Sta per cominciare la nona edizione di “Savona: i Giovani e la Scienza”, l’esposizione di esperimenti ideata e
realizzata dall’associazione “Giovani per la Scienza” nella città dellaTorretta, in collaborazione con il
Comune di Savona.
Come per le edizioni precedenti l’ambientazione della mostra sarà l’affascinante Palazzo del Commissario,
presso la struttura del Priamar di Savona. Da mercoledì 16 ottobre, giorno dell’inaugurazione, a mercoledì 23 ottobre compreso, i giovani scienziati savonesi esporranno al pubblico gli esperimenti da loro costruiti,
alcuni dei quali sono ancora “work in progress”, coinvolgendo così gli spettatori anche nel processo della loro realizzazione. Gli esperimenti studiano le varie branche della scienza, dalla matematica alla chimica, dalla relatività di Galileo alla relatività ristretta, all’ informatica.
Oltre all’esposizione, l’evento include anche una prestigiosa conferenza dal
titolo “La Stazione Spaziale Internazionale: la fabbrica della scienza nello spazio” tenuta dall’Ing. Sergio Palumberi, che attualmente lavora presso
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) come Mission Manager. La conferenza si
terrà mercoledì 16 ottobre presso la Sala della Sibilla, sempre nella fortezza del
Priamar, con inizio alle 16.00.
A seguito della conferenza verrà ufficialmente inaugurata l’esposizione, con la
possibilità di effettuare le prime visite. Nei giorni seguenti sarà possibile visitare l’esposizione secondo i
seguenti orari.
Giorni feriali: dalle 14:30/18:00
Prefestivi e festivi: dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00.
La conferenza: La stazione spaziale internazionale: la fabbrica della scienza nello spazio
Il 31 ottobre 2000 un astronauta americano e due russi furono lanciati nello spazio per raggiungere per la
prima volta la Stazione Spaziale Internazionale ISS. Da allora, quasi 300 astronauti di più di 20 nazionalità
diverse si sono avvicendati a bordo di questa stazione spaziale, che orbita intorno al nostro pianeta a circa 400 km di quota, compiendo un giro completo ogni 90 minuti. Da quell’autunno di
24 anni fa, precedente unico nella storia, abbiamo la presenza continua di almeno
un essere umano nello spazio, record che verrà esteso fino al 2030 e
probabilmente qualche anno più in là. L’Europa, uno dei partner internazionali di
questa impresa, è responsabile di circa un decimo delle attività del segmento
orbitale americano. Di questo si parlerà mercoledì 17 ottobre al Priamar nella
conferenza organizzata dai Giovani per la Scienza con l’ingegner Sergio Palumberi
dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), in occasione dell’inaugurazione del festival
“Savona, i Giovani e la Scienza: i Vari Aspetti della Cultura Scientifica”. Passati i
primi anni, focalizzati sull’assemblaggio della ISS, si è intensificata la cosiddetta
“fase di utilizzo” di questo enorme laboratorio orbitante, il cui obiettivo primario è
quello di eseguire quanti più esperimenti scientifici possibile in microgravità, nei
campi della medicina, della biologia e delle biotecnologie, della fisica, della chimica, delle scienze dei materiali, della meccanica dei fluidi, della metallurgia,
dei dimostratori tecnologici, e altri ancora. Per dare un’idea dei numeri in gioco,
fino ad oggi sono stati eseguiti più di 3800 esperimenti diversi, di cui più di 3000 completati e centinaia
ancora in corso, coinvolgendo più di 5000 scienziati di più di 100 nazionalità diverse e utilizzando più di 100 tonnellate di materiale scientifico. Per produrre una tale mole di dati scientifici e far funzionare in maniera
efficiente questo laboratorio o meglio, questa fabbrica nello spazio composta da decine di laboratori
polifunzionali, è necessario un grande apparato organizzativo a terra, per pianificare e gestire non solo il lavoro degli astronauti, ma anche la logistica, l’elettricità, le telecomunicazioni e tutte le risorse necessarie
ad un vero e proprio impianto industriale in orbita. Nel corso della conferenza, l’ingegner Sergio Palumberi, Mission Manager della ISS per l’ESA, darà una panoramica di queste attività di gestione da terra, complesse
quanto e forse più della stazione spaziale stessa, e offrirà agli spettatori un rapido sguardo sui mesi di lavoro di centinaia di scienziati, ingegneri e tecnici, che si celano dietro ad ogni giorno di lavoro degli astronauti nello spazio.
Il relatore: Ing. Sergio Palumberi
Nato e cresciuto a Savona, Sergio Palumberi è uno dei soci fondatori dei Giovani per la Scienza.
Dopo aver conseguito il diploma di Perito Elettrotecnico all’ITIS “G. Ferraris” si è
spostato a Torino, dove nel 2005 ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico, e successivamente un master di secondo livello in Ingegneria dei Sistemi per lo Sviluppo e l’Esplorazione dello Spazio (SEEDS).
Nel 2007 ha iniziato la sua carriera come ingegnere sistemista presso il sito torinese di Thales Alenia Space, dove nel febbraio 2008, in occasione del lancio del modulo Columbus verso la ISS, è stato assegnato al supporto ingegneristico alle operazioni.
Nel 2010 ha iniziato a lavorare per Airbus Defence and Space, trasferendosi al centro di controllo di Columbus a Monaco di Baviera, dove è successivamente diventato Flight Director. Nel 2016 ha lasciato temporaneamente le missioni con equipaggio,
per assumere l’incarico di manager delle operazioni di EDRS, il primo e finora unico servizio al mondo di telecomunicazioni satellitari via laser. Dal 2021 è tornato alla Stazione Spaziale Internazionale, entrando a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) come Mission Manager. Ha diretto numerose missioni, tra cui la missione Minerva di Samantha Cristoforetti nel 2022. Attualmente sta preparando la missione
dell’astronauta polacco Sławosz Uznański, che volerà verso la ISS nel 2025.
Gli strumenti e le tecnologie della quarta rivoluzione industriale
L’associazione “Giovani per la Scienza”, con il patrocinio del Comune di Savona, ospita il Dottor Fabio Verbosio al Campus Universitario di Savona per una nuova conferenza sull’Internet of Things (IoT).
L’incontro si terrà venerdì 12 aprile alle 16:00 nell’aula 218 di palazzina Marchi, con la possibilità di seguire la conferenza anche tramite la piattaforma Zoom contattando la e-mail eventi@giovaniperlascienza.it.
Parole come cloud, Internet of Things (IoT) e cybersecurity sono entrate nell’uso comune di tutti ormai, ma probabilmente pochi sanno a cosa si riferiscano veramente e quali siano le reali caratteristiche di questi strumenti, tecnologie e risorse.
La presenza di sensori, lampadine e dispositivi intelligenti nelle case di ognuno rendono estremamente attuali questi temi, soprattutto per via della facilità con cui diversi servizi, dalle e-mail alle operazioni bancarie, dallo streaming di video ai videogiochi, dalla videosorveglianza alle prenotazioni degli esami ospedalieri, possono essere fruiti online sfruttando risorse in cloud.
Il rapporto CLUSIT, Associazione italiana per la sicurezza informatica, evidenzia come nel primo semestre 2023 gli attacchi informatici siano aumentati dell’86% rispetto al primo semestre 2018, mentre gli attacchi andati a segno siano aumentati del 40% rispetto al primo semestre 2022. In questo scenario, per far sì che questi strumenti siano utilizzati consapevolmente, è necessario conoscere la loro natura, come sono stati ideati e come sono realizzati, prendendo in considerazione diversi aspetti, primo per importanza quello della cybersecurity. La sicurezza informatica è infatti il principale strumento a disposizione di tutte le persone per potersiproteggere dai rischi legati a malware di diverso tipo ma anche adattacchi informatici che portano alla sottrazione di dati e denaro.
Durante questo incontro cercheremo dunque di analizzare le tecnologie cloud e l’IoT, cercando di comprenderne punti di forza e punti deboli ed entrare nel mondo dell’industria 4.0, la quarta rivoluzione industriale, per capire come questistrumenti e tecnologieche sembrano a volte essere componente banale della nostra vita in realtà giocano un ruolo rivoluzionarioper le industrie di ogni sorta, la costruzione e la protezione delle infrastrutture strategiche e la creazione di valore per il sistema produttivo.
Fabio Verbosio si è laureato in matematica presso l’Università di Genova e ha conseguito un dottorato di ricerca in scienze computazionalipresso l’Università della Svizzera Italiana a Lugano. Grazie alla versatilità delle competenze acquisite ha potuto lavorare in vari ambiti, tra cui la ricerca pura con l’Università di Genova, la ricerca applicata con Circle Garage S.R.L. (spin-off dell’Istituto Italiano di Tecnologia), la formazione professionale presso la Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile. Dal 2023 ricopre il ruolo diProject Quality Manager presso Centro di Competenza Start 4.0, dove è impegnato nelle attività dell’European Digital Innovation Hub (EDIH) ARTES 5.0.
Le impronte indelebili della Scienza nella società attuale
Sta per cominciare l’ottava edizione di “Savona: i Giovani e la Scienza”, l’esposizione di esperimenti ideata e curata dall’associazione “Giovani per la Scienza” nella città della Torretta, promossa dal Comune di Savona e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria.
Come sempre l’ambientazione della mostra sarà l’affascinante e spazioso Palazzo del Commissario, presso la struttura del Priamar di Savona. Dal mercoledì 18 ottobre, giorno dell’inaugurazione, al 25 compreso, i giovani scienziati savonesi esporranno e spiegheranno al pubblico i loro esperimenti, alcuni di questi ancora “work in progress”, coinvolgendo così gli spettatori anche nel processo della loro costruzione. Gli esperimenti studiano le varie branche della scienza, dall’elettromagnetismo all’ottica, dalla meccanica classica alla matematica, alla chimica.
Oltre all’esposizione, quest’anno l’evento include anche una prestigiosa conferenza dal titolo “L’osservazione della Terra alle porte dell’era dell’intelligenze artificiale” tenuta dall’Ing. Federico Letterio, che attualmente lavora presso XOOPLE, azienda nel settore dell’informazione geosatellitare, dopo un passato presso ESA (European Space Agency) e Deimos Space. La conferenza si terrà mercoledì 18 ottobre presso la Sala della Sibilla, sempre nella fortezza del Priamar, con inizio alle 16.00.
A seguito della conferenza verrà ufficialmente inaugurata l’esposizione, con la possibilità di effettuare le prime visite. Nei giorni seguenti sarà possibile visitare l’esposizione secondo i seguenti orari.
Giorni feriali:dalle 14:30/18:00
Prefestivi e festivi:dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00.
La conferenza: L’Osservazione della Terra alle Porte dell’Era dell’Intelligenza Artificiale
Dagli albori dell’esplorazione spaziale l’Osservazione della Terra si è postulata come una delle discipline sulle quali più risorse si sono investite fino ad oggi. Altrettanto certo è che rispetto alle sue sorelle è probabilmente la meno conosciuta dal grande pubblico: i lanciatori, le missioni interplanetarie e l’esplorazione umana hanno certamente avuto nella storia un grandissimo impatto mediatico, fomentato dalla competizione fra USA ed URSS durante gli anni della guerra fredda prima e fra quella fra i multimilionari oggigiorno. Chi non conosce le gesta di Yuri Gagarin, il primo uomo ad aver viaggiato nello spazio, o le missioni Apollo che con il Saturno V hanno portato Neil Armstrong a poggiare il primo passo sul nostro satellite, la Luna? O la Stazione Spaziale Internazionale che tanti astronauti ha ospitato, da Nespoli a Cristoforetti, da Vittori a Parmitano? Chi non ha mai visto le immagini delle innumerevoli sonde che hanno navigato attraverso il sistema solare per farci conoscere più da vicino i nostri pianeti o dei telescopi orbitali che ci hanno avvicinato alle origini dell’universo? Le Voyager che hanno ormai sorpassato i confini del sistema solare, Cassini con le sue immagini di Saturno, Giove e Juno, moderni telescopi Galileiani, gli svariati robot che hanno solcato il suolo marziano, i telescopi Hubble, Webb, Euclid, tutte missioni presenti consciamente o inconsciamente nel nostro immaginario collettivo.
L’Osservazione della Terra d’altro canto è nata come un’estensione di tecnologie già note e normalizzate nella quotidianità della seconda metà del secolo scorso. Un satellite che sostituisse le capacità già fornite da mezzi aeronautici come gli U2 per fare riconoscimento di territori di difficile accesso non suscitava lo stesso stupore di uno Space Shuttle. Ed è così che pochi sicuramente conosceranno le innumerevoli missioni che ci hanno portato ad approfondire fino a livelli inimmaginabili la conoscenza di svariati fenomeni che avvengono sul nostro pianeta: i vari Landsat, ERS, SPOT o Envisat del passato, o i Sentinel, Aeolus, Terra o Cosmo-Skymed del presente. Forse diversa sorte hanno avuto le varie famiglie di Meteosat che grazie al loro lavoro incessante ci donano un flusso continuo di informazione che permette ai servizi meteorologici di tutta Europa di fornirci le previsioni del tempo.
Eppure, è proprio l’Osservazione della Terra la disciplina il cui impatto nelle vite di tutti noi è più diretto, continuo e presente. E forse proprio per questo più normalizzato e quindi meno percepito. Durante questo tempo assieme cercheremo di ripercorrere la storia di questa affascinante disciplina, per conoscerla meglio e capire quanti e quali siano i benefici che apporta alla nostra società nel giorno per giorno. E faremo questo cammino con lo sguardo rivolto al futuro, cercando di intuire come l’avvento dell’intelligenza artificiale e più concretamente degli algoritmi di machine learning possano incrementare l’impatto delle svariate osservazioni quotidiane che centinaia di sensori acquisiscono sistematicamente ed incessantemente.
L’Osservazione della Terra con i satelliti è la disciplina spaziale il cui impatto nelle vite di tutti noi è più diretto, continuo e presente. La conferenza ne spiega la sua storia e il suo futuro.
Il relatore: Ing. Federico Letterio
Maturità scientifica (1999) e Laurea in Ingegneria Aerospaziale presso il Politecnico di Torino (2005). Master di Secondo Livello in Ingegneria dei Sistema Spaziale presso l’Università “La Sapienza” di Roma (2006).
Dopo un breve apprendistato presso l’Agenzia Spaziale Europea (2006) lavora presso l’azienda DeimosSpace (Madrid) fino al 2022, dove si occupa prevalentemente di sviluppo di software per analisi di missione, dinamica del volo e processamento dati nell’ambito di missioni per le rientrate planetarie, navigazione satellitare ed osservazione della Terra.
Attualmente lavora presso XOOPLE, azienda nel settore dell’informazione geosatellitare.
L’associazione “Giovani per la Scienza” ospitail Dottor Ulisse Ferrari al Campus Universitario di Savona per una nuova conferenza sulla retina.
L’incontro si terrà venerdì 5 maggioalle 16:00 nell’aula AN1, con la possibilità di seguire la conferenza anche tramite la piattaforma Zoom.
La conferenza si concentrerà sul funzionamento dellaretina, un organo sensoriale molto più “intelligente” di quanto si possa ingenuamente immaginare. Diversamente dalle fotocamere, che registrano l’intensità luminosa punto per punto del campo visivo, la retina è capace di processare la luce che entra negli occhi, e di selezionare e quindi ritrasmettere alle aree cerebrali visive solo le informazioni più rilevanti della scena visiva, come forti contrasti, bordi degli oggetti e rapidi movimenti.
Comprendere il funzionamento della retina è interessante sotto molteplici aspetti: oltre a un evidente interesse biologico specifico, la retina è la parte del cervello più facilmente accessibile sperimentalmente e il suo studio ha permesso di far avanzare significativamente le ricerche in neuroscienze. Lo studio della retina e della visione in generale ha poi gettato le basi degli attuali straordinari progressi in intelligenza e visione artificiale (computer vision). Inoltre, grazie alla comprensione acquisita in anni di ricerche, oggi sono in fase di sviluppo nuove terapie cliniche per curare alcune delle principali forme di cecità.
Ulisse Ferrari, dopo una laurea con lode in Fisica alla Statale di Milano e un dottorato in Meccanica Statistica alla Sapienza di Roma sotto la direzione di Giorgio Parisi, si è trasferito in Francia per iniziare alcune ricerche in Neuroscienze Computazionali, con un interesse particolare verso la visione e la retina.
Ricercatore dal 2019 presso il CNRS, l’ente ministeriale della ricerca scientifica francese, attualmente gestisce un gruppo di ricerca presso l’Institut de la Vision, a Parigi. Le sue ricerche si collocano nell’interfaccia tra le neuroscienze, l’intelligenza artificiale e le applicazioni della meccanica statistica all’analisi dati, e ambiscono ad acquisire una comprensione quantitativa di come la retina, il nostro organo sensoriale visivo, codifichi e trasmetta al centro del cervello l’informazione contenuta nella luce che entra nei nostri occhi.
I Giovani per la Scienza propongono una conferenza al Campus Universitario di Savona venerdì 3 marzo, il conferenziere è il ricercatore socio dell’Associazione Prof. Andrea Barbero che esporrà l’attività di ricerca condotta dal suo gruppo sulla ricostruzione di tessuti cartilaginei lesionati. L’orario di ritrovo è alle 16:00 al Campus Universitario di Savona, con la possibilità di seguire la conferenza anche tramite la piattaforma Zoom.
La conferenza ha un focus sulla cartilagine articolare. Questo particolare tessuto ha una limitata capacità di rigenerazione, quindi un danno in questo tessuto non viene riparato dall’organismo, come invece avviene per esempio per l’osso, quindi la conseguente deteriorazione della cartilagine spesso richiede interventi altamente invasivi come l’utilizzo di protesi. Le attuali tecniche chirurgiche non garantisco un riparo duraturo e funzionale della cartilagine, soprattutto se le lesioni sono estese. L’impianto di cartilagine generata in laboratorio con cellule autologhe (del paziente stesso) mediante tecniche di ingegneria tissutale rappresenta una valida possibilità per il trattamento di danni alle articolazioni.
Per definizione l’ingegneria tissutale è “un campo interdisciplinare che applica i principi dell’ingegneria e delle scienze della vita allo sviluppo di sostituti biologici per ristabilire, mantenere o migliorare la funzione di tessuti e organi danneggiati”. In questa ricerca si fondono quindi discipline di biologia cellulare, ingegneria e scienza dei materiali allo scopo di costruire mediante la combinazione di cellule, biomateriali e bioreattori nuovi tessuti funzionali.
Nel laboratorio di Ingegneria della Cartilagine dell’ospedale Universitario di Basilea si è svolta e si sta svolgendo ricerca di base indirizzata allo studio del comportamento di condrociti (cellule della cartilagine) e all’identificazione delle condizioni ottimali per la generazione di tessuti cartilaginei da utilizzare come innesti per il trattamento di lesioni cartilaginee. Grazie agli ottimi risultati ottenuti in laboratorio è stato possibile implementare in clinica la cartilagine ingegnerizzata per il trattamento di pazienti con lesioni alla cartilagine articolare.
Nella conferenza il Prof. Andrea Barbero presenterà come i risultati di laboratorio hanno consentito di arrivare a tale implementazione clinica, quindi dal laboratorio alla clinica, e come i risultati ottenuti in clinica hanno indirizzato a nuove attività di ricerca per migliorare l’efficacia terapeutica della Cartilagine Ingegnerizzata, quindi dalla clinica al laboratorio.
Andrea Barbero nasce a Savona nel 1972, si diploma presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale (ITIS) Galileo Ferraris di Savona, indirizzo di chimica (1991), dopodiché, mentre studia al corso di laurea in Scienze Biologiche presso l’Università degli studi di Genova, indirizzo Biologia Molecolare che conseguirà nel 1997, segue uno stage presso il Centro di Biotecnologie Avanzate a Genova dove si occupa di ricostruzione di tessuto epiteliale umano a scopo di trapianto in pazienti ustionati (1992). Dopo la laurea lavora come ricercatore presso il Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro dove segue lo studio dei meccanismi coinvolti nella migrazione di cellule tumorali (1998-2000) e successivamente ottiene la Specializzazione Medica presso l’Università di Milano con indirizzo Biochimica e Chimica Clinica (2001). A questo punto Andrea si sposta a Basilea, in Svizzera, dove lavora come ricercatore presso il laboratorio di Ingegneria dei Tessuti, Dipartimento di Biomedicina (Ospedale Universitario di Basilea), dove effettua uno studio sul potenziale differenziativo di cellule staminali da midollo osseo umano (2001-2008), diventa poi responsabile dell’attività di ricerca sull’ingegneria Tissutale della Cartilagine presso lo stesso laboratorio di Ingegneria dei Tessuti (2008-2020). Nel frattempo nel 2010 ottiene il titolo accademico di Docente Privato (“Privatdozent”, PD) in Medicina Sperimentale all’Università di Basilea e nel 2017 ottiene il titolo di professore (“Titular Professor”) in Medicina Sperimentale sempre all’Università di Basilea. Andrea è dal 2020 il capo del laboratorio di Ingegneria della Cartilagine presso il Dipartimento di Biomedicina all’Ospedale Universitario di Basilea.
Chi fosse interessato ad ottenere ulteriori informazioni sulla conferenza, anche logistiche, può contattare l’Associazione tramite la mail ufficiale:
Prof. Salvatore Buontempo, INFN-Napoli e CERN-Ginevra
Venerdì 8 luglio 2022, ore 15:30
CAMPUS UNIVERSITARIO di SAVONA – AULE MA 116, MA 117
INTENT, BYTEST e l’Associazione Giovani per la Scienza invitano i gentili lettori a partecipare alla conferenza dal titolo: “CERN: Fisica delle Particelle elementari” venerdì 8 luglio alle ore 15,30 presso il Campus Universitario di Savona, aule MA116 & MA117 della palazzina Marchi. La conferenza sarà tenuta da un relatore d’eccezione, il Prof. Salvatore Buontempo dirigente di ricerca INFN di Napoli e fisico nucleare del CERN. La presentazione vuole fornire con criterio divulgativo nozioni di base sulla Fisica delle particelle e sugli strumenti necessari, acceleratori ed apparati sperimentali, per sviluppare questi studi.
