel1933, altri due grandi Premi Nobel nel 1962 quali Watson e Crick siano arrivati alla scoperta delle doppia elica del DNA. È affascinante come una delle domande più antiche dell’umanità “che cos’è la vita?” trovi una risposta in una scienza moderna come la fisica quantistica.

Lo stand di chimica, estraendo il DNA della banana, ha voluto giocare col nome dell’evento e rispondere alla domanda “perché vita?” essendo l’acido desossiribonucleico la molecola che contraddistingue gli esseri viventi da quelli non viventi, in quanto la sua caratteristica esclusiva è di contenere tutte le informazioni per poter riprodurre sé stessa.

Lo stand di smart mobility ha voluto mostrare come la scienza e la tecnica possono migliorare la vita dell’uomo con tre esperimenti che rappresentano metodi innovativi ed alternativi per il trasporto:

La macchinina a comando vocale: come suggerisce il nome è un mezzo di trasporto che non necessita di comandi manuali ma solo vocali.

Il drone: mezzo di trasporto aereo comandato in remoto, ha la possibilità di raggiungere luoghi pericolosi o difficilmente accessibili all’uomo e per questo sta diventando un mezzo sempre più presente nella realtà odierna.

Il robot linefollower: mezzo di trasporto che segue linee tracciate sul suolo. Ha un ampio utilizzo nel campo di spostamento merci grazie alla possibilità di seguire un percorso chiuso con soste programmate, utilizzato da grandi aziende come Amazon.

 

 

Fabio Rossi, giovane per la scienza.

Non si è mai troppo giovani per la scienza

Fisica, esperimenti e giochi: un giornata alla scoperta della scienza per i bambini di Savona.

Nella giornata di domenica 7 Maggio l’associazione Giovani per la scienza ha aderito con il Campus universitario di Savona alla Città dei bambini, un evento in due giorni ideato dalla compagnia teatrale Nati Da Un Sogno e dedicato al divertimento e all’apprendimento dei più piccoli, portando diversi esperimenti a palazzo Santa Chiara.

I bambini e le bambine hanno avuto l’occasione di giocare con l’informatica accendendo dei led tramite il suono della loro voce, apprendere i meccanismi dell’elettromagnetismo divertendosi con calamite, bussole e motorini, conoscere i segreti del momento angolare con ruote di bicicletta volanti e restare affascinati dal piano inclinato di Galileo, dimostrando quanto la scienza possa essere appassionante anche per i più piccoli.

Il progetto è stata un’occasione per apprendere, divertirsi e relazionarsi con la scienza da entrambi i fronti perché i Giovani per la Scienza che hanno partecipato hanno dai 14 ai 18 anni e attraverso questa iniziativa hanno avuto l’occasione di organizzare un evento di portata istituzionale e di misurarsi nell’entusiasmante difficoltà di insegnare concetti che, pur nella loro complessità, possono essere affrontati attraverso il gioco e il divertimento.

Aurora, giovane per la scienza.

 

Progetto Energia

Progetto Energia — Giovani per la Scienza

 

Nei giorni 10 e 24 marzo 2017 si è tenuto il progetto Energia, svoltosi presso il Campus Universitario di Savona. Il progetto si è sviluppato in due incontri dei Giovani per la Scienza con l’ingegner Vittorio Rossello, socio fondatore dell’associazione.

vitto_progetto_energiaNel Corso di Studi di Laurea Magistrale, Vittorio ha maturato esperienza formativa e di ricerca in Germania, grazie ai progetti Europei “Erasmus” ed “Erasmus Placement”. Ha avuto modo di studiare Project Management e redigere la propria Tesi di Laurea presso la Technische Universität di Berlino.