Saranno presentati l’acceleratore LHC (Large Hadron Collider) funzionante al CERN di Ginevra dal 2010 e l’apparato sperimentale CMS (Compact Muon Solenoid) che ha registrato gli eventi prodotti dalla collisione di fasci di protoni ad altissima energia. Verranno spiegati alcuni dei passaggi fondamentali che hanno permesso la scoperta del bosone di Higgs, premiata con l’assegnazione del Premio Nobel per la Fisica nel 2013. Saranno illustrate alcune importanti ricadute operative, ad esempio nel funzionamento dei nostri telefoni cellulari, nel cruscotto di un’automobile, in complessi strumenti ospedalieri o in una ricerca di informazioni su banche dati informatiche, rese possibili tramite lo sviluppo di tecnologie applicate allo studio di Fisica delle particelle.
La Conferenza sarà in lingua italiana, per partecipare non servono nozioni specifiche ma solo la curiosità di Conoscere.
Le aule con capienza di 200 posti sono dotate di aria condizionata, inoltre c’è disponibilità di parcheggio all’interno e all’esterno del Campus. È prevista la partecipazione anche da remoto tramite la piattaforma Microsoft Teams. Per chi volesse partecipare, dovrà inviare una e-mail al Dott. Gandolfo che risponderà con l’invio dell’apposito link il giorno prima della conferenza.
Un viaggio nel mondo dei Computer Analogici ai Venerdì Scientifici di Savona
Il gruppo di informatica dei Giovani per la Scienza racconterà al pubblico l’evoluzione e l’importanza di questo tipo di calcolatori
Per il progetto dei “Venerdì Scientifici di Savona”, nel prossimo appuntamento i Giovani per la Scienza propongono una lezione sui computer analogici. A parlarne saranno i membri del gruppo di robotica Giuseppe Orsi, Giovanni Blasi, Sandro Zhao e Mattia Gallinaro. L’incontro si terrà venerdì 1 luglio a partire dalle ore 10:00 presso il Campus Universitario di Savona e online attraverso la piattaforma Zoom.
Durante l’incontro verrà ricostruita la storia dei computer analogici partendo dalla loro nascita fino al loro declino a causa dei moderni computer digitali. Scopriremo inoltre che negli ultimi anni, grazie all’avanzamento dell’intelligenza artificiale, essi stanno tornando a essere rilevanti nel mondo del “Machine Learning”.
Giuseppe Orsi frequenta il quarto anno al Liceo O. Grassi di Savona indirizzo scienze applicate. È socio dell’Associazione “Giovani per la Scienza” dal 2019 prima nel gruppo di informatica e successivamente in quello di robotica dove ha partecipato alla realizzazione di alcuni esperimenti tra cui “la casa domotica” e “la bike”. Ha partecipato a vari eventi pubblici dell’Associazione tra cui “Savona, i Giovani e la Scienza”, “Le notti bianche” a Savona, “Focus Live” a Genova e “Scienza in piazza” a Noli, esponendo e spiegando gli esperimenti della stampante 3D e il braccio robotico.
Oltre alla sua passione per la Scienza, Giuseppe coltiva anche altri interessi: è capo redattore del giornalino d’istituto “Farò del mio peggio”, partecipa al progetto teatrale del Liceo Grassi e coltiva il suo amore per la montagna praticando attività escursionistiche dal 2012 con delle associazioni attive nel settore.
Mattia Gallinaro, classe 2005, frequenta il liceo scientifico “O. Grassi”. Dal 2021 è membro del gruppo di informatica/robotica dei Giovani per la Scienza.
Giovanni Blasi, classe 2005, ha frequentato la classe terza presso il Liceo Scientifico Statale “O. Grassi”, opzione scienze applicate.
Partecipa alle attività dell’Associazione dall’ottobre 2021 come membro del gruppo di informatica e robotica.
Sandro Zhao, 17 anni, frequenta il terzo anno del liceo scientifico “O. Grassi”, indirizzo scienze applicate e partecipa agli incontri del gruppo di informatica e robotica dal 2021.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
Siamo presenti anche su Instagram per poter raggiungere sempre più giovani appassionati alla Scienza e tenerli informati delle nostre attività, venite a seguirci, il nostro profilo è@_giovaniperlascienza;
Tornano i Venerdì Scientifici di Savona con un approfondimento sulle colture biologiche
I Giovani per la Scienza tornano con le loro conferenze settimanali presso il Campus di Savona
Dopo la conferenza alle Unioni Industriali i Giovani per la Scienza riprendono i loro incontri, il tema sarà la biologia, nello specifico la coltura cellulare, e a parlarne sarà la socia Giulia Montalbani. Venerdì 24 giugno l’Associazione si incontrerà nelle aule a loro concesse dal Campus di Savona, l’ora di discussione teorica avrà inizio dalle ore 16:00 e sarà trasmessa online sulla piattaforma Zoom.
Una coltura cellulare è una tecnica di laboratorio che permette di far crescere e proliferare cellule, sia procariotiche che eucariotiche, in un ambiente artificiale controllato. Per poter applicare al meglio questa tecnica sono necessarie delle apparecchiature specifiche, che dipendono sia dal tipo di cellule che si intende far crescere che dal rischio che lo studio di queste comporta. Sono stati definiti dei livelli di biosicurezza che permettono di studiare tutti gli organismi nel modo più sicuro possibile. La lezione presenterà le strumentazioni necessarie in un laboratorio di colture cellulari, in base al tipo di rischio biologico.
Giulia Montalbani ha frequentato il Liceo Scientifico Statale “Arturo Issel” di Finale Ligure e attualmente frequenta il corso di laurea triennale in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Genova e svolge il tirocinio in Igiene ospedaliera, ambientale e della nutrizione al Dipartimento di Scienze della Salute dell’ateneo. Dal 2017 è socia dei Giovani per la Scienza, ha iniziato il suo percorso in Associazione nel gruppo di cimatica, con la costruzione dell’esperimento di Chladni. Successivamente ha partecipato alle attività del gruppo di fisica atomica, proseguendo gli studi sull’elettrone tramite l’analisi dell’esperimento di Millikan. Ad oggi ricopre il ruolo di responsabile universitario del gruppo di Chimica e Biologia insieme ad Alberto Giribaldi, con il quale ha portato avanti studi sui microrganismi e sui saggi biologici degli alimenti. Con l’Associazione ha partecipato a diversi eventi divulgativi come “le notti bianche di Savona”, “la città dei bambini” organizzata a Savona e l’evento “Scienza in piazza”, tenutosi a Noli nel luglio del 2021. A partire dal 2017 ha preso parte alla mostra “Savona, i giovani e la scienza” come presentatrice degli esperimenti e dal 2019 come aiuto nell’organizzazione delle visite delle scuole all’evento.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
mo presenti anche su Instagram per poter raggiungere sempre più giovani appassionati alla Scienza e tenerli informati delle nostre attività, venite a seguirci, il nostro profilo è @_giovaniperlascienza;
Modi di vibrare, alla scoperta dei moti ondosi della materia
Il gruppo di cimatica dei Giovani per la Scienza approfondiranno i concetti e gli effetti delle vibrazioni attraverso un loro esperimento
Per il progetto dei “Venerdì Scientifici di Savona” i Giovani per la Scienza propongono la prima di due lezioni sui Modi di vibrare. Relatori saranno i soci del gruppo di cimatica dell’Associazione composto da Giulio Granero, Paolo Briano, Andrea Valente e Riccardo Rosso, che insieme hanno progettato un esperimento utile alla comprensione del fenomeno. L’incontro avverrà venerdì 20 Maggio a partire dalle ore 16:00 presso il Campus Universitario di Savona e online attraverso la piattaforma Zoom.
L’obiettivo delle lezioni è quello di comprendere i principi fondamentali della cimatica, disciplina che studia le onde e le loro interazioni con la materia, fino ad arrivare all’analisi dei modi di vibrare, fenomeno fisico molto complesso di particolare importanza per esempio nell’ambito edilizio. I ragazzi utilizzeranno nella spiegazione modelli ed esperimenti costruiti nel corso degli anni in modo da rendere visibili e chiari fenomeni ondosi spesso di difficile osservazione.
Giulio Granero, 18 anni, frequenta il quinto anno del liceo scientifico “O. Grassi”, opzione scienze applicate. Partecipa alle attività dell’Associazione dal 2017 ed è responsabile del gruppo di cimatica dal 2019. Ha contribuito alla realizzazione di diversi progetti come l’esperimento di Chladni, l’esperimento di Shive e il modello per l’analisi dei modi di vibrare e li ha presentati nelle varie edizioni di “Savona, i Giovani e la Scienza”. Dal 2021 si occupa delle relazioni tra l’Associazione e le scuole superiori per la gestione di progetti PCTO e l’attribuzione dei crediti formativi ai soci.
Andrea Valente, classe 2004, è al quarto anno del liceo scientifico “O. Grassi”, indirizzo tradizionale. È socio dell’Associazione dal 2018 contribuendo alla costruzione e perfezionamento degli esperimenti del gruppo di cimatica. Ha partecipato a tre edizioni di “Savona, i Giovani e la Scienza” spiegando complessi fenomeni ondosi grazie ai prototipi costruiti insieme agli altri membri del gruppo.
Paolo Briano, 17 anni, attualmente frequenta la quarta superiore del liceo scientifico “O. Grassi”, indirizzo tradizionale. Dal 2018 è membro dell’associazione dove ha partecipato alle attività del gruppo di cimatica. Ha svolto il ruolo di presentatore in diverse edizioni di “Savona, i Giovani e la Scienza” e all’evento “Focus live 2019”.
Riccardo Rosso, classe 2003, frequenta il quinto anno del liceo scientifico “O. Grassi”, opzione scienze applicate. È socio dell’Associazione dal 2017 ed ha partecipato alle ultime cinque edizioni di “Savona, i Giovani e la Scienza”. È membro del gruppo di laboratorio relativo alla cimatica, nel quale ha contribuito alla realizzazione di tutti gli esperimenti. Ha contribuito per quattro anni consecutivi al progetto “Fabbriche Aperte” visitando diverse aziende del savonese.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
https://forms.gle/PSXMxNme1KLRdfAS7
Siamo presenti anche su Instagram per poter raggiungere sempre più giovani appassionati alla Scienza e tenerli informati delle nostre attività, venite a seguirci, il nostro profilo è @_giovaniperlascienza;
Nuovo approfondimento con i Giovani per la Scienza ai Venerdì Scientifici con Alberto Giribaldi
I Giovani per la Scienzanell’ambito del progetto dei Venerdì Scientifici di Savona, propongono un incontro sulla chimica organica, a cura di Alberto Giribaldi, socio dell’Associazione. Si svolgerà venerdì 13 maggio a partire dalle ore 16:00 presso il Campus Universitario di Savona e online attraverso la piattaforma Zoom. La lezione che condurrà riguarda una delle principali branche della chimica, ovvero la chimica organica. In particolare, sarà un’occasione per capire di cosa questa disciplina si occupi effettivamente, di quali principi si serve e quali sono le ricadute pratiche sia in campo quotidiano che negli ambiti di ricerca più disparati. In breve la lezione costituirà una descrizione a grandi linee di una scienza presenze in modo capillare nelle nostre vite.
Alberto Giribaldi, 21 anni, si è diplomato a pieni voti all’ITIS di Savona in Chimica e Tecnologie Chimiche e ora frequenta l’ultimo anno del corso di laurea in Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Università di Genova e ha quasi completato il suo percorso di studi triennale. Nel suo percorso formativo ha avuto l’occasione di simulare un’esperienza in azienda facendo parte del settore ricerca e sviluppo per la produzione di uno shampoo nella sua scuola. Ha anche partecipato ad uno stage nell’azienda Infineum di Vado Ligure, lavorando sia nel settore di controllo qualità che in quello di ricerca e sviluppo. Ha vinto la fase regionale dei giochi chimici e ha partecipato alla fase nazionale. È socio dell’associazione Giovani per la Scienza da otto anni, da quattro èresponsabile di laboratorio per quanto riguarda l’organizzazione dei gruppi di lavoro e la realizzazione degli esperimenti e da tre è responsabile dell’organizzazione degli esperimentie dei presentatori dell’Anteprima del Festival della Scienza a Savona e di altri eventi in cui era coinvolta l’Associazione.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
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Ultima parte dell’approfondimento dedicato alla meccanica quantistica ai Venerdì Scientifici di Savona
Lorenzo Barbano spiegherà ai soci e al pubblico diversi concetti, tra cui il famoso “gatto di Schrödinger”
I Giovani per la Scienza nell’ambito del progetto dei Venerdì Scientifici di Savona, propongono l’ultimo di una serie di quattro incontri sulla meccanica quantistica intitolati “Stranezze quantistiche”, a cura di Lorenzo Barbano, socio dell’Associazione. “Il gatto è vivo o morto?” sarà venerdì 6 maggio a partire dalle ore 16:00 presso il Campus Universitario di Savona e, come sempre, sarà trasmesso anche sulla piattaforma Zoom.
La meccanica quantistica è probabilmente la parte più misteriosa della fisica e per questo motivo viene spesso male interpretata nella cultura popolare. L’obiettivo di questa serie di lezioni è quello di demistificare questo campo, andando ad approfondirla, in modo da sfatare i miti di cui si sente parlare comunemente e capire le loro origini. Lo studio formale di questa teoria ha portato Lorenzo a voler condividere gli aspetti che lo appassionano di più e per farlo metterà a fattor comune la sua comprensione dell’argomento per tradurre il formalismo matematico astratto nel suo significato fisico più concreto. Nei primi tre incontri sono state presentate le idee fondamentali, come la funzione d’onda, il principio di indeterminazione di Heisenberg e il concetto di stato. In questo ultimo incontro verrà esplorato l’entanglement, uno dei fenomeni più peculiari della meccanica quantistica, e le sue implicazioni sull’interpretazione di questa teoria. Infine verrà discusso l’esperimento mentale del gatto di Schrödinger e il suo vero significato.
Lorenzo Barbano frequenta il terzo anno al Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Torino. Nel 2019 si è diplomato presso l’IISS Ferraris Pancaldo di Savona come perito elettronico. Durante il suo percorso di studio ha partecipato a uno stage a Savona presso il Laboratorio Valle per la riparazione di dispositivi elettronici.
È socio dell’associazione dal 2015 ed è stato responsabile del gruppo di Ottica, di cui è ora tutor universitario. Ha contribuito alla costruzione di diversi esperimenti per lo studio della luce e delle onde. Tra questi l’ondoscopio, con cui studiare le proprietà delle onde generate sull’acqua con una macchina da cucire, e uno spettrometroper studiare la luce emessa da diverse fonti luminose. Altri esperimenti nell’ambito dell’ottica sono stati la creazione di un cerchiobaleno e l’effetto fotoelettrico. L’esperimento più recente è stato il tubo di Quincke, che permette di studiare il comportamento della luce tramite analogia con le onde sonore.
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Con profonda tristezza i soci dell’Associazione Giovani per la Scienza comunicano la scomparsa della Presidente Professoressa Bianca Ferrari e si uniscono al dolore della famiglia.
Bianca per tutti noi Soci era un’amica, una guida pronta a festeggiare i successi e ad aiutare nelle difficoltà, un’ispirazione, un punto fisso nella nostra vita che ci ha spinto in alto. Era determinazione, passione, voglia di cambiare le cose, una persona incredibile, è stata un grande esempio per tutti noi con la sua grinta, capacità e forza di volontà, passione, instancabilità e generosità.
Nel 2005 insieme ai Soci Fondatori ha creato l’Associazione, quel gruppo di dieci giovani oggi ne conta più di cento, tra studenti provenienti da diverse scuole del territorio ed università e lavoratori sparsi per l’Europa. La vogliamo ricordare con le sue parole sulla Associazione: “è stata un’esperienza eccezionale perché mi ha confermato quanto io ho sempre pensato, che se si pone ai giovani uno scopo che abbia valore non solo per la gratificazione individuale ma per la collettività più in generale, i giovani mostrano un entusiasmo, una energia impressionante.”
Per l’aiuto, l’impegno e la passione che ha dedicato ai giovani la ringraziamo e ci stringiamo in un forte abbraccio.
“La realtà è indeterminata?”, seconda puntata del ciclo sulla fisica quantistica ai Venerdì Scientifici di Savona
Lorenzo Barbano continuerà la guida nel complesso mondo quantistico discutendo del principio di indeterminazione, di sovrapposizione ed altri concetti fondamentali
I Giovani per la Scienza, nel nuovo incontro del progetto dei Venerdì Scientifici di Savona, propongono una serie di 3 incontri sulla meccanica quantistica intitolati “Stranezze quantistiche”, a cura diLorenzo Barbano, socio dell’Associazione. Il secondo incontro, “La realtà è indeterminata?”, sarà venerdì 8 aprile a partire dalle 16 presso il Campus Universitario di Savona e, come sempre, sarà trasmesso anche sulla piattaforma online Zoom.
La meccanica quantistica è probabilmente la parte più misteriosa della fisica e per questo motivo viene spesso male interpretata nella cultura popolare. L’obiettivo di questa serie di lezioni è quello di demistificare questo campo, andando ad approfondirla, in modo da sfatare i miti di cui si sente parlare comunemente e capire le loro origini. Lo studio formale di questa teoria ha portato Lorenzo a voler condividere gli aspetti che lo appassionano di più e per farlo metterà a fattor comune la sua comprensione dell’argomento per tradurre il formalismo matematico astratto nel suo significato fisico più concreto. Nella prima lezione sono stati presentati i concetti fondamentali, in questo secondo incontro si partirà da essi per esplorare alcune delle conseguenze, come il principio di indeterminazione di Heisenberg e il concetto di sovrapposizione di stati.
Lorenzo Barbano frequenta il terzo anno al Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Torino. Nel 2019 si è diplomato presso l’IISS Ferraris Pancaldo di Savona come perito elettronico. Durante il suo percorso di studio ha partecipato a uno stage a Savona presso il Laboratorio Valle per la riparazione di dispositivi elettronici.
È socio dell’associazione dal 2015 ed è stato responsabile del gruppo di Ottica, di cui è ora tutor universitario. Ha contribuito alla costruzione di diversi esperimenti per lo studio della luce e delle onde. Tra questi l’ondoscopio, con cui studiare le proprietà delle onde generate sull’acqua con una macchina da cucire, e uno spettrometro per studiare la luce emessa da diverse fonti luminose. Altri esperimenti nell’ambito dell’ottica sono stati la creazione di un cerchiobaleno e l’effetto fotoelettrico. L’esperimento più recente è stato il tubo di Quincke, che permette di studiare il comportamento della luce tramite analogia con le onde sonore.
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Alla scoperta della meccanica quantistica con i Giovani per la Scienza
Dal 1 Aprile, in tre appuntamenti settimanali, Lorenzo Barbano accompagnerà il pubblico nel mondo quantistico
I Giovani per la Scienza, nel nuovo incontro del progetto dei Venerdì Scientifici di Savona, propongono una serie di 3 incontri sulla meccanica quantistica, intitolati “Stranezze quantistiche”, a cura di Lorenzo Barbano, socio dell’Associazione. Il primo incontro, “Dove sta l’elettrone?”, sarà venerdì 1 aprile a partire dalle ore 16:00 presso il Campus Universitario di Savona e, come sempre, sarà trasmesso anche sulla piattaforma Zoom.
La meccanica quantistica è probabilmente la parte più misteriosa della fisica e per questo motivo viene spesso mal interpretata nella cultura popolare. L’obiettivo di questa serie di lezioni è quello di demistificare questo campo, andando a conoscere realmente ciò di cui tratta, in modo da sfatare i miti di cui si sente parlare comunemente e capire le loro origini. Lo studio formale di questa teoria ha portato Lorenzo a voler condividere gli aspetti che lo appassionano di più, per farlo sfrutterà la sua comprensione dell’argomento per tradurre il formalismo matematico astratto nel suo significato fisico più concreto. Si partirà da alcuni concetti fondamentali di questa teoria, come la funzione d’onda e l’equazione di Schröedinger, in modo da poterne poi esplorare le conseguenze e capire il loro significato.
Lorenzo Barbano frequenta il terzo anno al Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Torino. Nel 2019 si è diplomato presso l’IISS Ferraris Pancaldo di Savona come perito elettronico. Durante il suo percorso di studio ha partecipato ad uno stage a Savona presso il Laboratorio Valle per la riparazione di dispositivi elettronici.
È socio dell’associazione dal 2015 ed è stato responsabile del gruppo di Ottica, di cui è ora tutor universitario. Ha contribuito alla costruzione di diversi esperimenti per lo studio della luce e delle onde. Tra questi l’ondoscopio, con cui studiare le proprietà delle onde generate sull’acqua con una macchina da cucire, e uno spettrometro per studiare la luce emessa da diverse fonti luminose. Altri esperimenti nell’ambito dell’ottica sono stati la creazione di un cerchiobaleno e l’effetto fotoelettrico. L’esperimento più recente è stato il tubo di Quincke, che permette di studiare il comportamento della luce tramite analogia con le onde sonore.
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Le interferenze di onde sonore e il Tubo di Quincke
Il gruppo di ottica dei Giovani per la Scienza presenta il suo ultimo esperimento nel prossimo appuntamento dei Venerdì Scientifici di Savona
Nel nuovo appuntamento con i Giovani per la Scienza e il progetto dei Venerdì Scientifici di Savona, protagonista sarà il gruppo di ottica, nello specifico i tre soci Nicolò Bituni, Nicolò Rocca e Simone Porta, il responsabile, con il supporto del tutor universitario, Lorenzo Barbano. L’approfondimento da loro preparato riguarda il loro ultimo esperimento, il Tubo di Quincke.
Il Tubo di Quincke è uno strumento che permette di studiare il fenomeno dell’interferenza nel caso di onde sonore. Il gruppo di ottica ha costruito questo esperimento per studiare indirettamente il comportamento della luce, infatti anch’essa è un’onda, e per questo può essere studiata tramite analogia con il suono. Il gruppo ha dunque con esso effettuato numerose misurazioni, in seguito, negli ultimi mesi, si è occupato di studiare la statistica, facendo una rigorosa presa dati e applicando il tutto all’analisi delle proprie misure.
Nicolò Bituni frequenta il terzo anno del liceo scientifico O. Grassi. La sua passione per la scienza e la tecnica lo ha portato nel 2019 ad iscriversi all’associazione Giovani per la Scienza dove ormai da tre anni fa parte del gruppo di ottica, in cui ha collaborato alla realizzazione del Cerchiobaleno e del Tubo di Quincke, ha inoltre partecipato nel 2021 alle attività del progetto Fabbriche Aperte presso Trenitalia. Nel 2020, con il gruppo di ottica ha realizzato e presentato l’esperimento del Cerchiobaleno nell’ambito dell’anteprima del Festival della Scienza, “Savona, i Giovani e la Scienza”. Nell’edizione del 2021 ha realizzato e presentato il Tubo di Quincke, esperimento che intende studiare il comportamento delle onde sonore, analoghe a quelle luminose.
Nicolò Rocca, studente dell’IISS Ferraris-Pancaldo del quarto anno, indirizzato al diploma come Perito Informatico e selezionato tra molti partecipanti nel progetto Erasmus+, con il quale andrà all’estero per scoprire di più sul mondo del lavoro e altre culture. Fa parte dei Giovani per la Scienza dal 2019 e del gruppo di Ottica da altrettanto tempo. Fra i gli esperimenti su cui ha lavorato possiamo trovare lo Spettrometro, l’Effetto Fotoelettrico, il Cerchiobaleno ed il più recente Tubo di Quincke, esperimenti che ha anche presentato nell’ambito dell’evento “Savona, i Giovani e la Scienza”.
Simone Porta, diplomato al liceo scientifico A. Issel di Finale Ligure. Al secondo anno di scuola media ha partecipato ad un progetto di sensibilizzazione per il rispetto e la preservazione dell’ambiente marino grazie al quale la scuola vinse un concorso. Fa parte dei Giovani per la Scienza dal 2017, attuale responsabile del gruppo di Ottica.Nel suo periodo all’interno del gruppo ha contribuito allo studio ed alla realizzazione di esperimenti come l’Ondoscopio, lo Spettrometro, l’Effetto Fotoelettrico, il Cerchiobaleno e, più recentemente, il Tubo di Quincke, che ha anche esposto al pubblico in varie occasioni come “Savona, i Giovani e la Scienza”, le notti bianche savonesi, “Savona, la città dei bambini” e Focus Live.
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Come funzionano le estrazioni: alla scoperta della chimica con i Giovani per la Scienza
Nel nuovo appuntamento coi Venerdì Scientifici di Savona il gruppo di chimica dei GpS spiega e racconta al pubblico caratteristiche e utilità del loro esperimento
I Giovani per la Scienza, nel nuovo incontro del progetto dei Venerdì Scientifici di Savona, presentano una conferenza in cui i ragazzi del gruppo di chimica dell’Associazione presenteranno il loro lavoro sull’estrattore Soxhlet. L’incontro, aperto al pubblico, sarà venerdì 11 Marzo dalle ore 16:00 sulla piattaforma online Zoom. Per i soci invece sarà disponibile presso il Campus Universitario di Savona.
La lezione affronterà il tema dell’estrazione con solvente, in particolare dei principi chimici, delle finalità e dei metodi alla base di questo processo, concentrandosi sull’esperimento in realizzazione quest’anno, ovvero un estrattore Soxhlet. L’argomento sarà esposto da diversi membri del gruppo di laboratorio.
Alberto Giribaldi, 21 anni, si è diplomato a pieni voti all’ITIS di Savona in Chimica e Tecnologie Chimiche e ora frequenta il terzo anno di Chimica all’Università degli Studi di Genova. Nel suo percorso formativo ha avuto l’occasione di simulare un’esperienza in azienda facendo parte del settore ricerca e sviluppo per la produzione di uno shampoo nella sua scuola. Ha anche partecipato ad uno stage nell’azienda Infineum di Vado Ligure, lavorando sia nel settore di controllo qualità che in quello di ricerca e sviluppo. Ha vinto la fase regionale dei giochi chimici e ha partecipato alla fase nazionale. Grazie ai suoi risultati scolastici gli è stato conferito per quattro anni di fila il premio Ilya Prigogine. È socio dell’associazione Giovani per la Scienza da otto anni, da quattro è stato responsabile di laboratorio per quanto riguarda l’organizzazione dei gruppi di lavoro e la realizzazione degli esperimenti e da tre è stato responsabile dell’organizzazione degli esperimenti e dei presentatori dell’Anteprima del Festival della Scienza a Savona e di altri eventi in cui era coinvolta l’Associazione.
Giulia Montalbani ha frequentato il Liceo Scientifico Statale “Arturo Issel” di Finale Ligure, dove ha conseguito il diploma con ottima votazione. Attualmente frequenta il corso di laurea triennale in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Genova e svolge il tirocinio in Igiene ospedaliera, ambientale e della nutrizione al Dipartimento di Scienze della Salute dell’ateneo. Dal 2017 è socia dei Giovani per la Scienza, in cui oggi ricopre il ruolo di responsabile universitario del gruppo di Chimica e Biologia insieme ad Alberto Giribaldi.
Alessia Mazzoni, nata nel 2002, frequenta il corso di laurea in Scienze biologiche all’Università del Piemonte Orientale. Si è diplomata in informatica all’istituto “Ferraris-Pancaldo” di Savona. Fa parte dell’Associazione dal 2016 e collabora nel gruppo di Chimica e Biologia. Ha preso parte a diverse esperienze nei Giovani per la Scienza fra cui la realizzazione di modellino di un semaforo regolato con la scheda programmabile di Arduino, di un modellino di galleria del vento e degli esperimenti sul moto armonico, dell’uovo di Tesla, dello spettrofotometro, del saggio alla fiamma, dell’elettrolisi e dell’elettroforesi. È stata inoltre tutor di Informatica nel gruppo di “Fisica e oltre” e ha preso parte a diversi eventi dell’Associazione fra cui: le notti bianche, Savona i giovani e la scienza, la città dei bambini e i viaggi scientifici.
Zani Mezini, classe 2002, attualmente frequenta il primo anno di Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Torino. Ha conseguito il diploma presso il liceo scientifico “O. Grassi”, indirizzo tradizionale, ed è socio dell’Associazione dal 2016. Fa parte del gruppo di chimica da allora e ha partecipato a vari eventi in cui l’associazione ha partecipato, presentando gli esperimenti del suo gruppo.
Alessandro Ferrara, classe 2002, frequenta il secondo anno di chimica e tecnologie chimiche presso l’Università degli studi di Torino. Ha frequentato l’Istituto tecnico Ferraris-Pancaldo, indirizzo Chimica e si è diplomato con il massimo dei voti. È socio di Giovani per la Scienza dal 2018 e ha partecipato a tutte le attività e gli eventi come responsabile del gruppo di Chimica.
Alice Sacco, classe 2005, frequenta il terzo anno all’Istituto tecnico Ferraris Pancaldo, corso grafica e comunicazione. Dal 2020 ha iniziato a frequentare l’Associazione, conosciuta tramite Savona, i Giovani e la Scienza. Ha partecipato alle ultime due edizioni dell’evento come parte del gruppo di Chimica e Biologia.
Davide Carrega, classe 2004, frequenta il quarto anno del Liceo Scientifico “O. Grassi”, indirizzo tradizionale. Davide ha iniziato a far parte dei Giovani Per la Scienza dal 2021 unendosi al gruppo di Chimica e Biologia. Ha partecipato alla presentazione di alcuni esperimenti come l’elettrolisi e il saggio alla fiamma all’ultimo evento tenutosi a Noli e al Priamar.
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Alla scoperta della chimica dei metalli: dalla struttura alle applicazioni
Giunti a metà del ciclo di incontri sullo studio dei materiali metallici, Alberto Giribaldi continuerà a mettere in evidenza alcune delle loro caratteristiche e perché siano così utilizzati in vari campi
Nell’ambito del progetto dei “Venerdì Scientifici di Savona”, i Giovani per la Scienza hanno avviato un ciclo di6 incontri, a cura del socio Alberto Giribaldi. Giunti ormai al giro di boa, questi verteranno sullo studio dei materiali metallici. Il primo incontro, aperto al pubblico, è stato venerdì 28 gennaio sulla piattaforma online Zoom, seguito dal 4 e 11 febbraio. I prossimi e conclusivi tre saranno a partire da venerdì prossimo, 18 febbraio, a seguire il 25 febbraio e il 4 marzo, tutti a partire dalle ore 16:00. Gli incontri avverranno per i soci presso il Campus Universitario di Savona, mentre il pubblico potrà continuare a connettersi online.
La serie di lezioni riguardante i metalli e le loro proprietà, ormai arrivata e metà ciclo, ha già toccato la classificazione dei metalli, la loro struttura microscopica e le loro proprietà chimico-fisiche, portando alla luce i fenomeni dietro al comportamento di questi materiali. Le prossime invece si concentreranno sulle caratteristiche più pratiche, come quelle meccaniche e tecnologiche, infine sui trattamenti termici con particolare attenzione sulla solidificazione e sulle leghe più diffuse, ovvero quelle ferro-carbonio, come gli acciai e le ghise.
Alberto Giribaldi, 21 anni, si è diplomato a pieni voti all’ITIS di Savona in Chimica e Tecnologie Chimiche. Nel suo percorso formativo ha avuto l’occasione di simulare un’esperienza in azienda facendo parte del settore ricerca e sviluppo per la produzione di uno shampoo nella sua scuola. Ha anche partecipato ad uno stage nell’azienda Infineum di Vado Ligure, lavorando sia nel settore di controllo qualità che in quello di ricerca e sviluppo. Ha vinto la fase regionale dei giochi chimici e ha partecipato alla fase nazionale.Ora frequenta l’ultimo anno del corso di laurea in Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Università di Genova. È socio dell’associazione Giovani per la Scienza da sette anni, da quattro è responsabile di laboratorio per quanto riguarda l’organizzazione dei gruppi di lavoro e la realizzazione degli esperimenti e da tre è responsabile dell’organizzazione degli esperimenti e dei presentatori dell’Anteprima del Festival della Scienza a Savona e di altri eventi in cui è coinvolta l’Associazione.
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Nuovo ciclo di incontri sulla chimica dei metalli: dalla struttura alle applicazioni
Ai “Venerdì Scientifici di Savona” al via una serie di approfondimenti su una delle tipologie di materiali più utilizzati dall’essere umano
Per il progetto “Venerdì Scientifici di Savona” i Giovani per la Scienza presentano una serie di 6 incontri, a cura del socio Alberto Giribaldi, che verteranno sullo studio dei materiali metallici. Il primo incontro, aperto al pubblico, sarà venerdì 28 gennaio dalle ore 16:00 sulla piattaforma online Zoom.
La serie di lezioni riguardante i metalli e le loro proprietà costituirà una sintesi di cosa sono i materiali metallici, quali sono le loro proprietà motivandole tramite lo studio della struttura atomica e quali siano, di conseguenza, le loro applicazioni praticheche ne giustificano un così ampio uso sia nelle applicazioni ingegneristiche che nella vita quotidiana. Questi concetti saranno accompagnati da curiosità riguardanti la loro origine, il loro studio e le tecniche di indagine correlate. Si porrà infine particolare attenzione alle proprietà del metallo più diffuso, il ferro, o per essere più precisi la lega più diffusa, l’acciaio.
Alberto Giribaldi, 21 anni, si è diplomato a pieni voti all’ITIS di Savona in Chimica e Tecnologie Chimiche. Nel suo percorso formativo ha avuto l’occasione di simulare un’esperienza in azienda facendo parte del settore ricerca e sviluppo per la produzione di uno shampoo nella sua scuola. Ha anche partecipato ad uno stage nell’azienda Infineum di Vado Ligure, lavorando sia nel settore di controllo qualità che in quello di ricerca e sviluppo. Ha vinto la fase regionale dei giochi chimici e ha partecipato alla fase nazionale.Ora frequenta l’ultimo anno del corso di laurea in Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Università di Genova. È socio dell’associazione Giovani per la Scienza da sette anni, da quattro è responsabile di laboratorio per quanto riguarda l’organizzazione dei gruppi di lavoro e la realizzazione degli esperimenti e da tre è responsabile dell’organizzazione degli esperimenti e dei presentatori dell’Anteprima del Festival della Scienza a Savona e di altri eventi in cui è coinvolta l’Associazione.
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Il cambio automobilistico ai Venerdì Scientifici di Savona, con l’Ing. Stefano Del Corda e i Giovani per la Scienza
Dalle necessità del guidatore alle soluzioni tecnologiche che consentono di sfruttare la potenza dei motori sulle nostre automobili
I Giovani per la Scienza, nel nuovo incontro del progetto dei Venerdì Scientifici di Savona, presentano una conferenza sul cambio automobilistico a cura dell’Ing. Stefano Del Corda, socio dell’Associazione. L’incontro, aperto al pubblico, sarà venerdì 21 Gennaio dalle ore 16:00 sulla piattaforma online Zoom.
Il titolo della conferenza sarà “Il cambio automobilistico, dalle necessità alle soluzioni tecniche“. Il cambio è un sistema fondamentale delle automobili che consente di imbrigliare coppia e potenza dei motori a combustione interna e plasmarli secondo lenecessità del guidatore. Interposto tra il motore endotermico e le ruote, consente di spostare l’autovettura avanti ed indietro partendo da fermi fino ad alte velocità, ove consentito, sulle autostrade o in pista. Avviare l’auto da ferma, variare la velocità, invertire il moto, contenere le vibrazioni del motore sono tutte necessità della guida assolte da diverse soluzioni tecnologiche attraverso specifiche componenti meccaniche: dalla frizione passando per alberi, ingranaggi, sincronizzatori e cuscinetti fino al differenziale, un piccolo sottosistema che consente un’operazione fondamentale: sterzare.
Durante l’incontro verranno presentati i principi fisici di funzionamento dei vari componenti illustrando come l’ingegno ha prodotto semplici soluzioni per rendere più semplice e confortevole la guida. Attraverso il supporto di immagini e video si analizzeranno le varie parti meccaniche che tutti i giorni azioniamo senza accorgercene con il pedale sinistro e la leva del cambio.
Stefano Del Corda approda nell’Associazione nel periodo in cui frequentava lo Scientifico Tecnologico G. Ferraris. Grazie all’Associazione ha l’opportunità di approfondire, tra le altre cose, vari aspetti della sua passione: i motori. Per questo, tra le molteplici opportunità dell’Associazione, svolge un periodo in un’officina automobilistica savonese e inizia un progetto per la realizzazione di un rudimentale motore Stirling supportato da un gruppo di soci con i quali condivide questa passione. Silaurea in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino nel 2017 con specializzazione in “Sistemi di propulsione terrestre”. Al momento lavora per il gruppo STELLANTIS (che comprende FIAT) a Torino nel dipartimento Transmissions & Drivelines come responsabile della progettazione di differenziali, cuscinetti e guarnizioni.
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Alla scoperta delle cellule neuronali e delle sinapsi con i Giovani per la Scienza
Riprendono i Venerdì Scientifici di Savona con un nuovo appuntamento dedicato allo studio del mondo cellulare
Dopo la sosta per le festività natalizie riprendono gli incontri dei Giovani per la Scienza con il progetto dei “Venerdì Scientifici di Savona” con la lezione di un giovane socio, Riccardo Rosso, fissata per venerdì 14 gennaio.
Il pubblico potrà seguire l’incontro e interagire tramite la piattaforma online Zoom, a partire dalle ore 16:00. Per i soci dell’Associazione invece è possibile seguire la conferenza in presenza presso il Campus universitario di Savona, in accordo con le norme sanitarie vigenti. I soci si incontreranno intorno alle ore 15:00 per lavorare ai loro esperimenti nei laboratori e successivamente, dalle 16:00, seguire in un’aula dedicata la lezione tenuta da Riccardo.
Quest’ultima sarà un approfondimento sulle cellule neuronali, in particolare Riccardo parlerà del loro funzionamento in relazione alla loro struttura e alle differenti forme che la cellula può assumere, delle differenze con una normale cellula eucariote, del loro metodo per attuare scambi di informazioni (chimico o elettrico) e della funzione delle sinapsi.
Riccardo Rosso, classe 2003, frequenta il quinto anno del liceo scientifico “O. Grassi”, opzione scienze applicate. È socio dell’Associazione dal 2017 ed ha partecipato alle ultime cinque edizioni di “Savona, i Giovani e la Scienza”. È membro del gruppo di laboratorio relativo alla cimatica, dove vengono studiate le onde sonore e meccaniche.
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Nella nuova conferenza dei Venerdì Scientifici di Savona, con Alessia Mazzoni alla scoperta della criptografia
Tornati finalmente al Campus, i Giovani per la Scienza proseguono i loro incontri settimanali, ora sia in presenza che online, stavolta con un interessante approfondimento sulla criptografia
Per i “Venerdì Scientifici di Savona”, i Giovani per la Scienza propongono per l’incontro del 3 dicembre una lezione sui dispositivi IoT e sulla criptografia tenuta dalla socia Alessia Mazzoni. Il pubblico potrà seguire la lezione tramite la piattaforma Zoom a partire dalle ore 16:00. Per i soci dell’Associazione invece è nuovamente possibile seguire l’incontro in presenza presso il Campus universitario di Savona che, in accordo con le norme sanitarie, ha nuovamente aperto le porte ai Giovani per la Scienza.I soci si incontreranno intorno alle ore 15:00 per lavorare ai loro esperimenti nei laboratori e successivamente, dalle 16:00, seguire in un’aula dedicata la lezione tenuta da Alessia.
La lezione si basa sui dispositivi IoT e sulla criptografia. Con dispositivi IoT si intendono tutti quegli oggetti smart in grado di connettersi ad una rete per elaborare dei dati ed interagire con altri oggetti. Gli IoT possono essere applicati nei più svariati settori e grazie all’uso di sensori sono in grado di elaborare informazioni in tempo reale ed avviare processi automatici, tuttavia sono estremamente vulnerabili. Per mantenere la sicurezza è molto importante considerare aspetti come gli aggiornamenti frequenti dei software e l’utilizzo della criptografia. La criptografia si occupa di convertire dei dati per renderli incomprensibili ad un utente esterno non autorizzato col fine di garantire la riservatezza di un messaggio. È quindi fondamentale per la sicurezza informatica e si basa sull’utilizzo di una chiave crittografica e di un algoritmo. Si può parlare di criptografia simmetrica, in cui si utilizza una sola chiave per rendere nuovamente leggibile un messaggio (come il Cifrario di Cesare o la tavola di Vigenère), di criptografia asimmetrica, in cui si utilizzano chiavi diverse per cifrare o decifrare un messaggio (come Diffe-Hellman), o di criptografia quantistica.
Alessia Mazzoni è di leva 2002, frequenta il corso di laurea in Scienze biologiche all’Università del Piemonte Orientale. Si è diplomata all’istituto “Ferraris-Pancaldo” di Savona all’indirizzo informatico. È socia dell’Associazione dal 2016 e fa parte del gruppo di Chimica e Biologia.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
Nuovo approfondimento dei Venerdì Scientifici di Savona, questa volta sulle centrali eoliche
Il gruppo di laboratorio dedicato alla Produzione di Energia dei Giovani per la Scienza farà un’interessante conferenza, per la prima volta in modalità sia online che in presenza
I Giovani per la Scienza per il progetto “Venerdì Scientifici di Savona” propongono una lezione sulle turbine eoliche svolta dai giovani soci dell’Associazione del gruppo di produzione di energia: Erik Patrone, Alessandro Mito e Alessio Naldoni. L’incontro avverrà, per la prima volta, in modalità congiunta online sulla piattaforma Zoom ed in presenza presso il Campus, il 26 novembre dalle ore 16.
Erik Patrone, classe 2001, attualmente frequenta il secondo anno in ingegneria meccanica presso l’Università degli studi di Genova. Ha frequentato il Liceo Scientifico Orazio Grassi di Savona, indirizzo scienze applicate, è venuto a conoscenza dell’Associazione tramite il decennale dell’Associazione nel 2015 ed è socio da allora. All’interno dei GpS ha contribuito alla creazione di diversi progetti quali gli urti, il momento angolare, il pendolo, i fluidi non newtoniani, il venturimetro, la campana a vuoto, la macchina di Galton e la centrale eolica; in molte occasioni li ha presentati agli eventi a cui ha partecipato l’associazione come le Notti Bianche Savonesi, “Savona, i Giovani e la scienza”, Scienza in Piazza a Noli e altre occasioni simili. Ha partecipato a progetti come Fabbriche Aperte per diverse edizioni, ha diretto il gruppo di Meccanica e attualmente dirige il gruppo di Produzione di Energia.
Alessandro Mito, classe 2004, frequenta il quarto anno all’Istituto tecnico Ferraris-Pancaldo, corso meccatronica. Dal 2018 ha iniziato a frequentare l’Associazione. Alessandro ha partecipato alle ultime tre edizioni di “Savona, i Giovani e la Scienza”. Ora è parte del gruppo di Produzione di Energia con il quale collabora per la creazione di un modellino di turbina eolica.
Alessio Naldoni, classe 2007, frequenta la seconda superiore al liceo scientifico Orazio Grassi. È socio dell’Associazione da 2 anni, ha partecipato all’ultimo “Savona, i Giovani e la Scienza” e attualmente fa parte del gruppo di Produzione di Energia.
I ragazzi del gruppo di produzione di energia andranno a definire da cosa è composta una centrale eolica, il suo scopo, i principali tipi di turbine e la loro suddivisione spigando quale modello è meglio utilizzare a seconda del campo di applicazione. Daranno anche qualche prospettiva sulle dimensioni, le potenze, l’energia elettrica prodotta tramite l’eolico in Italia e altri paesi.
Parleranno inoltre del loro esperimento, un modello di centrale eolica con turbina ad asse verticale Savonius, riportando al pubblico il percorso che li sta portando dai primi progetti e prototipi al modello finito e funzionante.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
La Risonanza Magnetica nello studio della struttura cerebrale
Come l’innovazione tecnologica ha permesso all’uomo di studiare il corpo umano sino alle attività cerebrali e le sue applicazioni cliniche e di ricerca
I Giovani per la Scienza, nel nuovo incontro del progetto dei Venerdì Scientifici di Savona, presentano una conferenza sull’utilizzo della risonanza magnetica a cura della Dott.ssa Benedetta Toselli, socia dell’Associazione. L’incontro, aperto al pubblico, sarà venerdì 19 novembre dalle ore 16:00 sulla piattaforma online Zoom.
Il titolo della conferenza sarà “La Risonanza Magnetica nello studio della struttura cerebrale“. L’esame a risonanza magnetica è una tecnica di produzione di immagini usata in campo medico per scopi diagnostici, basata sul principio fisico della risonanza magnetica nucleare. E’ largamente usata in ambiente medico per la diagnostica e il follow-up, in particolare per l’analisi dei tessuti molli come il cervello o l’addome. Basato sull’uso di forti campi magnetici e segnali a radiofrequenza, l’imaging a risonanza magnetica ha il vantaggio di non utilizzare radiazioni ionizzanti, il che lo rende più sicuro e con meno effetti collaterali rispetto ad altre tecniche come la TAC o la radiografia. Diverse tecniche di imaging a risonanza magnetica permettono lo studio di diverse caratteristiche e processi del corpo umano: una delle più importanti è l’imaging a diffusione, che permette di tracciare il processo di diffusione delle molecole d’acqua nei tessuti umani, ed è stata applicata estensivamente nella mappatura dei fasci di sostanza bianca nel cervello umano.