Laureato con lode in ingegneria navale, Vittorio ha intrapreso il suo percorso di carriera nel settore dell’energia, inizialmente come tirocinante a Berlino grazie al progetto Europeo “Leonardo da Vinci” e successivamente a Genova come Energy Efficiency Project Engineer presso Axpo Italia S.p.A., sussidiaria Italiana del gruppo energetico svizzero Axpo Trading AG, presente in tutto il mondo.

Attualmente Vittorio segue–dal punto di vista tecnico, commerciale e gestionale–progetti di efficienza energetica per clienti commerciali e industriali in Italia e Finlandia. È quotidianamente in contatto con controparti Americane e Canadesi con l’obiettivo di implementare entro fine 2017 un sistema di monitoraggio statistico dei consumi energetici per piccole/medie imprese e grandi aziende.

Nel primo incontro Vittorio ha iniziato ricordando che

L’energia è una forma in cui la materia si mostra ai nostri sensi, è dappertutto. La luce che permette di leggere queste righe è energia, così come lo sono i biscotti che al mattino intingiamo nel latte caldo, il carburante dell’aereo che ci porta in vacanza dall’altra parte del mondo e il calore che percepiamo di fronte al caminetto in una fredda giornata di inverno.

Ha quindi dato una definizione dell’energia,  spiegando come la si misura oggettivamente. Ha poi fornito uno schema generale della produzione di energia, illustrandone vantaggi e svantaggi in ogni sua forma .

giovani_2_progetto_energiaIl secondo venerdì invece l’incontro si è concentrato sul funzionamento del mercato dell’energia elettrica, partendo dalla struttura di una rete di distribuzione , con i vari attori che la compongono e i loro compiti, per poi passare a come ne viene fissato il prezzo. Questo infatti è strettamente legato al numero e al tipo di centrali elettriche che vengono attivate: infatti alcune hanno costi minori ma hanno una produttività variabile o sono lente da attivare, mentre altre hanno costi maggiori però possono essere messe in funzione in poche ore.

Nel corso dell’intero progetto si è seguito un approccio scientifico, valutando la realtà attuale basandosi su dati oggettivi, cercando di capire la questione energetica fino in fondo.

Gli incontri hanno destato molto interesse nei giovani, che hanno posto tantissime domande, dando luogo ad un appassionante dibattito.

Il progetto energia è stata un occasione unica per poter discutere di argomenti di attualità. E’ stato bello vedere la generazione dei fondatori, rappresentata da Vittorio,  spiegare alle nuove leve. E’ stato un punto di incontro tra fondatori e nuovi giovani.

Il progetto EEE continua a Savona

Al Campus di Savona più di 80 tra giovani, docenti e ricercatori di Savona, Genova e Lodi, saranno ospiti dell’associazione Giovani per la Scienza, in collaborazione con l’INFN di Genova per discutere della loro presa dati sui raggi cosmici a energie estreme, il progetto nazionale EEE guidato dal Centro Fermi di Roma.

Giovedì 12/2/15, aula 117 palazzina Lagorio

dalle ore 11 alle ore 16

DIGITAL CAMERAL’associazione Giovani per la Scienza partecipa al progetto nazionale EEE (Estreme Energy Events), progetto per la rilevazione di raggi cosmici a energie estreme con rilevatori MRPC, posti in moltissime scuole d’Italia.

La collaborazione dei Giovani per la Scienza è con il liceo Chiabrera, il liceo Grassi, e l’ istituto tecnico–nautico Ferraris Pancaldo di Savona , e con il liceo Gandini di Lodi.

DIGITAL CAMERAQuattro rivelatori MRPC sono stati costruiti dai giovani dell’associazione e delle quattro scuole presso il CERN di Ginevra, poi trasportati a Genova presso l’INFN per essere testati e ora sono in presa dati presso le scuole stesse.

I giovani sono divisi in squadre che ogni giorno nelle loro scuole devono controllare il buon funzionamento dei rivelatori e poi da casa a distanza possono collegarsi per la presa dati, l’elaborazione e il coordinamento dei gruppi di lavoro.