Durante l’incontro verranno presentati i principi fisici su cui si basa la produzione di immagini attraverso la risonanza magnetica, e come l’imaging a diffusione permetta di ricostruire il movimento delle molecole d’acqua nei tessuti cerebrali. Verranno presentati poi esempi di come queste tecniche siano utilizzate nella pratica clinica e nella ricerca.
Benedetta Toselli si è laureata con lode in Informatica all’Università degli Studi di Genova nel 2015, e ha conseguito un dottorato in Bioingegneria al Dipartimento di Bioingegneria della stessa Università, proseguendo poi il progetto di ricerca come assegnista per due anni.
La sua ricerca si è focalizzata sullo studio di tecniche avanzate per l’imaging a diffusione del cervello umano, in particolare su soggetti pediatrici, e sull’applicazione di tali tecniche nella pratica clinica, in collaborazione con l’Istituto Gaslini di Genova. Ha applicato la ricostruzione dei fasci di sostanza bianca nel cervello umano al tracciamento e all’analisi della connettività delle regioni cerebrali, studiando come tale connettività sia correlata o meno al modo in cui tali regioni sono connesse funzionalmente durante diverse fasi cerebrali, come il riposo o specifiche attività.
Al momento è Analista Sviluppatore nell’azienda Camelot Biomedical Systems di Genova.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
Torna l’anteprima savonese del Festival della Scienza con i Giovani per la Scienza
“Savona, i Giovani e la Scienza 2021: La Scienza come mappa della realtà” sarà inaugurato lunedì 18 ottobre, dalle ore 16:00, presso la Sala della Sibilla del Priamar
Giunto alla sua sesta edizione, “Savona, i Giovani e la Scienza” è l’esposizione di esperimenti dell’associazione “Giovani per la Scienza”, che anticipa il Festival della Scienza di Genova nella città della Torretta.
Come sempre l’ambientazione della mostra sarà l’affascinante e spazioso Palazzo del Commissario, presso la struttura del Priamar di Savona. Dal 18, giorno dell’inaugurazione, al 25 compreso, i giovani scienziati savonesi esporranno e spiegheranno al pubblico i loro esperimenti, alcuni di questi ancora “work in progress”, coinvolgendo così gli spettatori anche nel processo della loro costruzione. Anche quest’anno sono parecchi i nuovi lavori che i soci sono riusciti a portare a compimento, nonostante tutte le difficoltà che la pandemia di covid-19 ha generato. I ragazzi e le ragazze dell’Associazione non si sono persi d’animo e attraverso incontri di studio online e di lavoro sugli esperimenti, presso le Vetrine della Scienza poste nella Galleria degli Ascensori del Priamar, osservando tutte le necessarie misure di sicurezza e distanziamento sociale, hanno completato la maggior parte dei nuovi esperimenti che verranno esposti e spiegati alla mostra, anche tramite pannelli esplicativi, a completamento della loro attività.
Gli orari di apertura al pubblico sono dalle 14:30 alle 18:00 nei giorni feriali, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00 nei giorni festivie pre-festivi. Per accedere e visitare l’esposizione è neceecessario disporre del green pass ed indossare la mascherina, come da normative vigenti.
Da Parigi, venerdì 8 ottobre, dalle ore 16:00, conferenza online del Dott. Ulisse Ferrari sulla terapia optogenica, a cura dell’associazione Giovani per la Scienza
L’appuntamento fa parte degli incontri organizzati ed aperti al pubblico nell’ottica del progetto “Venerdì Scientifici di Savona”
A distanza di quasi un anno dalla conferenza sulla retina, l’associazione “Giovani per la Scienza” ospita nuovamente il Dottor Ulisse Ferrari, per i “Venerdì scientifici di Savona”, per una nuova conferenza sulla terapia optogenica per il trattamento di alcune patologie della retina. L’incontro si terrà venerdì 8 ottobre nella solita forma: inizierà alle ore 16:00 e avrà luogo sulla piattaforma Zoom.
La conferenza si concentrerà sulla terapia optogenetica, un approccio clinico sperimentale per patologie legate alla retina ed al mal funzionamento del circuito visivo. L’approccio optogenetico utilizza vettori artificiali per trasformare geneticamente le cellule restanti della retina in fotorecettori primordiali, riattivare il circuito visivo, e quindi permettere un recupero parziale della vista. Perché questa tecnica funzioni è però necessario che il paziente indossi degli occhiali fotomoltiplicatori che rielaborano le immagini prese da una telecamera e le trasformano in un segnale “tradotto” nel linguaggio della retina.
Durante la lezione verranno presentati i dettagli di questa tecnica innovativa, con un accento sulle sfide che è stato necessario affrontare per superare con successo il primo test su un paziente.
Ulisse Ferrari, dopo una laurea con lode in Fisica alla Statale di Milanoe un dottorato in Meccanica Statistica alla Sapienza di Roma sotto la direzione di Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica 2021, si è trasferito in Francia per iniziare alcune ricerche in Neuroscienze Computazionali, con un interesse particolare verso la visione e la retina.
Ricercatore dal 2019 presso il CNRS, l’ente ministeriale della ricerca scientifica francese, attualmente gestisce un gruppo di ricerca presso l’Institut de la Vision, a Parigi. Le sue ricerche si collocano nell’interfaccia tra le neuroscienze, l’intelligenza artificiale e le applicazioni della meccanica statistica all’analisi dati, e ambiscono ad acquisire una comprensione quantitativa di come la retina, il nostro organo sensoriale visivo, codifichi e trasmetta al centro del cervello l’informazione contenuta nella luce che entra nei nostri occhi.
Vi aspettiamo numerosi e curiosi dell’interdisciplinarità che lo studio della retina può offrire, affascinante anche per i non addetti ai lavori, nel passare dalle neuroscienze alla robotica, all’analisi dati che la fisica ha come strumentodi indagine.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
Alla scoperta dell’affascinante mondo della robotica con il gruppo dedicato dei “Giovani per la Scienza”
Per il progetto dei “Venerdì Scientifici di Savona”, nel prossimo appuntamento i Giovani per la Scienza propongono una lezione su un braccio robotico. A parlarne sarà il gruppo di robotica dell’Associazione composto da Jennifer Turco, che ha progettato, costruito e programmato il braccio robotico,Giuseppe Orsi e Giacomo Magnone. L’incontro avverrà venerdì 1 Ottobre sulla piattaforma Zoom dalle ore 16:00.
L’obiettivo della lezione è ripercorrere il sogno della macchina, dall’invenzione della parola robot alla sua realizzazione, si parlerà delle diverse caratteristiche che i robot possono assumere e dei loro scopi per finire con un focus sulla progettazione del prototipo esistente.
Jennifer Turco studia Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino.Ha frequentato l’ITIS Ferraris Pancaldo diSavona, indirizzo Elettronico, durante l’anno della prima superiore è entrata a far parte dell’Associazione “Giovani per la Scienza”. Negli anni delle superiori, nonostante la pandemia, ha avuto modo di approfondire le sue conoscenze nel campo dell’elettronica con vari progetti tra cui il percorso formativo all’Accademia Progettazione Elettrica della Schneider, dove ha realizzato e configurato insieme ad altri ragazzi un quadro elettrico industriale imparando a controllarlo completamente a distanza, tramite internet; il “progetto Cicerone” dell’IISS Ferraris-Pancaldo, dove ha partecipato alla programmazione di un robot per guidare le persone all’interno di ambienti espositivi quali mostre e musei, nonché di accompagnare le persone con difficoltà visive o motorie; il corso e-mobility, che vuole fornire agli studenti aderenti un primo approccio mirato alle tematiche legate al mondo della mobilità elettrica. Nell’ambito dei “Giovani per la Scienza”, alcuni progetti a cui ha lavorato sono il clinometro, il regolo e il Semaforo esposti e spiegati a “Savona, i Giovani e la Scienza”; inoltre, il momento angolare, la Bobina di Tesla, l’Uovo di Tesla spiegati al pubblico alle Notti Bianche Savonesi e il Braccio Robotico a Scienza in Piazza a Noli quest’anno.
Giuseppe Orsi frequenta il quarto anno al Liceo O. Grassi di Savona indirizzo scienze applicate. È socio dell’Associazione “Giovani per la Scienza” dal 2019 prima nel gruppo di informatica e successivamente in quello di robotica. Ha partecipato per due anni, 2018-19, al campus MFS estivo a cura della scuola di formazione scientifica L. Lagrange di Torino. Oltre alla sua passione per la Scienza, Giuseppe coltiva anche altri interessi: fa parte del direttivo del giornalino d’istituto “Farò del mio peggio”, del progetto teatrale del Liceo Grassi e coltiva il suo amore per la montagna praticando attività escursionistiche dal 2012 con delle associazioni attive nel settore.
Giacomo Magnone frequenta la classe quarta di informatica e telecomunicazioni all’IISS Ferraris-Pancaldo. È socio dell’associazione “Giovani per la Scienza” dal 2018, ha studiato l’esperimento di Millikan e del Tubo di Thomson assieme al gruppo di fisica atomica e lo ha presentato a vari eventi aperti al pubblico come il Festival della Scienza e le Notti Bianche Savonesi. Da qualche tempo ha deciso di seguire la sua passione per l’informatica entrando a far parte del gruppo di informatica e robotica.
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Da Madrid, super conferenza sullo Spazio dell’ingegnere Federico Letterio, ricercatore internazionale e tra i massimi esperti di orbite dei satelliti
Nel prossimo appuntamento con i Venerdì Scientifici di Savona spiegherà al pubblico online l’importanza che questi hanno nelle nostre vite e le loro ampie applicazioni
Venerdì 24 settembre i Giovani per la Scienza propongono per il loro progetto “Venerdì Scientifici di Savona” una conferenza che porterà il pubblico ancora una volta nello Spazio grazie all’ingegnere Federico Letterio. L’incontro avrà luogo, come di consueto, sulla piattaforma Zoom a partire dalle ore 16:00.
Federico Letterio è attualmente Senior Project Manager nel centro di competenza di Systems Engineering e Mission Analysis for Earth Observation presso DEIMOS (https://elecnor-deimos.com/) a Madrid. Si è laureato presso il Politecnico di Torino in Ingegneria Aerospaziale, seguito da un Master in Ingegneria di Sistemi Spaziali presso la Sapienza di Roma. Dopo uno stage presso ESA, ha iniziato la sua carriera in DEIMOS dove tuttora lavora. Ha una larga esperienza nello sviluppo di SW per applicazioni spaziali, che vanno dal FDS (Sistema di Dinamica di Volo) a tools di Analisi di Missione.Ha diretto e tutt’ora dirige diversi progetti per la ESA, la Commissione Europea e clienti privati nell’ambito dell’Osservazione della Terra, di Sistemi di Navigazione, Rientrata Atmosferica, fra gli altri. Il suo attuale lavoro consiste nel gestire progetti spaziali in un ampio ventaglio, dall’osservazione della Terra alla navigazione, passando per le missioni di esplorazioni interplanetarie (Marte, Luna) e quelle di rientrata atmosferica. Il suo campo di esperienza è quello del calcolo di orbite, con particolare enfasi nelle analisi delle missioni per l’osservazione della Terra.
Federico Letterio nel novembre 2013 è stato inoltre il relatore di una conferenza pubblica, organizzata dai Giovani per la Scienza presso l’Unione Industriali di Savona, in cui aveva spiegato al numeroso pubblico sul come e perché è importante osservare il nostro pianeta dallo Spazio.
Terrà un seminario su come i benefici dello studio del nostro pianeta dallo Spazio abbiano un impatto enorme e significativo sulla nostra società e sul nostro modo di vivere e come il loro uso ormai ci sia diventato indispensabile, dalla navigazione marittima e aerea, al navigatore per muoverci negli spostamenti sulle strade, dalle telecomunicazioni alla valutazione delle risorse, dallo studio dei terreni, della vegetazione e delle coltivazioni alle previsioni meteorologiche. La nostra economia, la nostra qualità della vita, la nostra sicurezza e la capacità di gestire risorse ambientali e naturali hanno avuto un notevole incremento grazie all’uso di strumenti costruiti per “vedere” dallo Spazio.
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Gli alimentatori e la complessità del fornire energia
Secondo appuntamento con Gabriele Gustavino Verrando ai Venerdì Scientifici di Savona
Alla ripresa delle scuole, le videoconferenze dei “Venerdì Scientifici di Savona”, a cura dei Giovani per la Scienza, tornano al solito orario pomeridiano. Il format è sempre online sulla piattaforma Zoom. Il socio laureando Gabriele Gustavino Verrando parlerà di alimentatori, dopo la prima parte nella mattinata di venerdì scorso, terminerà il suo approfondimento venerdì 17 dalle ore 16:00.
La sua lezione tratterà degli alimentatori: circuiti il cui compito è provvedere la giusta tensione e corrente ad altri dispositivi per funzionare. Si parlerà di come sono nati, cosa sono, che impiego hanno e come funzionano.
Gabriele Gustavino Verrando è un ragazzo di 20 anni che attualmente studia ingegneria elettronica al Politecnico di Torino. Ha frequentato l’ITIS di Savona, indirizzo elettronico, e durante l’anno della prima superiore è entrato a far parte dell’associazione Giovani per la Scienza.
La sua passione per l’elettronicaè sempre stata molto forte anche grazie al padre che, sin da quando era bambino, ogni tanto gli comprava dei componenti elettronici o dei giochi a tema elettronico. Negli anni dell’istituto tecnico ha avuto modo di approfondire le sue conoscenze in questo campo, mettendo in pratica ciò che aveva imparato attraverso l’associazione Giovani per la Scienza, nei laboratori della scuola e nei periodi di alternanza scuola lavoro in terza e quarta. Durante l’alternanza ha lavorato presso un’officina specializzata in elaborazione di auto, realizzando strumenti di calibrazione, e presso un’azienda di riparazione di inverter per motori industriali ad alta potenza e alta precisione.
Alcuni dei progetti a cui ha lavorato nell’associazione Giovani per la Scienza sono l’uovo di Tesla, la trasmissione di energia wireless e un prototipo di motore brushless, che sono stati esposti a vari eventi, quali il Festival della Scienza e le Notti Bianche.
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Grande successo di pubblico per i Giovani per la Scienza e i loro esperimenti
“Noli, Scienza in piazza” fa il pieno di visitatori nella serata di ieri
Nella serata di ieri, sabato 31 luglio si è tenuto l’evento “Noli, scienza in piazza” presso piazza Chiappella di Noli dove, dalle 18:00 a circa mezzanotte, i ragazzi e le ragazze dell’associazione “Giovani per la Scienza” hanno esposto una ventina di loro esperimenti delle varie branche della scienza. Dall’energia elettrica wireless alla levitazione magnetica, dal piano inclinato alla camera a nebbia, dal modellino di una centrale idroelettrica a un braccio robot.
La serata ha registrato una grandissima affluenza di pubblico che, tra passanti e appassionati, ha visitato le postazioni e si è fermato a sentire le spiegazioni, intrattenuti anche grazie a molti esperimenti interattivi attraverso cui è stato possibile catturare l’attenzione di grandi e piccini. I soci oltre a spiegare l’esperimento e il suo funzionamento raccontavano anche l’esperienza fatta nel costruirlo, dai problemi risolti alle soluzioni alternative studiate per raggiungere il risultato. Sono stati esposti anche parecchi cartelloni dedicati agli esperimenti per facilitare le spiegazioni e le comprensioni per i visitatori. Inoltre sono state proiettate molte foto dei Giovani per la Scienza.
L’inaugurazione si è svolta intorno alle 20:45 con la presenza della vicesindaco e assessore Debora Manzino, che ha dato il benvenuto ai ragazzi e ai visitatori e ha auspicato una replica dell’evento che è nell’ambito di una volontà della sensibilizzazione delle persone verso la scienza, che può aiutare l’uomo a risolvere i propri problemi, dalla sostenibilità ecologica alle sfide per la salute.
L’intera serata si è svolta seguendo le attuali disposizioni e normative anti-covid attraverso l’uso di mascherine e mantenendo gruppi distanziati. I Giovani per la Scienza ringraziano la pubblica amministrazione di Noli per l’opportunità di poter tornare a esporre i propri lavori al pubblico dopo le limitazioni imposte dalla pandemia di covid-19 e il pubblico, che è accorso numerosissimo, concentrato ed entusiasta.
A Noli, sabato 31 Luglio la “Scienza in piazza” con i “Giovani per la Scienza”
Dopo il blocco delle attività in presenza a causa del covid-19, i giovani aspiranti scienziati tornano ad esporre i loro lavori al pubblico
Nuovo evento pubblico per i soci dell’associazione “Giovani per la Scienza”! I giovani scienziati in erba savonesi sono infatti stati invitati dal Comune di Noli a presentare ed esporre i propri esperimenti ad appassionati e semplici visitatori presso la bella location di Piazza Chiappella. Sfruttando l’ampiezza della piazza verranno mostrati circa una ventina di esperimenti, principalmente interattivi, attraverso cui il pubblico potrà scoprire ed approfondire un sacco di diverse branche della scienza: dall’informatica all’elettromagnetismo, dalla meccanica alla chimica sino all’ottica.
L’evento avrà inizio dalle ore 18:30 e vedrà anche un intervento delle autorità per l’inaugurazione pubblica intorno alle 20:30. L’ingresso è libero e saranno osservate le disposizioni normative anti-covid vigenti. Vi aspettiamo numerosi!!
Maturità 2021 superata con successo da parte dei Giovani per la Scienza
Anche questa volta i soci e le socie dei Giovani per la Scienza che hanno affrontato la prova della maturità si sono distinti con ottimi risultati, a coronamento di un percorso di studio e impegno che li ha visti crescere con soddisfazione. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia di Covid-19, che ha sconvolto anche il settore scolastico, tra didattica a distanza e tutta una serie di complessità che però sono state superate con slancio dai nostri giovani.
Complimenti da parte dell’Associazione e da parte di tutti i soci a:
Diego Dall’Ara, Liceo Scientifico “ISSEL”, 100 e Lode/100;
Alessio D’Ovidio, Liceo Sociale Statale “G. Della Rovere”, 100/100;
Stefan Dumitrascu, IISS “Ferraris-Pancaldo”, 73/100;
Nuovi incontri con i Venerdì Scientifici di Savona sulla fisica delle alte energie
Simone Vallarino condurrà il pubblico alla scoperta dell’effetto Cherenkov e del suo utilizzo nei rivelatori per l’identificazione delle particelle.
Dopo la lezione sui buchi neri, i “Giovani per la Scienza” propongono un altro argomento della fisica moderna per i “Venerdì scientifici di Savona”. Il socio Dott. Simone Vallarino ci porterà dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo spiegando l’effetto Cherenkov e il suo utilizzo negli esperimenti agli acceleratori di particelle. Avverrà in due conferenze, aperte al pubblico, sulla piattaforma digitale Zoom, la prima venerdì 2 luglio alle 10 di mattina, mentre la seconda sarà venerdì 9 luglio, allo stesso orario.
Già durante i primi anni della scuola superiore, Simone è affascinato dalla fisica e dall’idea di riuscire a spiegare il funzionamento di ciò che ci circonda. Questo lo porta ad entrare appena quattordicenne nell’associazione Giovani per la Scienza, che ancor prima della maturità gli offre l’occasione di importanti stage presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) a Genova e il Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire (CERN) di Ginevra; l’impegno all’interno dell’Associazione l’ha portato oggi ad essere un membro del consiglio direttivo dei Giovani per la Scienza. Dopo aver conseguito il diploma come Perito industriale in elettronica e telecomunicazioni all’Istituto di Istruzione superiore Ferraris-Pancaldo, Simone prosegue gli studi presso la Facoltà di Fisica dell’Università degli studi di Genova. Consegue la laurea magistrale con una tesi su un innovativo sistema di acquisizione dati in modalità streaming per esperimenti agli acceleratori di particelle, sviluppato in collaborazione tra l’INFN di Genova e il Thomas Jefferson National Accelerator Facility (JLab) di Newport News, Virginia, USA, e che ha testato in prima persona presso l’acceleratore del JLab a Febbraio 2020. Oggi Simone è uno studente di dottorato presso l’Università degli studi di Ferrara e si occupa di rivelatori basati sull’effetto Cherenkov per l’identificazione delle particelle e di studio della struttura interna del nucleone, in collaborazione con la sezione locale dell’INFN, il JLab ed Electron Ion Collider (EIC), il nuovo acceleratore di particelle che verrà costruito al Brookhaven National Lab (BNL) negli Stati Uniti.
Le due lezioni si concentreranno proprio sulla spiegazione dell’effetto Cherenkov, per il quale particelle cariche che superano la velocità della luce all’interno di un mezzo emettono un cono di fotoni, e su come sia utilizzato nella costruzione di rivelatori di particelle. In particolare, si vedranno i principi teorici che permettono l’identificazione di diverse particelle e le soluzioni tecniche che permettono di ottenere dei rivelatori funzionanti.
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Alla scoperta dei buchi neri con i Giovani per la Scienza
Davide Astesiano approfondirà con il pubblico dei Venerdì Scientifici di Savona uno dei più grandi misteri del cosmo
I “Giovani per la Scienza” propongono, per i “Venerdì scientifici di Savona”, una conferenza sui buchi neri, con relatore il socio dell’Associazione Davide Astesiano. L’incontro è aperto al pubblico e si terrà sulla piattaforma digitale Zoom a partire dalle ore 10:00 di venerdì 25 Giugno.
La conferenza tratterà deibuchi neri, oggetti cosmici con una gravità così forte che nemmeno la luce può sfuggirvi. I buchi neri erano già stati partoriti dall’immaginazione di Pierre-Simon Laplace nel diciottesimo secolo, ma fu solo grazie ai lavori di Karl Schwarzschild nel 1918 e di David Finkelstein nel 1958, basati sulla teoria della relatività generale di Einstein, che i buchi neri poterono essere considerati una conferma della fisica teorica.
Davide dopo essersi diplomato come perito elettrotecnico al Ferraris-Pancaldo di Savona consegue la laurea triennale in Fisica all’Università degli studi di Genova e la laurea magistrale in Astrofisica all’Università Bicocca di Milano.
Tre anni fa vince il concorso per entrare come dottorando in fisica teorica all’Università degli Studi dell’Insubria nella sede di Como e da quel momento i suoi principali argomenti di ricerca sono la teoria delle stringhe e la dinamica galattica. Attualmente sta per ottenere il suo dottorato di ricerca, dopo il quale vorrebbe proseguire a lavorare nel mondo accademico.
Davide è diventatosocio dell’Associazione più di dieci anni fa, si iscrisse incuriosito dallo spirito con cui i Giovani per la Scienza affrontano il mondo della scienza, ripercorrendone la storia tramite esperimenti e leggendo direttamente gli scritti degli scienziati che la hanno costruita.
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Venerdì Scientifici di Savona: alla scoperta della camera a nebbia
Due giovani socie dell’associazione “Giovani per la Scienza” spiegheranno al pubblico il funzionamento di un importante esperimento per vedere la scia delle particelle ad altissima energia provenienti dal cosmo
I Giovani per la Scienza proseguono con il progetto “Venerdì Scientifici di Savona” dando spazio a due giovanissime, in accordo con lo spirito dell’Associazione. Linda Giana e Virginia Gianatti racconteranno la storia dellacamera a nebbia e il percorso che i soci dell’Associazione stanno seguendo per costruirne una, il tutto in due conferenze. La prima sarà venerdì 11 giugno a partire dalle 10:00 sulla piattaforma Zoom, mentre la seconda si terrà la mattina del 18 giugno.
Linda Giana e Virginia Gianatti frequentano il quarto anno al Liceo scientifico Orazio Grassi di Savona. Linda nel 2017 ha iniziato a frequentare l’Associazione, mentre Virginia nel 2018. Hanno partecipato insieme a diversi eventi e incontri, quali “Savona i Giovani e la Scienza”, “le Notti Bianche di Savona”, Fabbriche Aperte. Hanno contribuito alla costruzione e allo studio dell’effetto fotoelettrico e fanno ora parte del gruppo di fisica atomica con il qualestanno costruendo una camera a nebbia, un rivelatore che permette di rilevare le particelle cosmiche all’interno della nebbia di alcool sovrasaturo formata in una scatola in plexiglass.
Nella prima lezione, Virginia tratterà il funzionamento della prima camera a nebbia ad espansione, ideata da Charles Wilson nel 1911, mentre stava analizzando altri fenomeni come la conduttività dell’aria e la formazione delle nubi. Wilson aveva però così escogitato, anche se non era il suo iniziale obiettivo, un sistema geniale per visualizzare le particelle cosmiche: questo gli valse il premio Nobel per la Fisica nel 1927.
Grazie alla camera a nebbia Carl Anderson nel 1932 scoprì il positrone e quattro anni dopo, con la scoperta del muone, vinse il premio Nobel per la Fisica.
Linda durante la seconda lezione illustrerà l’esperimento condotto dal gruppo di Giovani per la Scienza, analizzando il funzionamento della camera a nebbia a diffusione, oggi utilizzata soprattutto in ambito didattico, perché con una progettazione piuttosto semplice, permette a tutti di sperimentare la fisica delle particelle.
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Nuovo appuntamento con l’associazione “Giovani per la Scienza” con una conferenza sulle batterie al litio e la fisica quantistica
Venerdì 4 Giugno approfondimento su un tema attualissimo a cura della Dott.ssa Valentina Cervetto
I Giovani per la Scienza propongono, per il progetto “Venerdì Scientifici di Savona”, una nuova conferenza su un argomento più che mai attuale: le batterie. Dopo le ultime conferenze sulla luce e sull’effetto fotoelettrico, il filo conduttore è la fisica quantistica, alla base delle simulazioni per la ricerca di nuovi materiali per aumentare l’efficienza delle batterie moderne. La relatrice è la Dott.ssa Valentina Cervetto, socia dell’Associazione.
Valentina in questa conferenza spiegherà il funzionamento delle batterie al litio. Verrà fatta una breve storia sul loro sviluppo e verranno spiegate le differenze con altri tipi di batterie. Verranno anche illustrati aspetti sulla sicurezza del loro utilizzo.
La conferenza si terrà venerdì 4 Giugno a partire dalle ore 16:00, come sempre aperta al pubblico, sulla piattaforma digitale Zoom.Valentina nasce a Savona il 23 febbraio 1979.
A Savona frequenta il liceo scientifico con indirizzo sperimentale biologia-chimica. Nel 2003 si laurea a Pavia in chimica. Durante il lavoro di tesi di laurea fa ricerca su film sottili di materiali semiconduttori utilizzati per produrre sensori per monossido di carbonio. Nel 2003 si trasferisce a Zurigo, dove consegue il dottorato in chimica-fisica. Durante il dottorato studia la dinamica di piccoli peptidi utilizzando la spettroscopia LASER. Nel 2007 inizia a lavorare nel campo delle celle fotovoltaiche alla Oerlikon/TEL Solar. Qui è dapprima responsabile per quella parte di processi di produzione dei moduli a film sottile, che prevedono l’utilizzo del LASER, poi responsabile dell’affidabilità dei moduli fotovoltaici, studia e sviluppa quindi metodi per capire e limitare i processi di degradazione dei materiali che compongono i moduli e dei moduli stessi. Dal 2016 a fine 2017 lavora come ricercatrice al Paul Scherrer Institut (PSI) nei pressi di Baden (vicino a Zurigo) dove ha modo di entrare nella ricerca delle microbatterie a stato solido a ioni litio. La sua ricerca prevede lo studio e lo sviluppo dei componenti basilari delle microbatterie focalizzandosi sulla comprensione dei processi chimico-fisici fondamentali per il loro funzionamento. Nel 2018 si trasferisce a San Gallo dove inizia a lavorare per la Swissoptic, dove segue i processi di lavorazione di vetri per la produzione di sistemi ottici. Parallelamente al lavoro, sta frequentando un corso di studi universitario per diventare insegnante di chimica nelle scuole superiori in Svizzera. Valentina è mamma di tre bambini di 12, 9 e 5 anni.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
Alla scoperta dell’effetto fotoelettrico e di come Einstein vinse il suo Premio Nobel
Nuovo approfondimento dei Venerdì Scientifici di Savona
con i Giovani per la Scienza
I Giovani per la Scienza proseguono con il progetto dei “Venerdì Scientifici di Savona” proponendo due conferenze sull’effetto fotoelettrico, online e aperte al pubblico sulla piattaforma Zoom, a cura del laureando in fisica Lorenzo Barbano. Il primo incontro sarà venerdì 21 maggio, dalle ore 16:00, mentre il secondo il venerdì successivo, il 28 maggio.
Lorenzo Barbano frequenta il secondo anno al Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino. Nel 2019 si è diplomato presso l’IISS Ferraris Pancaldo di Savona, come Perito Elettronico. Durante il suo percorso di studio ha partecipato ad uno stage in un laboratorio a Savona per la riparazione di dispositivi elettronici, il Laboratorio Valle.
È un socio dell’associazione Giovani per la Scienza dal 2015 ed è stato responsabile del gruppo di ottica, del quale è ora tutor universitario. Ha contribuito alla costruzione di diversi esperimenti per lo studio della luce e delle onde. Tra questi l’ondoscopio, con il quale studiare le proprietà delle onde generate sull’acqua con una macchina da cucire; uno spettrometro per studiare la luce emessa da diverse fonti luminose; più recentemente sono stati realizzati esperimenti per creare il cerchiobaleno e studiare l’effetto fotoelettrico.Quest’ultimo sarà il tema delle due conferenze, in cui Lorenzo presenterà la storia di come questo fenomeno ha rivoluzionato la fisica e la nostra visione dell’universo.
Nella prima parte sarà trattata l’evoluzione delle teorie sulla luce dai tempi di Newton fino all’elettromagnetismo di Maxwell, per poi soffermarsi sui primi esperimenti su questo misterioso fenomeno. Il secondo incontro tratterà la teoria dei quanti di luce proposta da Einstein nel 1905, con la quale riuscì a trovare una spiegazione teorica dell’effetto fotoelettrico, teoria grazie alla quale ricevette il Premio Nobel per la Fisica del 1921, e come questa abbia dato vita alla meccanica quantistica, la teoria del microcosmo che ha cambiato per sempre la vita dell’uomo con le tecnologie che ci circondano quotidianamente.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
Nuovo approfondimento ai Venerdì Scientifici di Savona
Vittorio Barbano accompagna i Giovani per la Scienza e il pubblico a scoprire gli ultrasuoni, il funzionamento e le applicazioni
I “Venerdì Scientifici” di Savona, a cura dell’associazione “Giovani per la Scienza”, propongono un nuovo argomento: gli ultrasuoni, spiegati dal giovane socio e neolaureato Vittorio Barbano. Come sempre l’incontro sarà aperto al pubblico sulla piattaforma virtuale Zoom.
Questo tema verrà affrontato in due incontri, la prima conferenza si svolgerà sulla piattaforma Zoom a partire dalle 16:00 di venerdì 7 Maggio, la seconda il venerdì successivo, il 14.
La prima lezione tratterà le onde in generale, per poi concentrarsi sugli ultrasuoni e iniziando a spiegare i metodi con cui essi vengono utilizzati, o possono essere utilizzati, in campo industriale e di laboratorio.
Nel secondo incontro si parlerà dall’estrazione di nutrienti dalle cellule, al trattamento della carne, fino alla conservazione di latte e prodotti surgelati, Vittorio spiegherà al pubblico quelli che sono i processi di trattamento e conservazione degli alimenti e i metodi innovativi e, nel possibile, meno invasivi con cui poterli trattare in futuro.
Vittorio Barbano è uno studente neolaureato in Ingegneria Chimica e Alimentare presso il Politecnico di Torino, dove ora sta seguendo il corso Magistrale di Ingegneria Chimica, indirizzo Biotecnologico-Alimentare.
Fa parte dell’associazione Giovani per la Scienza dal 2013, è stato uno dei responsabili del gruppo del Moto Armonico, esperimento esposto ora presso le Vetrine della fortezza del Priamar.
Ha svolto il ruolo responsabile nel gruppo di Ottica di “Fisica e Oltre”, il gruppo di Giovani per la Scienza che si riuniva presso l’Istituto Tecnico Ferraris Pancaldo di Savona.
Prima di iniziare il percorso universitario Vittorio ha frequentato l’IISS Ferraris Pancaldo di Savona, dove si è diplomato come Perito Chimico con ottimi voti. Inoltre, durante i suoi studi superiori, ha partecipato a uno stage presso la Esso Italiana, con sede a Vado Ligure.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
Terza e ultima parte sul mondo atomico ai Venerdì Scientifici di Savona
Aurora Uras, socia dell’associazione “Giovani per la Scienza”, ci accompagna alla scoperta dell’infinitamente piccolo alla base della materia
Nuovo incontro del progetto “Venerdì Scientifici di Savona”, a cura dell’associazione “Giovani per la Scienza”. Venerdì 30 Aprile dalle ore 16:00, come sempre sulla piattaforma Zoom, Aurora Uras terrà l’ultimo approfondimento sul mondo subatomico.
Le lezioni di Aurora vogliono raccontare l’evoluzione dell’atomismo. Dopo aver parlato della nascita del concetto di atomo, della scoperta dell’elettrone, dell’evoluzione dei modelli atomici all’inizio del XX secolo, e della scoperta del nucleo, Aurora in questo incontro porterà all’attenzione del pubblico la fisica quantistica. Cercherà di far luce sugli orbitali e di spiegare gli effetti della rivoluzione quantistica sul concetto di atomo, a partire dal modello atomico di Bohr. Faremo questo sia affrontando i passaggi storici fondamentali che hanno portato a queste scoperte straordinarie, sia immaginando di metterci nei panni dei grandi protagonisti della fisica che replicando virtualmente i loro esperimenti.
Aurora Uras si è diplomata nel 2019 presso il Liceo Scientifico A. Issel a Finale Ligure. Attualmente sta frequentando il secondo anno dell’Integrated Master Degree in Physics with Advanced Research presso la Strathclyde University a Glasgow dove da settembre 2020 ricopre il ruolo di rappresentante per il suo corso di laurea.
È socia dell’associazione “Giovani per la Scienza” dal 2015 dove ha partecipato alle attività dei gruppi diFisica Atomica e Ottica, inoltre è stata per diversi anni tra i responsabili dell’organizzazione delle attività dell’Associazione quali “Savona, i giovani e la Scienza”, le “Notti Bianche della Città di Savona” e la “Città dei Bambini”. Parte fondamentale del suo lavoro con il gruppo di Fisica Atomica è stata la realizzazione di una replica dell’esperimento di Thomson, che permise al celebre scienziato inglese di scoprire l’elettrone e calcolare il rapporto tra la carica e la massa di questa particella fondamentale.
Durante gli anni del liceo, ha approfondito la sua passione per la programmazione frequentando uno stage presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Genova e partecipando ad un corso introduttivo organizzato all’interno del suo istituto.
Dal 2016 lavora come tutor privata di matematica e fisica. Un’esperienza che le ha insegnato ad approfondire i concetti per essere in grado di spiegarli agli altri e che ha suscitato in lei la passione per la divulgazione.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
Le operazioni di Columbus, tra antenne e baci cosmici
I Giovani per la Scienza decollano ancora una volta verso lo spazio, questa volta per atterrare sulla Stazione Spaziale Internazionale con l’ingegner Daria Margiotta.
Il 23 Aprile ci saràla nuova conferenza nell’ambito dei Venerdì Scientifici di Savona, a cura dell’associazione “Giovani per la Scienza”, avrà luogo online sulla piattaforma Zoom, inizierà alle ore 16:00. A parlare sarà l’ingegner Daria Margiotta, siciliana di 36 anni, sociadell’Associazione.
Daria a si trasferisce a Torino per studiare Ingegneria Aerospaziale al Politecnico, concludendo gli studi nel 2009 con una tesi di Laurea Specialistica sui detriti spaziali. Lavora ancora per un anno sullo stesso argomento presso Thales Alenia Space a Torino, poi si sposta a Monaco di Baviera. Per 2 anni fa esperienza di meccanica quantistica e superconduttori presso il dipartimento di Fisica delle Particelle dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera(Technische Universität München, TUM), lavorando a un progetto sui neutroni ultra-freddi. Nel 2013 torna alla sua originaria passione, lo spazio, assunta dall’Agenzia Spaziale Tedesca (Deutsche Luft- und Raumfahrt, DLR) comeFlight Controller per il modulo europeo Columbus della Stazione Spaziale Internazionale. Dopo 5 anni, durante i qualidiventateam leader ed anche responsabile della pianificazione e coordinazione di diverse missioni (tra le altre, quella di Samantha Cristoforetti),viene promossa alla sua posizione attuale di Columbus Flight Director.
Daria farà un’introduzione sulle operazioni di volo spaziale che sono monitorate dal centro di controllo della Stazione Spaziale di Oberpfaffenhofen, dove lavora,soffermandosisulle attività che hanno condotto all’inizio di quest’anno alla “passeggiata spaziale” per l’installazione di una nuova antennatutta europea, o quasi,all’esterno di Columbus. L’antenna, conosciuta con il nome di“Columbus Ka-band Unit” o più confidenzialmente “ColKa”, è unimportantepotenziamento delle capacità di Columbus di scambiare dati con Terra, da ora possibile anche attraversoloEuropean Data Relay Satellite System (EDRS, Airbus). Queste capacità verranno utilizzate per la prima volta durante la missione ESA denominata “Cosmic Kiss”, che ad ottobre di quest’annovedrà l’astronauta tedesco ESA, Matthias Maurer,per la prima volta a bordo della Stazione Spaziale.
Come Columbus Flight Director responsabile della missione di Maurer, Daria ci mostrerà in anteprima alcuni esperimenti scientifici che verranno condotti dall’astronauta tedescoe dai suoi colleghi, spiegandoci come si arriva dalle fasi preparatorie di un esperimentoalla pianificazione dettagliata, e infineall’esecuzione delle attività.
Daria ci guiderà poi attraverso una vera giornata a bordo della Stazione Spaziale, mostrandoci l’uso degli strumenti softwareNASAdi cui sia gli astronauti sia i Flight Controller si servono ogni giorno durante le operazioni.
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Riprendono gli incontri coi Venerdì Scientifici di Savona dopo le vacanze pasquali con una serie di approfondimenti sull’atomo
Alla scoperta del mondo atomico a partire dall’evoluzione del pensiero nella Storia e attraverso gli esperimenti che ne hanno permesso la scoperta. Relatrice Aurora Uras, socia dell’associazione “Giovani per la Scienza”
Dopo lo stop per le vacanze di Pasqua riprendono gli incontri del progetto “Venerdì Scientifici di Savona”, a cura dell’associazione “Giovani per la Scienza”. Dopo le conferenze sulla radioattività tenute dal maturando Diego Dall’Ara, l’attenzione si sposta su un argomento non troppo distante, l’atomo, e a parlarcene sarà un’altra giovane socia, Aurora Uras. L’argomento verrà sviluppato in tre diverse conferenze, come nelle altre occasioni sulla piattaforma Zoom, la prima è in programma alle 16:00 di venerdì 9 Aprile per poi continuare nelle date del 16 e 30 Aprile.
Aurora è socia dell’associazione “Giovani per la Scienza” dal 2015 dove ha partecipato alle attività dei gruppi di Fisica Atomica e Ottica, inoltre è stata per diversi anni tra i responsabili dell’organizzazione delle attività dell’Associazione quali “Savona, i giovani e la Scienza”, le “Notti Bianche della Città di Savona” e la “Città dei Bambini”. Parte fondamentale del suo lavoro con il gruppo di Fisica Atomica è stata la realizzazione di una replica dell’esperimento di Thomson, che permise al celebre scienziato inglese di scoprire l’elettrone e calcolare il rapporto tra la carica e la massa di questa particella fondamentale.
Durante gli anni del liceo, ha approfondito la sua passione per la programmazione frequentando uno stage presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Genova e partecipando ad un corso introduttivo organizzato all’interno del suo istituto.
Dal 2016 lavora come tutor privata di matematica e fisica. Un’esperienza che le ha insegnato ad approfondire i concetti per essere in grado di spiegarli agli altri e che ha suscitato in lei la passione per la divulgazione.
Le lezioni di Aurora racconteranno l’evoluzione del concetto di atomo, dagli albori alle teorie moderne. L’obiettivo è quello di approfondire il lungo viaggio dell’idea di atomo che parte dall’antica Grecia fino ad arrivare alle teorie moderne. Si parlerà di atomismo, corpuscolarismo e modelli atomici moderni, con un focus su alcuni esperimenti fondamentali per la scoperta e lo studio della struttura atomica.
Nella prima lezione si partirà da un’introduzione storica dell’atomo, un lungo percorso travagliato che testimonia come la Scienza sia una disciplina umanistica in senso lato, legata alla Filosofia in quanto anch’essa nasce dal pensiero e legata alla Sociologia in quanto frutto dell’uomo, ma anche prodotto del contesto storico-sociale. Si proseguirà con lo studio degli esperimenti di Thomson che permisero al grande scienziato inglese di scoprire l’elettrone e calcolare il rapporto tra la sua massa e la sua carica, utilizzando anche i materiali multimediali raccolti durante lo studio e svolgimento dell’esperimento di Thomson eseguito presso il Campus di Savona dai soci del gruppo di fisica atomica di Giovani per la Scienza.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
I Giovani per la Scienza con Sergio Palumberi ci portano nello Spazio alla scoperta del funzionamento dei satelliti geostazionari
Venerdì 19 Marzo, dalle ore 16:00, appuntamento in orbita, con l’ingegner Sergio Palumberi e l’associazione di giovani scienziati savonesi, per comprendere come sia possibile effettuare comunicazioni tra satelliti quasi istantaneamente grazie alla tecnologia laser.
I Venerdì Scientifici di Savona ci portano nello Spazio con i satelliti, e a mandarci in orbita è l’ingegner Sergio Palumberi, un membro fondatore dell’Associazione. La conferenza si terrà sull’ormai consolidata piattaforma Zoom alle 16:00 di venerdì 19 marzo.Non è la prima volta che Sergio viene invitato dai Giovani per la Scienza a trasmettere la propria passione per lo spazio alla comunità savonese:ha tenutoconferenze nel 2009 sui sistemi di supporto alla vita nella storia delle missioni spaziali e nel 2015, in occasione del decennale dell’Associazione,sulla scienza e il management della Stazione Spaziale Internazionale ISS.
Nato e cresciuto a Savona, dopo aver preso il diploma da Perito Elettrotecnico all’ITIS G. Ferraris si è spostato a Torino, dove nel 2005 ha conseguitola laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico, e successivamente un master di secondo livello in Ingegneria dei Sistemi per lo Sviluppo e l’Esplorazione dello Spazio (SEEDS).Nel 2007ha iniziato la sua carriera come ingegnere sistemista presso il sito torinese di Thales Alenia Space.
Trasferitosi a Monaco di Baviera nel 2010, ha iniziato a lavorare per Airbus Defence and Space nel centro di controllo del modulo Columbus della ISS, fino a diventare Direttore di Voloresponsabile delleExpeditions 44 e 45 nel 2015. Da gennaio 2016 lavora, sempre in Airbus, come Manager delle Operazionidello European Data Relay System, il primo e finora unico fornitore al mondo di un servizio di telecomunicazioni laser intersatellitare.
Dal 2008l’ingegner Palumberi è anche membro della Italian Space and Astronautics Association, un’associazione no-profit dedicata alla divulgazione scientifica in tema di astronautica e tecnologie spaziali.
La conferenza introdurrà come la geometria sferica propria del pianeta Terra, applicata alle operazioni dei satelliti in orbita bassa,abbia finoraimpostonotevoli limitazioni nella capacità di comunicare da Terra con i satelliti e viceversa. Oggi, invece, grazie alle ridotte dimensioni e potenza dei sistemi di telecomunicazione laser rispetto a quelli tradizionali in onde radio, ed al servizio fornito da Airbus,è possibile per gli operatori raggiungere i propri satelliti in orbita bassa usando come “ponte radio” i satelliti geostazionari EDRS-A ed EDRS-C, di cui l’ingegner Palumberiè responsabile. Questo permette di scaricare datiin tempo reale da una parte all’altra del globo, più velocemente di quanto lo si faccia quando si connette una chiavetta USB al proprio computer.
L’accesso rapido a grandi quantità di dati acquisiti in orbita non offre vantaggi solo alle applicazioni scientifiche, come ad esempio gli esperimenti a bordo della Stazione Spaziale, ma può anche essere utile alla sicurezza marittima, al monitoraggio del clima e in generaleall’osservazione terrestre. Per esempio, acquisire immagini dettagliate di zone colpite da catastrofi naturali come terremoti, alluvioni o incendi, e fornirle in tempo reale agli enti di pronto intervento come la protezione civile, può dar loro la capacità di analizzare ereagirerapidamente in situazioni in cui pochi minuti possono fare la differenza tra la vita e la morte.