E’ un progetto scientifico a tutti i livelli, studiato nel mondo per capire la provenienza di questi raggi a energie elevatissime, che impattano l’atmosfera terrestre provenendo dal cosmo.

Al convegno nazionale di Erice tenuto nel dicembre scorso i ragazzi e i docenti di Savona sono già stati apprezzati e portati ad esempio per gli ottimi risultati che stanno ottenendo.

CONFERENZA: Onde gravitazionali e polvere di stelle

CONFERENZA

Onde gravitazionali e polvere di stelle

Il metodo scientifico nell’era della comunicazione globale

Venerdì 28 novembre 2014 – Ore 16:30

Sala Convegni Unione Industriali di Savona, Via Gramsci 10

 

 Abbagli, bufale ed errori popolano la strada che l’uomo ha percorso per conoscere ed interpretare l’Universo. E non solo nella visione antica di una Natura antropomorfa, fatta di spiriti e di dei.

E’ stato così anche dopo che il metodo di Galileo ci ha insegnato a guardare con più attenzione e intelligenza i fenomeni naturali.

Ancora oggi, nella nostra era ipertecnologica e di comunicazione globale, ci capita – e spesso – di prendere sorprendenti cantonate.  In realtà, però, riconoscere e correggere i propri errori è l’essenza stessa del metodo scientifico, inaugurato da Galileo più di 400 anni fa.

conf28112014 Sbagliarsi fa parte del gioco. Ripercorriamo il recente caso dell’esperimento BICEP-2 e della “scoperta” delle onde gravitazionali primordiali per riflettere su questi temi, in particolare sul delicato rapporto tra scienza e mezzi di comunicazione di massa nel mondo globale.

 

Programma

Saluto

Dott. Alessandro Berta – Direttore Unione Industriali della Provincia di Savona

Presenta

Prof.ssa Bianca Ferrari – Presidente Associazione “Giovani per la Scienza”

Coordina

Vincenzo Craviotto

Socio “Giovani per la Scienza”

Conferenza

Dott. Gianluca Gemme Primo Ricercatore

INFN Genova

 

Intervengono

Ing. Federico Delfino Prorettore

Campus Universitario di Savona

Prof. Alessandro Gozzi Dirigente

ISS Ferraris -Pancaldo

Conclude

Dott. Stefano Bruzzone Vice Presidente

Associazione “Giovani per la Scienza”

Open Day del Campus di Savona

Comunicato stampa.

I lavori dei “GpS” in mostra all’Open Day del Campus
La prof.ssa Ferrari e i giovani soci all

I ragazzi dell’Associazione “Giovani per la Scienza” espongono le loro creazioni all’Open Day del Campus di Savona e da oggi, 15 marzo 2012, aprono il loro laboratorio scientifico a chi vuole visitarlo su appuntamento, perché a Savona si possa nel tempo libero parlare di scienza tra i giovani. Anche le scolaresche sono invitate, basta contattare la Prof.ssa Bianca Ferrari.

In tre anni di lavoro nel loro laboratorio al Campus, con il sostegno della SPES, dell’Unione industriali , della Fondazione De Mari, dell’ITIS G. Ferrarsi di Savona, i ragazzi hanno aggiustato antichi strumenti, come la macchina di Van de Graaf o un modello ora funzionante del telefono, un gruppo ha letto di Galileo Galilei i “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze” per “immedesimarci in lui”, come racconta Camilla, “e ricostruire il suo piano inclinato rivivendo il mondo di quell’epoca, che non disponeva delle nostre strumentazioni sofisticate ma in cui Galilei seguiva il battito del polso per scandire il tempo”. Prendendo spunto da un dipinto e dai musei di Firenze e di Monaco di Baviera, hanno così realizzato con l’aiuto e la maestria del Prof. Luciano Arfini, un piano inclinato, antichizzandolo con le vernici e traguardando gli spazi con campanelle e sostegni di ottone.