L’incontro si concluderà con una descrizione ad alto livello del funzionamento e delle problematiche delle operazioni di questo servizio finanziato dall’Unione Europea che coinvolge,tra gli altri,Italia, Germania, Belgio, Francia e Regno Unito.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione compilando il seguente modulo di Google:
Venerdì 22 Gennaio, ore 16:00, si svolgerà su Zoom la seconda parte dell’approfondimento di Giorgio Crepaldi sulla chimica e la catalisi
A cura dell’associazione Giovani per la Scienza
L’associazione“Giovani per la Scienza”e il progetto dei Venerdì Scientifici di Savona continua con la seconda parte della lezione tenuta da Giorgio Crepaldi, socio universitario dell’Associazione. Dopoun’introduzione storica e una spiegazione sul fenomeno della catalisi, avvenuta nella conferenza di venerdì 15, Giorgio esporrà alcuni casi tipici e di rilievo in cui la catalisi viene applicata.
Il relatore
Giorgio è nato il 27/04/1996 e attualmente sta terminando gli Studi Magistrali in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili presso il Politecnico di Torino, dove sta svolgendo la tesi sperimentale sull’utilizzo di catalizzatori sostenibili a base di zeoliti drogate con ferro per applicazioni ambientali volte all’abbattimento di inquinanti organici presso i laboratori del dipartimento DISAT; in particolare è inserito nel gruppo di ricerca CREST (CatalyticReactionEngineering for Sustainable Technologies).
Ha conseguito con ottimi voti la Laurea Triennale in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Genova e precedentemente si è diplomato, sempre con ottimi risultati, presso l’Istituto Tecnico di Savona come perito chimico industriale svolgendo stage estivi presso importanti industrie del territorio comeInfineumSrl di Vado Ligure. È socio dell’Associazione dal 2010.
La conferenza
La lezione che ha preparato si intitola “La catalisi” e ha lo scopo di fornire le conoscenze basilari di questo argomento, dopo aver introdotto inizialmente una panoramica storica del suo sviluppo e procedendo poi a illustrare la modalità di funzionamento con una breve digressione sul concetto di reazione chimica, questa volta verrà approfondito lo sviluppo scientifico che da questo processo è derivato.
Saranno forniti esempi dell’importanza fondamentale che ha nell’economia e l’impatto nella società, con esempi pratici relativi al settore automotive, al controllo degli inquinanti e ai processi di produzione dei principali reagenti chimici.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione al seguente indirizzo mail, così da prenotare la propria presenza e ricevere il link Zoom per connettersi alla conferenza:
Riprendono gli incontri con i Giovani per la Scienza e i loro “Venerdì Scientifici”
Al rientro dalla pausa natalizia, Venerdì 15 Gennaio alle 16:00, ci sarà la videoconferenza su Zoom di Giorgio Crepaldi sulla chimica e la catalisi
A cura dell’associazione Giovani per la Scienza
Dopo la pausa per le festività natalizie ricominciano gli incontri dell’associazione “Giovani per la Scienza”e il progetto dei Venerdì Scientifici di Savona con una lezione tenuta da Giorgio Crepaldi, socio universitario dell’Associazione. Dopo l’energia e lo studiodella retina dell’occhio umano, Giorgio ci porterà nel vasto mondo della chimica. L’argomento trattato sarà la catalisi, fenomeno importantissimo in molte applicazioni per esempio l’abbattimento degli inquinanti, altra prova che per salvaguardare l’ambiente bisogna studiare, perché l’unica via verso il green è la scienza.
Il relatore
Giorgio è nato il 27/04/1996 e attualmente sta terminando gli Studi Magistrali in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili presso il Politecnico di Torino, dove sta svolgendo la tesi sperimentale sull’utilizzo di catalizzatori sostenibili a base di zeoliti drogate con ferro per applicazioni ambientali volte all’abbattimento di inquinanti organici presso i laboratori del dipartimento DISAT; in particolare è inserito nel gruppo di ricerca CREST (CatalyticReactionEngineering for Sustainable Technologies).
Ha conseguito con ottimi voti la Laurea Triennale in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Genova e precedentemente si è diplomato, sempre con ottimi risultati, presso l’Istituto Tecnico di Savona come perito chimico industriale svolgendo stage estivi presso importanti industrie del territorio comeInfineumSrl di Vado Ligure. È socio dell’Associazione dal 2010.
La conferenza
La lezione che ha preparato si intitola “La catalisi” e ha lo scopo di fornire le conoscenze basilari di questo argomento, introducendo inizialmente una panoramica storica del suo sviluppo e procedendo poi a illustrare la modalità di funzionamento con una breve digressione sul concetto di reazione chimica.
Saranno forniti esempi dell’importanza fondamentale che ha nell’economia e l’impatto nella società, con esempi pratici relativi al settore automotive, di controllo degli inquinanti e nei processi di produzione dei principali reagenti chimici.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione al seguente indirizzo mail, così da prenotare la propria presenza e ricevere il link Zoom per connettersi alla conferenza:
Venerdì 4 Dicembre, ore 16:00, conferenza sulla retina
Relatore: Dott. Ulisse Ferrari
A cura dell’associazione Giovani per la Scienza
L’appuntamento fa parte degli incontri aperti al pubblico nell’ottica del progetto “Venerdì Scientifici di Savona”
Dopo un focus sul mondo dell’energia elettrica, l’Associazione decide di cambiare argomento e, per i “Venerdì Scientifici di Savona”, hanno invitato il Dottore in Fisica Ulisse Ferrari a tenere una conferenza sulla retina, rigorosamente online tramite la piattaforma Zoom.
Il relatore
I Giovani per la Scienza presentano così il relatore: nato il 6 ottobre 1985, dopo una laurea con lode in Fisica alla Statale di Milano e un dottorato in Meccanica Statistica alla Sapienza di Roma sotto la direzione dell’attuale presidente dell’Accademia dei Lincei, Giorgio Parisi, Ulisse Ferrari si è trasferito in Francia per iniziare alcune ricerche in Neuroscienze Computazionali, con un interesse particolare verso la visione e la retina.
Ricercatore dal 2019 presso il CNRS, l’ente ministeriale della ricerca scientifica francese, Ferrari attualmente gestisce un gruppo di ricerca presso l’Institut de la Vision, a Parigi. Le sue ricerche si collocano nell’interfaccia tra le neuroscienze, l’intelligenza artificiale e le applicazioni della meccanica statistica all’analisi dati, e ambiscono ad acquisire una comprensione quantitativa di come la retina, il nostro organo sensoriale visivo, codifichi e trasmetta al centro del cervello l’informazione contenuta nella luce che entra nei nostri occhi.
La conferenza
La conferenza si concentrerà sulle basi del funzionamento della retina, con lo scopo di mostrare come questo organo sensoriale sia molto più “intelligente” di quanto si possa ingenuamente immaginare. Diversamente dalle fotocamere, che registrano l’intensità luminosa punto per punto del campo visivo, la retina è capace di processare la luce che entra negli occhi e di selezionare e quindi ritrasmettere alle aree cerebrali visive solo le informazioni più rilevanti della scena visiva, come forti contrasti, bordi degli oggetti e rapidi movimenti. Comprendere il funzionamento della retina è interessante sotto molteplici aspetti: oltre a un evidente interesse biologico specifico, la retina è la parte del cervello più facilmente accessibiles perimentalmente e il suo studio ha permesso di far avanzare significativamente le ricerche in neuroscienze. Lo studio della retina e della visione in generale ha poi gettato le basi degli attuali straordinari progressi in intelligenza e visione artificiale (computer vision). Inoltre, grazie alla comprensione acquisita in anni di ricerche, oggi sono in fase di sviluppo nuove terapie cliniche per curare alcune delle principali forme di cecità: l’incontro si concluderà con un accenno alla terapia optogenetica, una delle più affascinanti e promettenti di queste strategie cliniche.
Il progetto dei “Venerdì Scientifici” è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non, pertanto chi fosse interessato può contattare l’Associazione a una delle seguenti mail, così da prenotare la propria presenza e ricevere il link Zoom per connettersi alla conferenza:
Vi aspettiamo numerosi e curiosi dell’interdisciplinarità che lo studio della retina può offrire, affascinante anche per i non addetti ai lavori, nel passare dalle neuroscienze alla robotica, all’analisi dati che la fisica ha come strumento di indagine.
È partita la quinta edizione dell’anteprima del Festival della Scienza dal titolo “Savona, i Giovani e la Scienza: saper cambiare” a cura dell’Associazione “Giovani per la Scienza”, iniziativa come sempre promossa dal Comune di Savona, dalla Regione Liguria e da Aliseo, in collaborazione con l’Associazione “Festival della Scienza” di Genova.
L’inaugurazione delle attività 2020/2021 dei GpS, giunti ormai al quindicesimo anno di attività, si è così svolta mercoledì 14 ottobre presso la Sala della Sibilla del Priamar di Savona. A presentare l’evento sono stati i soci dell’Associazione Stefano Bruzzone, Linda Giana, Alberto Giribaldi, Andrea Pisu, Fabio Rossi e Jennifer Turco, con Simone Vallarino in qualità di moderatore.
Sono state tante le autorità ad intervenire, in particolare Doriana Rodino, Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Savona, Luciano Pasquale, Presidente della Fondazione Agostino De Mari, Alessandro Clavarino, Dirigente Scolastico Regionale per la Liguria–Ufficio III ed Enrico Bertossi, Presidente dell’Unione Industriali di Savona. A sorpresa, infine, la graditissima partecipazione del Prof. Federico Delfino, neo-eletto futuro Rettore dell’Università di Genova, prossimo a prendere l’incarico il prossimo novembre.
Ricordiamo che l’evento “Il lungo viaggio attraverso gli esperimenti della Scienza — Come la Scienza ha cambiato le relazioni umane” si svolgerà tutti i giorni dal 15 al 21 ottobre, dalle 14:30 alle 18:30 e nei weekend anche la mattina, dalle 10:30 alle 12:30, nel Palazzo del Commissario. La mostra sarà interattiva e i visitatori potranno assistere attivamente alla riproduzione di importanti esperimenti della storia della Scienza. La mostra, inoltre, prosegue anche come esposizione permanente nel percorso “Le Vetrine della Scienza“, un percorso espositivo e interattivo che si trova all’interno della galleria degli ascensori della fortezza del Priamar.
Infine, a partire da novembre, avranno inizio i “Venerdì scientifici“, una serie di incontri mensili tra cui conferenze scientifiche, presentazioni pubbliche di esperimenti e approfondimenti legati alla tematiche della scienza e della tecnica, in sale idonee per rispettare i distanziamenti e le norme anti-COVID19.
Anche per l’anno 2020/2021, come sempre, i Giovani per la Scienza vi aspettano!
I soci dell’Associazione
Un ringraziamento al giornale “L’Eco di Savona” per aver scritto di noi e di questo importante evento.
IL LUNGO VIAGGIO ATTRAVERSO GLI ESPERIMENTI DELLA SCIENZA
I Giovani per la Scienza ripartono con i progetti 2020/21
Dopo una prima metà del 2020 complicata, come per tutti, dall’epidemia del Covid-19, i Giovani per la Scienza, dopo essersi incontrati online in laboratori virtuali, ora tornano con una serie di iniziative
I Giovani per la Scienza ripartono! Non solo attraverso una serie di attività virtuali da remoto per i propri soci, come è stata la celebrazione della ricorrenza dei 15 anni dalla fondazione dell’Associazione, festeggiata dai soci in via videochiamata, ma con delle attività che caratterizzeranno l’annata 2020/21 per i GpS e per l’intera cittadinanza di Savona.
Il 14 Ottobre infatti verranno inaugurati ben tre eventi a cura dell’associazione dei GpS.
In primis, l’anteprima savonese del Festival della Scienza di Genova, “Savona: i Giovani e la Scienza: saper cambiare”, edizione 2020, sempre presso la fortezza del Priamàr nelle stanze del Palazzo del Commissario. Giunta alla sua quinta edizione e nata da una collaborazione tra i Giovani per la Scienza e il Festival della Scienza, con il supporto e l’appoggio di importanti enti istituzionali come Regione Liguria, il Comune di Savona, l’Unione Industriali, il Campus universitario di Savona, la Fondazione De Mari e non solo.
Quest’anno sarà aperta al pubblico, dopo l’inaugurazione di mercoledì 14 Ottobre dalle 16:00 presso la Sala della Sibilla, da giovedì 15 a mercoledì 21 compresi, in settimana dalle 14:30 alle 18:30, nel weekend anche al mattino dalle 10:30 alle 12:30. Ma mentre nel passato l’Associazione ha presentato gli esperimenti dei suoi soci costruiti nell’arco dell’anno accademico, visto che questa volta il Covid-19 ha obbligato anche i Giovani per la Scienza a sospendere le proprie attività dal vivo, tra cui quelle in laboratorio, quest’anno l’esperienza dei visitatori sarà di trovarsi di fronte a veri e propri work in progress, dove potranno farsi coinvolgere e notare il metodo scientifico applicato sul campo dai giovani soci per realizzare i propri esperimenti.
Come seconda iniziativa, un’esposizione permanente dei loro lavori presso le Vetrine degli Ascensori della fortezza:“Il Lungo Viaggio Attraverso gli Esperimenti della Scienza” rappresentata attraverso gli esperimenti costruiti dai soci nei quindici anni dalla fondazione dell’Associazione. Il percorso sarà interattivo attraverso una serie di codici QR che rimandano ai video e alle animazioni dei lavori esposti. È stato il primo luogo fisico dove i soci sono potuti tornare ad incontrarsi in piccoli gruppetti e a lavorare insieme pur mantenendo il distanziamento sociale e i DPI necessari come la mascherina.
Infine, i “Venerdì Scientifici”, una serie di incontri, conferenze e presentazioni pubbliche che caratterizzeranno i venerdì pomeriggi rivolti a tutta la comunità. Saranno una serie di presentazioni che cominceranno da novembre, dove in una serie di incontri organizzati una volta al mese nei venerdì pomeriggio i Giovani per la Scienza si rivolgeranno alla comunità della città della Torretta con conferenze scientifiche, presentazioni pubbliche di esperimenti e approfondimenti legati alla tematiche della scienza e della tecnica, in sale idonee per rispettare i distanziamenti e le norme anti-covid.
Il lungo viaggio attraverso gli esperimenti della Scienza
Come la Scienza ha cambiato le relazioni umane
Presentazione del programma 2020/21 delle attività scientifiche e inaugurazione della mostra in occasione del 15° Anniversario
La mostra si svolgerà dal 14 al 21 ottobre 2020 presso il Palazzo del Commissario, Fortezza del Priamar di Savona.
Le visite saranno possibili tutti i giorni dalle 14:30 alle 18:30 e anche la mattina dei giorni prefestivi e festivi, dalle 10:00 alle 12:30.
L’inaugurazione si terrà mercoledì 14 ottobre alle ore 16:00 presso la Sala della Sibilla. Seguirà l’inaugurazione delle Vetrine della Scienza al piano terreno della Fortezza del Priamar.
I GpS sono sempre attivi online e vi aspettano per fare scienza insieme
I Giovani per la Scienza si riuniscono online ogni venerdì per discutere di scienza e tecnologia, ma anche per mantenere vivi i rapporti di amiciziache si sono creati in quindici anni di attività. Ed è per questo che i soci più attivi, arrivati da poco o con anni di esperienza nell’Associazione, vi invitanodal nostro canale YouTube a contattarci per fare parte del nostro mondo.
Se siete interessati alle nostre attività e vi va di partecipare agli incontri settimanali, fate click sul video e scriveteciai contatti che troverete alla fine. A presto! 😉
I Giovani per la Scienza celebrano online i quindici anni della loro associazione, costituita il 19 aprile 2005, ritrovandosi tutti insieme anche dalle varie parti d’Europa in cui i fondatori lavorano.
Mai come in questo terribile periodo si vede come la scienza possa contribuire in modo consistente a risolvere il dramma che gli uomini stanno vivendo. La scienza è però complessa ed esige anni ed anni di studio. I nostri giovani soci lo sanno e si preparano.
Le idee diventano realtà se esprimono una esigenza che esiste nel mondo intorno a noi, in questo caso l’idea di costituire l’associazione dei Giovani per la Scienza (GpS), che all’inizio poteva sembrare pura fantasia, ha espresso l’esigenza che esiste nei giovani di capire , di conoscere i fenomeni fisici che quotidianamente avvengono attorno a noi, ad esempio perché e come un corpo cade.
Così quel pomeriggio di oltre quindici anni fa io e una decina di giovani siamo rientrati a scuola. Correvamo nei lunghi corridoi dell’ITIS cercando di tenere una velocità costante e facendo cadere una pallina nei cestini della carta, per verificare la traiettoria parabolica e la validità della relatività di Galileo. È così che è abbiamo iniziato.
È così che attraverso la volontà e la tenacia dei soci fondatori, allora tutti tranne uno con meno di 18 anni, l’idea originaria si è trasformata in una nuova e interessante realtà, in cui negli anni quei 10 giovani sono diventati più di cento, provenienti da tutte le scuole del territorio. Abbiamo con ciò creato un ambiente nel quale i giovani secondo le loro attitudini possono esprimere le loro potenzialità.
Nel 2005 l’Unione Industriali ci ha dato il sostegno e la sede sociale, nel giugno del 2009 l’Università di Genova e la SPES ci hanno dato la possibilità di aprire un nuovo laboratorio tutto nostro al Campus Universitario di Savona, la fondazione De Mari in tutti questi anni ci ha sostenuto nei nostri viaggi scientifici.
Dal 2016 ogni anno i GpS organizzano al Priamar di Savona l’anteprima del Festival della Scienza, mostrando al pubblico e a un migliaio di giovani gli esperimenti da loro progettati e costruiti
Così in quindici anni i GpS si sono affermati come realtà e punto di riferimento scientifico per i giovani nella nostra città di Savona.
Bianca Ferrari, Presidente e Fondatrice.
Oggi i soci grandi e piccoli raccontano la loro esperienza.
Stefano Bruzzone, vicepresidente, ingegnere, classe 1990. In quindici anni l’associazione è cambiata e cresciuta notevolmente, dimostrando grande capacità di adattamento al cambiamento, capacità di cogliere le occasioni che si sono presentate mantenendo sempre intatta la sua identità e lo scopo per cui è nata. Lo studio della Scienza e le attività di laboratorio da sempre caratterizzano l’operato dell’associazione. Il legame da sempre esistente con l’Unione Industriali di Savona ha permesso ai soci di conoscere le industrie, dove la scienza si trasforma in tecnologia per la vita quotidiana.
Fabio Rossi laureando in ingegneria, classe 1993. Ci sono state molte innovazioni in questi anni che chi ci segue conoscerà bene. Per citarne alcune tra le più importanti: la creazione al Priamar di Savona dell’evento “Savona, i Giovani e la Scienza”, una settimana di esperimenti ogni anno presentati al pubblico dai GpS; le collaborazioni savonesi con “le notti bianche” e “la città dei bambini”; la collaborazione con “Focus live”; tutti gli eventi al Campus di Savona, ormai troppi per essere elencati.
Simone Vallarino, laureando Fisica, classe 1992. Quanta strada! La mia storia nell’associazione inizia nell’autunno del 2005. Da quel momento è stato un susseguirsi di occasioni straordinarie, sono stato una settimana a costruire un rivelatore di particelle al CERN, sono tornato per uno stage all’INFN, ho vissuto una dozzina di viaggi scientifici in giro per l’Europa, ho incontrato esponenti di Comune e Regione, ho incontrato il Professor Zichichi a Roma, che poi è venuto a Savona e ha cenato con noi. I Giovani per la Scienza sono un’associazione che dà importanza alle persone: ognuno di noi ha il suo spazio e le sue occasioni per fare la sua parte. La modestia, il capire, l’audacia, la creatività, la fantasia, l’errore, la sfida, sono alcuni degli aspetti che sono tipici dei GpS. Con essi ho conosciuto l’importanza della precisione del linguaggio. Diceva Lavoisier: “Comunque veri i fatti possano essere e comunque corrette le idee dai quali sorgono, essi trasmettono solo false impressioni, se non ci sono espressioni esatte per trasportarle”.
Fabio Verbosio, laurea e dottorato in matematica, classe 1988. Non ricordo bene come andò, ma credo avessi fatto uno sforzo grande per decidere se partecipare alle attività dei GpS: avrei dovuto estendere il tempo di permanenza a scuola, il che voleva dire prendere un treno più tardi e arrivare a casa sul far della sera. Ne parlai certamente anche coi miei, che avrebbero dovuto preoccuparsi di lasciarmi qualche soldo in più per comprare il pranzo al bar dell’istituto. Si parlava tanto, si discuteva; la Prof.ssa Bianca Ferrari ci guidava lungo ragionamenti e considerazioni che in realtà eravamo noi stessi a fare, senza quasi accorgercene. L’atmosfera era diversa: sentivo di far parte di qualcosa, in un posto dove tutti noi studenti eravamo presi in considerazione come parte integrante della lezione stessa. Era affascinante, quindi decisi di partecipare regolarmente. Ricordo che all’epoca si parlava di motori al plasma e conservazione della quantità di moto per il movimento di moduli spaziali. Dopo alcune settimane, la Prof. e il Professor Luciano Arfini fecero un annuncio: visto il numero crescente di partecipanti e il grande interesse da parte vostra, abbiamo deciso di fondare un’associazione per continuare le nostre attività. Ricordo di aver ricevuto la notizia come qualcosa di fuori dal mondo, inaspettata ma al tempo stesso perfettamente in linea con quello che stava succedendo. All’epoca non avrei mai pensato che quel giorno avrebbe poi portato a quindici anni di attività.
Guido Sivori, ingegnere, classe 1987. Ne abbiamo fatto di strada e siamo cresciuti insieme all’associazione stessa! Abbiamo imparato a prenderci le nostre responsabilità, ad organizzare eventi, gruppi di lavoro e a tenere lezioni agli studenti. Vorrei sottolineare che non è solo un luogo di studio, è soprattutto una famiglia, un ritrovo dove poter esprimere tutto il nostro potenziale. Si sono create amicizie, si sono create famiglie, il tutto accomunato dalle stesse passioni. Io stesso sono un esempio di famiglia che si è creata all’interno dei GpS. In questi anni di GpS ho imparato una cosa davvero essenziale: usare il cervello, in quanto è lo strumento più potente che abbiamo, non soffermandomi alle apparenze, alla superficialità, ma andando oltre. Studia, capisci, ragiona, e pensa sul pensiero e cerca di trarre una conclusione solo dopo il confronto. E mi sono abituato così, nel mondo del lavoro, a spingermi sempre più in alto cercando sempre di alzare il livello.
Vincenzo Craviotto, laureando in ingegneria, classe 1995. L’associazione è come un organismo vivente in continua evoluzione. La crescita dell’individuo ha rilevanza infatti non solo sull’individuo stesso, ma anche sul gruppo nel suo complesso. Una piacevole e sorprendente trasversalità nello scambio di idee, indipendentemente dall’età degli interlocutori. Questo è uno dei valori aggiunti di questa realtà. Differenti generazioni che discutono e si scambiano idee come pari. L’associazione Giovani per la Scienza è sempre stata per me come un laboratorio, dove noi ragazzi possiamo testare le nostre competenze, assaporare il significato di costruire in prima persona le cose da zero, partendo dal foglio bianco, e comprendere quanto sia complicato gestire le attività ed organizzarle in maniera efficiente.
Viviana Palumberi, laurea e dottorato in matematica, classe 1977. Ormai sono 20 anni che da Savona mi sono trasferita e vivo a Basilea, in Svizzera, e da 10 anni insegno matematica nel ginnasio di Aarau, quello in cui Einstein ha preso la maturità.
In estate ogni tanto faccio qualche lezione per i GpS al Campus di Savona e ho dato alcune idee per esperimenti nel campo matematico, che con grande meraviglia i giovani sono riusciti a mettere perfettamente in pratica. Alcuni esempi sono il clinometro, con cui hanno misurato l’altezza delle torri del Brandale a Savona, l’espeimento di Chladni e infine la macchina di Galton che con centinaia di chiodini piantati uno a uno e con pallini da fucile crea la campana probabilistica di Gauss.
Nell’associazione ho il ruolo di occuparmi delle relazioni con l’estero. Infatti è con grande piacere che fin dalla fondazione organizzo i viaggi scientifici all’estero, sfruttando il fatto che parlo e scrivo un po’ di francese e inglese, così come un fluente tedesco.
Giulio Pizzigoni, laurea e dottorato in Fisica, classe 1987: Mi ritrovai a correre, negli stessi corridoi della scuola, tenendo una pallina e lasciandola poi cadere in modo da osservarne la traiettoria parabolica. Con questi semplici esperimenti Bianca accese in me la scintilla dell’immaginazione e la curiosità verso il mondo che ci circonda. Quello che all’inizio era un gioco diventò sempre più importante tanto che mi iscrissi a Fisica. Oggi lavoro per un’importante azienda genovese che costruisce magneti superconduttori per centri di ricerca ed industrie di tutto il mondo e questo mi porta a viaggiare molto; nonostante io sia spesso lontano dalle attività dell’associazione, con essa è sempre possibile avere un confronto e ricevere stimoli costruttivi o più semplicemente passare una piacevole serata fra amici discutendo della vita e delle nostre esperienze.
Mauro Perusino, ingegnere, classe 1988. Fermandomi un attimo a riflettere su questo 15° anniversario, mi rendo conto che i GpS esistono da metà della mia vita. Quando questo gruppo ha cominciato a formarsi avevo 14 anni. Ho cominciato completamente per caso, senza nessuna particolare aspettativa. Da quel momento in poi si sono aperte le porte di un mondo nuovo. Solo con il passare degli anni ho capito che l’associazione è stata una delle protagoniste incontrastate della mia formazione scientifica e soprattutto umana. È diventata per me il luogo dove ho sempre potuto discutere le mie esperienze ed idee per il futuro, un luogo di confronto che ha fatto crescere in me una grande apertura mentale. Il lavoro mi ha portato distante da casa, da Trieste a Rotterdam alla vita in Austria, dal ragazzino timido che ero in prima superiore ero diventato una persona consapevole e capace di scegliere opzioni non sempre facili, sia da un punto di vista geografico sia professionale. L’esperienza nell’associazione mi ha dato quella che ho sempre considerato una carta in più.
Costantino Canellis, laureando in Scienze delle Comunicazioni, classe 1992: L’Associazione è stata ed è per me una stupenda sorpresa e un propulsore di idee, capace di farmi più volte gettare il cuore oltre l’ostacolo. Quando la conobbi, il laboratorio costruito dai ragazzi era molto più spartano di quello che utilizziamo oggi, ma questo non gli toglieva neanche un briciolo di magia. Per me era come essere stato catapultato nel Paese dei balocchi! La scienza era lì per dirti di fare, con le tue idee, con la tua testa. Letteralmente un sogno a occhi aperti per chi non vedeva l’ora di provare a sperimentare con le proprie mani! Anche l’aula di lezione non aveva nulla in comune con le classiche aule: era a gradinata. La lezione di teoria stessa non era la classica spiegazione ininterrotta di un insegnante, ma era la Prof. Bianca che ci raccontava e spiegava come funzionavano i processi scientifici e com’erano nati nelle menti dei grandi scienziati e quale fosse stata la vita che essi avevano vissuto. Inoltre, ogni ragazzo poteva dire la sua, discutere, fare ipotesi e Bianca ha sempre reso il tutto molto interattivo, così che i ragazzi, a prescindere dall’età, potessero partecipare attivamente.
Diego Beltrame, ingegnere, classe 1987.Per me l’associazione significa soprattutto solidarietà. Il rapporto umano che lega i soci è qualcosa che va al di là del semplice rapporto tra studenti. L’aiuto reciproco è sempre stato privilegiato alla competizione tra gli individui.
Alberto Battistelli, perito elettrotecnico, classe 1988. È incredibile quanto mi ha dato l’Associazione Giovani per la Scienza: l’abilità di parlare in pubblico e ad altre persone, cosa che spesso viene data per scontata ma non lo è per nulla; la capacità di insegnamento, perché “conoscere” non significa saper anche spiegare e far comprendere ad altri; conoscere la struttura di realtà produttive, prima di iniziare il percorso lavorativo; abilità di gestire i tempi in funzione di attività e contenuti. Tutte queste abilità, unite alle conoscenze che mi sono state trasmesse, mi hanno portato a poter svolgere il mio ruolo in una grande azienda multinazionale, con competenza e precisione, il ruolo di gestione della manutenzione.
Aurora Uras, primo anno laurea in Fisica, classe 2000. Sono entrata in contatto con l’Associazione 5 anni fa, in occasione della conferenza tenuta da uno dei fondatori, Fabio Verbosio, sul linguaggio della matematica. Adesso che sono riuscita a realizzare il mio sogno di andare a studiare in Scozia mi manca una realtà come la nostra. Personalmente, non sarò mai grata abbastanza a tutti i ragazzi che mi hanno insegnato a lavorare in laboratorio. L’unione di persone di età differenti e provenienti da scuole e tipi di formazione diversi dovrebbe essere la condizione di qualsiasi posto che si proponga come luogo di cultura. Sono felice di continuare a far parte di questa realtà, anche se a distanza, e non vedo l’ora di scoprire le nuove sfide che ci aspettano.
Andrea Pisu, quinto anno liceo scientifico, classe 2001. Da due anni faccio parte dei GpS e sono molto fiero di essere già responsabile di un progetto, quello di allestire una mostra interattiva nelle vetrine della Galleria del Priamar. Siamo diventati un punto di riferimento per la nostra città, siamo un “cortocircuito” della scuola, dove ragazzi di licei e tecnici si trovano insieme e studiano, progettano, costruiscono. E soprattutto presentano. Ho partecipato solo a due Festival della Scienza da noi organizzati presso la Fortezza del Priamar a Savona, ma ho già perso il conto di quanti bambini e giovani sono venuti a trovarci e ne sono usciti felici e con la bocca spalancata. Siamo diventati importanti per la comunità. Sono convinto che il modello GpS andrebbe raccontato ed esportato.
Vittorio Rossello, ingegnere, master in aerospaziale, classe 1988. I GpS sono un ottimo vaccino contro la covid-19, vista la loro resilienza, tenacia e diligenza. La mia proposta è che ora chi ‘diventa grande’ e per lavoro si allontana fisicamente dall’associazione, rientri anche grazie al digitale e condivida le proprie esperienze con tutti i giovani soci.
Davide Vallarino, secondo anno ingegneria, classe 1999. Il mio viaggio all’interno dell’Associazione inizia 7 anni fa. In questi anni l’associazione è cambiata e ha cambiato me, il mio modo di pensare, di progettare, di rendermi disponibile agli altri e di acquisire responsabilità. Ricordo che per i primi anni l’appuntamento in cui mostravamo i nostri esperimenti al pubblico si svolgeva nella nostra aula ed era rivolto principalmente ai genitori. Oggi è strano ripensare a quell’aula a gradinata con quattro o cinque esperimenti, soprattutto rapportandolo all’evento che negli ultimi 4 anni ha segnato nell’associazione un forte cambiamento: il Festival della Scienza, organizzato da noi a Savona. È stato un evento che ha richiesto a noi un salto di qualità notevole visto che saremmo dovuti passare da un pomeriggio con i genitori nella nostra aula, a una settimana con circa mille ragazzi delle scuole medie e superiori al Priamar con molti più esperimenti. Grazie a tutto questo abbiamo sviluppato col tempo una macchina organizzativa sempre più precisa che ci ha permesso di essere sempre pronti alle varie occasioni di esposizione e proposte che ci vengono fatte.
Andrea Bentivoglio, secondo anno ingegneria, classe 1998. La possibilità di avere un luogo dove potersi sporcare le mani per creare qualcosa che prima riuscivi solo ad immaginare nella tua testa, mettendosi li, con impegno e con l’aiuto degli altri soci è unica dei GpS. Una cosa che ho sempre apprezzato è, appunto, l’incredibile capacità che ogni ragazzo ha, dal più grande al più piccolo, di mettersi a disposizione degli altri.
Alberto Giribaldi, primo anno di laurea in chimica, classe 2000. Sono entrato nell’associazione 6 anni fa quando questa era già completamente strutturata, con i sui spazi di lavoro e le sue figure di riferimento. Un ambiente accogliente e stimolante, realizzato da studenti appassionati di scienza. Tuttavia, ragionando col senno di poi, ciò che mi lascia a bocca aperta è la capacità di cambiare per venire incontro ai ragazzi, mantenendo un’organizzazione impeccabile, tutto grazie alla collaborazione di tutti i soci, nuovi e anziani, grandi e piccoli, vicini e lontani. È proprio questa capacità, secondo me, a rendere i Giovani per la Scienza una dimostrazione unica della forza che possono avere la passione e la voglia di fare dei ragazzi.
Alessio De Martino, perito chimico, classe 1987. Avevo 15 anni e insieme ad un gruppo di amici e alla professoressa Bianca Ferrari, spinti dalla curiosità e dalla passione per lo studio della fisica, che all’epoca ci faceva sentire anche un po’ ribelli e controcorrente, abbiamo fondato l’associazione. Non smettiamo mai di creare occasioni per incontrarci per scambiare opinioni su svariati temi, dalla scienza alla politica alle esperienze lavorative, sempre con lo spirito con cui siamo cresciuti nell’associazione ed è questo ciò che rende i GpS così speciali.
Erik Patrone, ultimo anno liceo scientifico, classe 2001. Uno dei miei primi incontri con i GpS è stata la conferenza tenuta da Sergio Palumberi per il decennale, ormai ben cinque anni fa. Da allora, questa bellissima esperienza mi ha dato molte cose come imparare a dirigere un gruppo, partecipare ad eventi e di conseguenza una migliore capacità di esposizione e inoltre mi ha permesso di conoscere e approcciarmi a persone e autorità di rilievo.
Jennifer Turco, quarto anno ITIS Elettronica, classe 2002. In questi quasi 4 anni in cui faccio parte dei GpS c’è chi arriva, chi si perde e chi torna. L’unico a non essere mutato è lo spirito di questa associazione: crescere, imparare e costruire dalle molteplici prospettive di ognuno di noi del mondo che ci circonda e del nostro pensiero. Posso affermare che ogni ragazzo che entra a far parte dell’associazione e abbia voglia di fare e sperimentare anche su sé stesso, scoprirà lati di sé che non sapeva neanche di possedere: questo è il posto giusto in cui si possono esprimere le proprie diverse capacità.
Giulio Granero, terzo anno scientifico, classe 2003. Entrai in associazione nel 2017 dopo aver visitato con la mia classe il Festival della Scienza presso la fortezza del Priamar: rimasi subito colpito dalle interessanti spiegazioni degli esperimenti e dalla coesione e forte amicizia tra i vari soci. Quando iniziai a partecipare agli incontri trovai fin da subito un ambiente accogliente nel quale non era importante solo l’età dei ragazzi, ma soprattutto il loro interesse per la scienza. Infatti, nonostante avessi solo 15 anni, potevo discutere di esperimenti con ragazzi anche molto più grandi di me. Questo è dovuto al fatto che tra i soci vi è un rapporto di amicizia che permette ai ragazzi di intervenire nelle discussioni senza la paura di sbagliare o del giudizio altrui.
Enrica Noberasco, laurea in tecniche della prevenzione dell’ambiente e dei luoghi di lavoro, classe 1987. L’associazione per me è… Bianca Ferrari. Da quando è entrata a far parte della mia vita ha creduto nelle mie capacità e crede ogni giorno in ognuno di noi, creando quello che non si pensava fosse possibile: APPASSIONARE generazioni di ragazzi ed adulti allo studio e all’approfondimento scientifico.
Nicolò Bituni, primo anno liceo scientifico, classe 2005. Anche se è da poco che sono nell’associazione, circa 7 mesi, sono già molto legato ad essa. Mi ricordo ancora quando circa un anno e mezzo fa, assieme alla mia classe delle medie sono andato all’anteprima del Festival della scienza 2018, non credevo al fatto che in una città piccola come la mia esistesse un progetto che permettesse ai giovani di apprendere la scienza in maniera così diversa. Sono rimasto estasiato dalla moltitudine di esperimenti. Il mio rapporto con l’associazione lo potrei descrivere come un colpo di fulmine.
Vittorio Schincaglia, artigiano e inventore. Il giorno in cui al Campus Universitario con il Prof. Almerino Lunardon ho conosciuto il prorettore Federico Delfino e la Prof. Bianca Ferrari, che si è dimostrata interessata ai miei progetti, è stato per me un giorno indimenticabile. In quel momento si è aperto per me un mondo magico: ho conosciuto i ragazzi straordinari dei Giovani per la Scienza e il Prof. Luciano Arfini e collaborando con loro ho scoperto che nella nostra città esiste una tale eccellenza.
In questo periodo così drammatico i Giovani per la Scienza ritengono sia importante continuare a incontrarsi, sia pur virtualmente, per prepararsi a un futuro non facile in cui loro stessi saranno protagonisti insieme alla loro generazione.
Il coronavirus non deve sconfiggere l’amicizia e la solidarietà che i giovani hanno costruito e coltivato negli anni all’interno dell’associazione.
Le loro attività in questo periodo si adattano alla situazione: senza la possibilità di incontrarsi fisicamente, tutto cambia. I ragazzi, che in tempi normali sono organizzati nei gruppi di lavoro in laboratorio, utilizzano le piattaforme online per restare in contatto e confrontarsi sui progetti dei loro esperimenti.
Nelle ultime settimane si sono dati un appuntamento fisso: il mercoledì per i più giovani che di solito si incontrano al Ferraris Pancaldo e il venerdì pomeriggio nonché il sabato mattina, proprio come era previsto nei loro laboratori del Campus universitario. Un briciolo di routine, che i nostri soci cercano di coltivare: i ragazzi, infatti, continuano a lavorare nei loro gruppi a distanza discutendo e approfondendo i concetti dei nuovi esperimenti, con l’obiettivo di presentarli negli eventi futuri. Li aiutano nel coordinamento dei diversi gruppi i soci universitari, il vicepresidente e la presidente.
Fino a questo momento hanno partecipato circa 60 ragazzi, disponibili a mettersi in gioco e studiare anche solo da casa. I gruppi si stanno interessando a costruire una centrale eolica, a simulare un arcobaleno, a presentare con esperimenti la storia della luce, a far funzionare un vecchio regolo studiando i logaritmi, a realizzare la levitazione magnetica, a studiare un metodo a ultrasuoni per estrarre sostanze chimiche.
Ma anche realizzare onde stazionarie nella materia, a riscoprire la trasmissione delle onde a distanza di una radio, a preparare la costruzione di un robot, a risolvere i problemi di un freddo spinto per realizzare una camera a nebbia per lo studio dei raggi cosmici, a progettare una mostra interattiva sulla scienza nelle vetrine della Galleria del Priamar.
Intanto sono in programma anche le “tradizionali” lezioni della Prof.ssa Bianca Ferrari, rigorosamente in videoconferenza, primo appuntamento venerdì 3 aprile.
È un periodo difficile per tutti e anche l’Associazione Giovani per la Scienza cerca di fare la sua parte.
Questo a dimostrazione di come l’animo umano possa sentire la responsabilità di non fermarsi di fronte a grandi difficoltà come quella attuale, ma debba trovare soluzioni alternative per cooperare, quando i canali convenzionali sono bloccati.
Con la speranza di poter tornare tutti presto a ritrovarci nei nostri laboratori reali!
I Giovani per la Scienza
Altri momenti di lavoro online (click sulle immagini per ingrandirle):
Ecco la lista completa di tutti gli esperimenti che sono stati protagonisti dell’edizione 2019 dell’evento
“Savona, i Giovani e la Scienza”
tenutosi lo scorso ottobre al Priamar.
L’evento, che ha fatto da anteprima al Festival della Scienza di Genova, è consistito in un’esposizione di esperimenti scientifici, suddivisi in 7 stanze, ove in ogni stanza veniva approfondita una branca della scienza, dalla meccanica, all’elettromagnetismo, all’informatica, dalla chimica all’ottica, alla fisica quantistica.
Per ogni esperimento era evidenziato un focus su di un suo elemento chimico caratterizzante, infatti il 2019 è stato dichiarato dall’UNESCO anno internazionale dedicato alla tavola periodica di Mendeleev, in occasione dei 150 anni dalla sua scoperta.
L’iniziativa ha riscosso un grande successo, con moltissime classi venute dalle scuole a visitare l’esposizione, oltre a un vasto e variegato pubblico, per un totale di firme che hanno rappresentato 1688 partecipanti all’evento, nonostante le giornate di maltempo e allerta meteo e un giorno con le scuole chiuse.
Sono stati coinvolti 49 giovani soci dell’associazione, tutti i giorni per 8 giorni, tra animatori e conduttori.
Sono stati giorni di grande impegno, che hanno portato a ottimi risultati, in una settimana in cui è stata possibile non soltanto la sensibilizzazione e l’appassionarsi del nostro pubblico alla scienza, ma anche una grande crescita personale per i nostri soci, sia per la necessità di conoscere in modo approfondito gli esperimenti, per spiegarli a chi assisteva, sia per la loro capacità di rapportarsi ai visitatori con empatia.
Bianca Ferrari, Presidente dell’Associazione.
Qui sotto trovate i dettagli sui singoli esperimenti:
I fluidi non newtoniani – Lo studio del comportamento dei solidi sospesi grazie all’amido di mais. Il carbonio come base della vita.
È in arrivo la quarta edizione dell’anteprima del Festival della Scienza
Mercoledì 16 ottobre a Savona, alla Fortezza del Priamar.
L’evento si aprirà con l’inaugurazionealle 16.30, per poi proseguire fino a mercoledì 23 ottobre, tutti i giorni, weekend compreso, dalle 8:30 alle 18:30.
Il 2019 è stato proposto dall’UNESCO come anno internazionale della Tavola Periodica degli Elementi, in occasione dei 150 anni dall’invenzione della tavola di Dmitrij Mendeleev, il capolavoro della scienza che con simboli e numeri sintetizza tutti gli elementi chimici che compongono le sostanze sulla Terra e li mette in un ordine che rivela le loro proprietà.
La chimica è ovunque.
Noi stessi siamo fatti di chimica, il carbonio è alla base delle sostanze organiche di cui è fatta la vita.
Anche l’elettronica ha la sua base nella chimica, il silicio, che con i chip permette a informatici e matematici di concepire gli algoritmi più complessi per far funzionare i nostri smartphone o i nostri computer
Per questo motivo i Giovani per la Scienza, autori dell’evento del Festival a Savona, hanno pensato di collegare ognuno dei sedici esperimenti, da loro costruiti e presentati al pubblico, come ad esempio le lastre di Chladni o l’energia wirelwss o la bike che regola la velocità di un filmato, ad un elemento chimico specifico della Tavola e alle idee che migliorano la comprensione degli atomi e degli elementi.
La multidisciplinarietà degli esperimenti presentati vuole dare uno stimolo ai giovani attratti dalla scienza, perché si preparino a capire e ad affrontare le sfide che il mondo globale presenta in tutti i suoi svariati settori.
I Giovani per la Scienza al Campus studiano il funzionamento di un gassificatore
I ragazzi dell’associazione “Giovani per la Scienza“, nell’ambito delle loro attività di approfondimento del periodo estivo, che va sino alla fine di Luglio, hanno invitato il Professor Alberto Traverso, docente di Sistemi per l’energia e l’ambiente presso la scuola Politecnica dell’Università di Genova, a realizzare una dimostrazione del funzionamento di un gassificatore.
Nella mattinata di venerdì 5 Luglio, presso il Campus di Savona, ha avuto luogo l’esperimento: un gassificatore costruito in modo artigianale per la dimostrazione, un contenitore in acciaio inossidabile, coibentato, con un foro per l’ingresso di aria compressa in cui veniva inserito del pellet dal quale si ricavava il gas combustibile, mediante il processo di gassificazione vera e propria. L’esperimento consisteva nella possibilità di spostare più in alto la fiamma, lontano dal pellet, mostrando che a bruciare non era così il combustibile solido, bensì il gas prodotto.
Tramite una scatola di metallo, con dei fori, si è ottenuto una fiamma diffusiva e con l’aggiunta di un tubo, opportunamente sagomato, si è ottenuto una fiamma premiscelata, tipica dei moderni turbogas. Il Professore ha spiegato che la gassificazione si può ottenere con qualsiasi combustibile solido o liquido.
È stato per i Giovani per la Scienza un’esperienza come sempre interessante, per allargare le loro conoscenze scientifiche e conoscere gli studi che vengono portati avanti al Campus di Savona.