Alcuni soci spiegano come funzionano il piano inclinato e gli altri strumenti ai ragazzi in visita all

Un secondo gruppo ha letto l’”Evoluzione della Fisica” di Albert Einstein e ricostruito con le proprie mani un laboratorio elettromagnetico seguendo il filo conduttore del pensiero del grande scienziato.

Altri catturano ioni con uno strumento da loro inventato per misurare la radioattività, sostenuti dal Dott. Giovanni Ghiso di Fisica Sanitaria dell’ASL e con l’aiuto del prof. Lino Addiego, altri misurano la lunghezza d’onda di un laser, altri ancora hanno costruito un motore Stirling, usando il loro ingegno e lattine di pelati come cilindri e lattine di bibite come pistoni.

“Settimana dopo settimana,” dice Luca, “ scopriamo quanto dia soddisfazione sfruttare il nostro tempo libero per studiare le opere dei grandi scienziati e creare con le nostre mani e la nostra mente quanto loro ci insegnano”.

I GpS (Giovani per la Scienza), si incontrano al Campus Universitario tutti i venerdì dalle 14 alle 16:30 presso la Palazzina Delfino, aula 101.

IL CAMINO CATTURA IONI FUNZIONA!

Comunicato stampa.

“Noi non catturiamo neutrini, ma ioni sì!” dicono i giovani dell’Associazione “Giovani per la Scienza” che  al Campus universitario di Savona hanno  sperimentato la loro nuova invenzione per catturare gli ioni prodotti dai raggi cosmici nell’impatto con l’atmosfera.

È da un po’ che i giovani dell’associazione  mettono le loro teste e il loro impegno alla costruzione di questo strumento. Si tratta principalmente di un tubo d’acciaio che funge da camino, un ago e una rete, messi opportunamente  insieme, così che ioni ed elettroni finiscano in trappola e vengano rilevati, permettendo di misurare la radioattività del luogo.

Il camino cattura ioni
Il camino cattura ioni e i suoi costruttori con il dottor Giovanni Ghiso e la prof.ssa Bianca Ferrari

Il Dott. Giovanni Ghiso, direttore di Fisica sanitaria dell’ASL 2, il 22 dicembre si è recato al Campus nel laboratorio dei GpS e ha sperimentato con loro il nuovo strumento, che con grande soddisfazione di tutti ha funzionato.

 

Una giovane dell’Associazione lo ha intervistato:

Cosa ne pensa, Dott. Ghiso, di quello che abbiamo fatto ?

Il vostro è risultato un ottimo lavoro. Ma il semplice fatto che vi chiediate il perché avvenga un qualche fenomeno e quindi vi poniate delle curiosità è molto importante.

Cosa ne pensa dell’Associazione Giovani per la Scienza ?

Grazie ai miei figli riesco a conoscere “l’ambiente” dei giovani. Siete costantemente bombardati da falsi segnali ed è confortante per noi con i capelli bianchi che nonostante ciò una parte del vostro cervello si appassioni  a questo tipo di cose e questo ci dà una speranza per il futuro.

Che consigli potrebbe darci per la nostra Associazione?

Mio consiglio è di continuare così. Quello che state facendo è molto bello e se continuerete su questa strada, migliorandovi, riuscirete a cogliere risultati sempre più importanti.

Com’è possibile entrare a lavorare in questo campo ?

Riguardo alla radioterapia e alla medicina nucleare bisogna avere una laurea in medicina e chirurgia con una specializzazione per l’appunto in questi due ambiti. Per quanto riguarda il mio lavoro io non sono un medico, sono un fisico e all’interno dell’ospedale c’è un gruppo di fisica sanitaria che non dipende dai medici. Il capo di questo reparto è un fisico e qui bisogna avere una laurea in fisica con una specializzazione in ambito sanitario.

Per i Giovani per la Scienza è stato un modo di finire l’anno di grande soddisfazione.