I giovani dell’associazione ricordano che giovedì 11 Luglio, in occasione delle Notti Bianche Savonesi, saranno presenti con loro esperimenti in via Manzoni dalle ore 20:00 in avanti.
Nelle giornate di 1 e 2 Giugno, presso le strutture dei Magazzini del Cotone, a Genova, si è svolto l’evento, di rilevanza nazionale, “Focus Live“, intitolato
“2029: quale pianeta vogliamo?”
I ragazzi dell’associazione “Giovani per la Scienza” sono stati invitati a portare i loro esperimenti più recenti.
Hanno partecipato circa 50 soci, dalle scuole superiori e dall’università, impegnati per tutto il weekend dalle 8:00 del mattino sino al ritorno a casa alle 21:00. Gli esperimenti presentati sono stati:
Chladni
Macchina di Galton
Moto armonico
Modello di centrale idroelettrica
Spettrometro
Effetto fotoelettrico
Spettrofotometro
Domotica
Uovo di Tesla
Motore per macchina elettrica
“Cinema pedalando”
I ragazzi che hanno progettato gli esperimenti e li hanno esposti con successo al pubblico sono stati: Agosto Carlo, Barbano Lorenzo, Bentivoglio Andrea, Bortolotto Davide, Briano Paolo, Bruzzone Stefano, Buffoni Pietro, Canellis Costantino, Craviotto Vincenzo, Crepaldi Giorgio, Dall’Ara Diego, D’Ovidio Alessio, Dumitrascu Stefan, Ferrara Alessandro, Formento Lorenzo, Giana Armando, Giana Linda, Gianatti Virginia, Giribaldi Alberto, Granero Giulio, Grasso Luca, Gustavino Gabriele, Iagulli Gabriele, Krenn Adam, Levati Elena, Marcoli Luca, Mazzoni Alessia, Melloni Lorenzo, Mezini Zani, Mito Alessandro, Montalbani Giulia, Moretti Vincent, Nan Miriam, Nistor Antonia, Orsi Giuseppe, Patrone Erik, Perico Francesco, Perruccio Ingmar, Pisu Andrea, Porta Simone, Rabellino Nicolò, Ramaj Julian, Ranzato Stefano, Rocca Niccolò, Rosso Riccardo, Rossi Fabio, Sacco Giulia, Turco Jennifer, Valente Andrea, Vallarino Davide e Vallarino Simone, con l’aiuto di Luciano Arfini e Vittorio Schincaglia e naturalmente, sempre in mezzo ai giovani, la presidente Bianca Ferrari.
L’associazione Giovani per la Scienza attraverso l’ideazione e la realizzazione di sempre nuovi esperimenti prepara i suoi giovani ad affrontare i problemi che la digitalizzazione dell’economia e in particolare l’industria 4.0 sta ponendo e porrà alle nuove generazioni nel momento della ricerca di una occupazione.
Sabato 1 e domenica 2 giugno 2019, Magazzini del Cotone, Porto Antico di Genova
L’Associazione Giovani per la Scienza porta alcuni suoi nuovi esperimenti, progettati e costruiti dai ragazzi dal Campus di Savona all’evento nazionale a Genova “Focus Live 2019”, dove più di quarantacinque ragazzi presenteranno le loro invenzioni.
Tra queste quella che i giovani soci, di 17 e 18 anni, Gabriele Gustavino, Nicolò Rabellino e Stefano Ranzato hanno chiamato Cyclette 2.0.
Dicono i ragazzi: “Abbiamo voluto creare un cinematografo piuttosto particolare, composto da un proiettore e una cyclette speciale della palestra del Campus di Savona, su cui l’utente dovrà pedalare per produrre energia e poter vedere il filmato. Il lavoro che viene fatto sulla cyclette simula quanta energia sarebbe necessaria per far rimanere costantemente acceso il proiettore e quindi rendere l’intero sistema autosufficiente. Si tratta però di una cosa virtuale, in quanto servirebbero parecchie bike per alimentare un proiettore, dato che per funzionare ha bisogno di parecchia energia”.
“Il nostro circuito entra in gioco proprio qui, e si compone principalmente di 3 parti: un circuito sensore di corrente, che misura la variazione di assorbimento di corrente della cyclette, un Arduino (che è un piccolo microcontrollore programmabile) con modulo Wi-Fi che trasmette i dati letti dal sensore e un altro Arduino anch’esso con modulo Wi-Fi, che si occupa di ricevere i dati, interpretarli, e variare di conseguenza la velocità del filmato sul PC. Quindi bisogna pedalare velocemente, altrimenti il filmato rallenta fino a fermarsi.”
Una delle ragioni che ci ha spinto ad utilizzare la trasmissione wireless Wi-Fi è stato il fatto che in questo modo possiamo eliminare i cavi e trasmettere a distanza, avendo una maggiore libertà di movimento dei diversi componenti.
“La cosa importante che hanno fatto i giovani per la scienza”, dice la Fondatrice dell’associazione Prof. Bianca Ferrari, “è il mettere alla prova la loro capacità nel trovare soluzioni, attraverso il sistema del “trial and error”, “prova e sbaglia”, anche di fronte a problemi piuttosto insoliti, come quello di pedalare per vedere un film”.
E così vale per tutti gli altri esperimenti che saranno presentati da 45 giovani soci, da un modello di centrale idroelettrica a quello di una casa funzionante con la domotica (in foto), dall’uovo di Tesla al modello di un motore elettrico per le auto, alla costruzione di esperimenti che riproducono modelli matematici, come la probabilità, le onde stazionarie negli strumenti musicali, il moto armonico nelle onde elettromagnetiche, all’esperimento dell’effetto fotoelettrico per cui Einstein prese il Premo Nobel, alla sua applicazione in un pannello solare, allo spettrometro per analizzare lo spettro di emissione degli elementi e a uno spettrofotometro UV/VIS, che sfrutta anch’esso l’interazione tra luce ed elettroni per analisi chimiche, entrambi correlati alla tavola di Mendeleev, di cui ricorrono i 150 anni dalla scoperta e a cui è stato dedicato l’anno internazionale dell’Unesco.
“E’ nella filosofia della nostra associazione stimolare la capacità creativa dei giovani, che nell’età dai 15 anni ai 30 raggiunge il massimo. Tenendo sempre un occhio sulle trasformazioni sociali, come la digitalizzazione della economia e della industria 4.0, l’Associazione Giovani per la Scienza mira a porre ai suoi soci la ricerca di soluzioni ai problemi che potranno presentarsi loro un domani quando entreranno nel mondo del lavoro”
La scienza cambia la vita dell’uomo, dal mondo antico all’esplorazione dello Spazio.
Lo strumento scientifico prolunga i nostri sensi e ci fa vedere ciò che non si vede, udire ciò che non si sente, toccare ciò che non si tocca.
L’intelletto, attraverso la teoria scientifica e la pratica dello strumento, permette all’essere umano di scoprire i segreti della natura e di applicarli per cambiare in continuazione il suo modi di vita.
— Savona, i Giovani e la Scienza 2018 / Cambiamenti
Lo strumento unisce numerose branche della scienza, dalla meccanica quantistica alla chimica, dall’informatica all’elettronica, all’ottica.
Il giorno 21 settembre 2018 nel laboratorio dell’associazione “Giovani per la Scienza”, presso il Campus Universitario di Savona, si è tenuta d fronte a molti giovani l’inaugurazione dello spettrofotometro donato da Tirreno Power.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti la dottoressa Chiara Corti e Giampaolo Rabellino, rappresentanti di Tirreno Power, l’ing. Paola Laiolo, rappresentante del Campus Universitario di Savona – Università di Genova e della SPES, il dottor Mattia Minuto, rappresentante dell’Unione Industriali di Savona e tantissimi giovani dell’Associazione Giovani per la Scienza
“Lo spettrofotometro è uno strumento base di ogni laboratorio di chimica,” dice Rabellino, “luogo in cui si possono applicare concretamente le nozioni imparate sia a scuola sia con i Giovani per la Scienza.”
La dottoressa Corti ha dichiarato che il dispositivo è stato utilizzato nei laboratori di Tirreno Power e con piacere viene donato ai Giovani per la Scienza, che i ragazzi dell’associazione potranno organizzare una visita al ciclo combinato di Vado Ligure e ad una delle centrali idroelettriche; potrebbe essere una inte-ressante collaborazione che permetterà ai giovani l’approfondimento dei temi dell’energia.
L’ing. Laiolo ha portato i saluti del Prorettore del Campus Universitario di Savona, ing. Federico Delfino, e del Presidente della SPES, dottor Maurizio Schenone, comunicando il piacere di avere, in un luogo che si occupa di ricerca sui temi di energia e sostenibilità, un gruppo di giovani che studiano materie scientifiche con tanto impegno.
Porta i saluti dell’Unione Industriali di Savona il dottor Minuto, secondo cui l’esperienza e la passione che i ragazzi stanno vivendo nell’associazione possono diventare qualcosa di concreto nell’ambito dell’Industria, ricordando che l’Italia rimane il secondo paese manifatturiero d’Europa.
Giorgio Crepaldi e Alberto Giribaldi, due giovani dell’associazione, hanno spiegato che la spettrofoto-metria consiste nello studio della composizione dei materiali per mezzo della meccanica quantistica: lo spettrofotometro illumina i campioni di materiale al suo interno e misura la frequenza dei fotoni emessi, permettendo quindi di riconoscere gli elementi che compongono le sostanze.
“Lo spettrofotometro donato da Tirreno Power è uno strumento molto significativo, risultato di una grande evoluzione storico-scientifica che ha rivoluzionato il modo di vivere dell’uomo, dai computer all’elettronica alla produzione di energia, alle telecomunicazioni,” dice Bianca Ferrari, presidente dell’Associazione. “Esso permetterà ai nostri giovani di portare avanti contemporaneamente la teoria e la pratica di laboratorio, riscoprendo continuamente come non possa esistere l’una senza l’altra. Altrettanto significativo è aver riunito per questa occasione l’Ingegneria del Campus, l’Unione Industriali e la Tirreno Power, rappresentanti dell’Università e dell’Industria, due mondi che sono necessariamente legati. Noi abbiamo sede sociale presso l’Unione Industriali e sede operativa al Campus con l’uso di questa aula e dei nostri laboratori. Questa occasione ben rappresenta il nostro modo di opera-re nel rapporto continuo tra teoria e sperimentazione.”
Simone Vallarino – Consiglio direttivo Giovani per la Scienza
I Giovani per la Scienza “illuminano” la notte bianca di Savona
Nella serata del 12 Luglio i ragazzi dell’Associazione Giovani per la Scienza mostreranno diversi loro esperimenti al pubblico savonese.
L’occasione è quella delle notti bianche savonesi organizzate nei giovedì sera di luglio, dove si alternano in giro per la città concerti ed eventi. In quella di giovedì 12, via Manzoni si trasformerà nel palcoscenico dei Giovani per la Scienza.
I ragazzi dell’Associazione presenteranno al pubblico una serie dei loro esperimenti “illuminando” la serata con la scienza. Tutti gli esperimenti sono stati ideati e costruiti dai giovani soci nei loro laboratorio presso il Campus Universitario di Savona.
Con l’aiuto di luci, neon e LED verranno mostrate alcune esperienze progettate e costruite dei ragazzi e spiegati principi di meccanica, elettromagnetismo, ottica, fisica atomica e informatica.
I giovani anche questa volta, portando la scienza in piazza, mostreranno quante idee e invenzioni siano dietro agli oggetti tecnologici che tutti i giorni usiamo, ma che sono poco conosciute.
Le esperienze che verranno mostrate sono:
SPETTRO DEGLI ELEMENTI (gruppo di ottica): analisi dello spettro di emissione di alcuni elementi tramite un prisma;
ONDOSCOPIO (gruppo di ottica): studio dell’interferenza tra onde con acqua e due fenditure e…una macchina da cucire;
MOMENTO ANGOLARE(gruppo di meccanica): il fenomeno della conservazione del momento angolare con ruote di bicicletta e sedie girevoli;
RICONOSCIMENTO DEI COLORI (gruppo di informatica): programmazione e costruzione di un apparecchio per riconoscere i colori;
UOVO DI TESLA (gruppo di elettromagnetismo): riproduzione del famoso esperimento di Tesla, ispirato all’uovo di Colombo;
MACCHINA DI GALTON (gruppo di meccanica): studio della distribuzione delle probabilità;
STUDIO DEL VUOTO (gruppo di meccanica): osservazione degli effetti della pressione ridotta su alcuni oggetti comuni;
CALAMITE E CORRENTI(gruppo di Fisica & Oltre): studio dei fenomeni alla base dell’elettromagnetismo;
BOBINA DI TESLA (gruppo di elettromagnetismo): una bobina che alimenta e accende neon senza contatto;
PIANO INCLINATO (gruppo di meccanica): l’esperimento concepito da Galileo per studiare la caduta dei corpi;
MOTO ARMONICO(gruppo di meccanica): un’onda sinusoidale disegnata sulla carta dal moto di una biella-manovella;
FISICA ATOMICA (gruppo di fisica atomica): la scoperta dell’elettrone con i tubi a vuoto.
I giovani scienziati savonesi hanno visitato la Cité de l’Espace
Settanta ragazzi dell’Associazione “Giovani per la Scienza” sono tornati a casa dopo la visita scientifica alla Cité de l’Espace, presso Toulouse, in Francia. I giovani, partiti venerdì 13 e tornati domenica 15 Aprile, hanno dedicato l’intera giornata di sabato alla visita della Città dello Spazio. Il gruppo, per esplorare l’esposizione, ha avuto tre eccellenti ciceroni appartenenti all’Associazione, che lavorano nell’ambito europeo delle imprese spaziali con ruoli di prestigio: Sergio Palumberi, EDRS Operations Manager in Airbus Defence and Space, Daria Margiotta, Team Lead, Operations Coordination and Planning per il modulo Columbus della Stazione Spaziale Internazionale ISS, Livio Vicinanza, Executive Assistant in Airbus presso la sede centrale di Tolosa. Questi hanno condotto i giovani nell’immensità dello Spazio con fascino e grande competenza scientifica.
Tutto ha funzionato nel minimo dettaglio e al minuto, dalle 10 del mattino alle 18 di sera, grazie all’organizzazione di Viviana Palumberi, socia delegata dai giovani ai rapporti internazionali, che insegna matematica presso il Liceo di Aarau (Svizzera), scuola che fu frequentata da Einstein.
Si è visto quanto sia sofisticata la tecnologia dei vettori spaziali, la gestione delle informazioni e delle comunicazioni attraverso l’utilizzo di ben 1200 satelliti orbitanti intorno alla Terra, quanto siano interessanti gli esperimenti fisici, chimici, biologici e medici che vengono fatti in assenza di gravità e come questi abbiano importanti ricadute nella nostra società, dalle telecomunicazioni, all’elettronica, alla scienza dei materiali, alla medicina. Il contatto è stato diretto provando a rannicchiarsi nella capsula Soyuz, osservando una pietra portata direttamente dalla superficie lunare e provando la sensazione di una corsa con la bassa gravità della Luna.
Un anno di studio nella loro sede presso il Campus Universitario di Savona ha impegnato i giovani dell’Associazione per arrivare preparati a questo viaggio scientifico, come loro stessi tengono a denominarlo. Hanno imparato come si calcolano le orbite spaziali, come si lancia un missile, quanto coraggio e volontà abbiano avuto gli esploratori nella storia dello Spazio. In questo periodo è stato per loro emozionante ricevere il saluto dell’astronauta Paolo Nespoli, mentre con la stazione spaziale ISS passava sopra Savona.
Li hanno aiutati in questo percorso Carlo, socio universitario che studia Ingegneria Aereospaziale a Torino, e tutto il team di universitari che sotto la guida della Presidente Bianca Ferrari dirigono l’Associazione e che con scrupolo e precisione hanno organizzato ogni dettaglio di questo progetto.
Dalle esplorazioni spaziali alla visita delle mura medievali della città di Carcassonne, con un grande balzo indietro nel tempo si è conclusa questa significativa esperienza. I ragazzi rivolgono un grande grazie alla Fondazione De Mari e all’Unione Industriali di Savona per i contributi che hanno voluto devolvere per questa iniziativa.
Si è conclusa il 25 Ottobre al Priamàr di Savona l’esposizione
“Savona, i giovani e la scienza 2017. Contatti. La scienza e il progresso: dal visibile all’invisibile“,
anteprima del Festival della Scienza di Genova, che inizia oggi, giovedì 26 Ottobre.
Grande affluenza di pubblico e scolaresche, con oltre 1700 firmatari, di cui circa 700 provenienti dalle scuole e più di 1000 visitatori, fra cui tante famiglie con figli e nipoti.
L’Associazione “Giovani per la Scienza” ha presentato a Palazzo del Commissario tutti gli esperimenti inventati e realizzati dai suoi soci dai 14 anni in su, coordinati dai soci universitari, costruiti nell’anno accademico 2016/2017 presso i loro laboratori del Campus di Savona, dove si riuniscono nel loro tempo libero tutti i venerdì dalle 14:15 alle 18 e tutti i sabati dalle 9:30 alle 12:30.
E’ stata una settimana d’esperienza che è valsa mesi: l’organizzare le prenotazioni e i tempi di un giro complessivo tra gli esperimenti di circa due ore, il parlare al pubblico, anche adulto, a volte pure straniero, il pensare come esporre concetti scientifici anche complessi, lo spirito di gruppoe l’aiuto reciproco nel far funzionare tutto, hanno dato un bagaglio che diventa parte importante della formazione dei giovani soci.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno appoggiato ed aiutato, pensiamo che sia stato bello portare quest’esperienza nella nostra città di Savona. Il saluto di Nespoli ci ha riempito i cuori e faremo tesoro anche di quello che sembrava non funzionare e che ci ha impegnato a superare anche le difficoltà.
Paolo Nespoli, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), protagonista della terza missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), denominata “VITA”.
“La scienza e il progresso; dal visibile all’invisibile”.
Inaugurazione: sala della Sibilla del Priamar, 18/10/2017 ore 16:30
Esposizione presso il Palazzo del Commissario dal 18/10/2017 al 25/10/2017
Giorni feriali ore 9:00-13:00 per le scuole, ore 15:00-18:00 per il pubblico
Sabato e domenica: 10:00-12:30 / 15:00-18:00
Anche quest’anno si terrà a Savona l’anteprima del Festival della Scienzadi Genova, presso il Palazzo del Commissario, al Priamar. I “CONTATTI“, parola chiave del Festival della Scienza 2017, verranno sviluppati dall’Associazione “Giovani per la Scienza” come percorso dal macrocosmo al microcosmo e dalla fisica classica alla fisica quantistica in un itinerario con 26 esperimenti interattivi collocati in 9 postazioni e illustrati da 24 pannelli.
Tutti gli esperimenti sono stati costruiti e verranno presentati da giovani dell’Associazione “Giovani per la Scienza” dai 14 anni in su, coordinati dai soci universitari.
Si inizierà dalla meccanica, provando a capire insieme cosa siano la quantità di moto e il momento angolare per arrivare all’atomo di Bohr e alla quantizzazione del momento angolare. Si faranno poi ricostruire ai giovani visitatori le funzioni trigonometriche e il moto armonico, quindi il passaggio all’elettromagnetismo porterà dalle macchine elettrostatiche fino alla corrente alternata e al motore asincrono, per culminare nell’esperimento dell’uovo di Tesla. Si proseguirà con lo studio del vuoto, fondamentale per gli esperimenti di fisica atomica, nati come esperienze di scariche elettriche in tubi a vuoto. La postazione dell’ottica collegherà il mondo macroscopico e quello microscopico, dalla interferenza nell’acqua all’interferenza della luce, all’interferenza degli elettroni. In seguito la sezione di chimica e biologiacercherà di far vedere come dalla fisica quantistica si arrivi alla doppia elica del DNA. A concludere il percorso alcuni esperimenti sulla tecnologia moderna, riguardanti l’elettronica e l’informatica, dalla informatizzazione di una serra alla logistica con la smart mobility.
Vi aspettiamo alla nostra inaugurazione mercoledì 18 ottobre!
I laboratori hanno sede al Campus di Savona nella palazzina Lagorio e sono stati allestiti dai giovani delle Scuole Superiori sotto la guida dei soci universitari
Questo pomeriggio alle ore 15, presso la Palazzina Delfino del Campus Universitario di Savona, i Giovani per la Scienza hanno inaugurato i nuovi laboratori, da loro realizzati nei locali gentilmente concessi dal CENS (Centro Servizio Polo Universitario Savona).
Bianca Ferrari, presidente dell’Associazione è entusiasta e soddisfatta:”Il primo di settembre abbiamo il primo appuntamento per partire con le giornate di lavoro, in agosto abbiamo traslocato, grazie all’aiuto dei ragazzi, trasferendo il materiale al Campus. Vogliamo ringraziare l’Università di Genova, il Campus di Savona, la Spes, l’Unione Industriali che ci appoggia e ci sostiene e l’Associazione De Mari. Mi preme sottolineare anche il grande contributo dell’Infineum che ci ha consentito di comprare il tubo di Thomson e anche l’aiuto per alcuni acquisti dal Mulino di Ellera”.
“Questi ragazzi oltre a fare esperimenti diventano loro stessi esperimenti di pedagogia – prosegue la prof.ssa Ferrari – non sono più la somma di tanti singoli ma si forma un linguaggio collettivo. Si mescolano età e formazioni diverse, quando i ragazzi si mettono insieme diventano un tutt’uno incredibile, hanno un obiettivo comune”.
Si unisce ai complimenti l’ingegner Simona Sacone: “Si tratta di un laboratorio bellissimo, é un libro di fisica e meccanica messo in pratica. Ci sono tante idee che non vediamo l’ora di realizzare per collaborare insieme il prossimo anno”.
In rappresentanza delle Istituzioni l’Assessore ai servizi informatici e telematici e alle politiche giovanili del Comune di Savona Barbara Marozzi: “Siete il fiore all’occhiello e vi ringraziamo per l’ottimo lavoro che state svolgendo, non solo su Savona ma anche a Genova con il Festival delle Scienza”.
INAUGURAZIONE DEI NUOVI LABORATORI AL CAMPUS DI SAVONA
Domani, martedì 29 agosto alle ore 15, presso la Palazzina Delfino del Campus Universitario di Savona, i Giovani per la Scienza inaugurano i nuovi laboratori, da loro realizzati nei locali gentilmente concessi dal CENS(Centro Servizio Polo Universitario Savona).
L’Associazione GpS ringrazia l’Università di Genova, il Campus e la SPES per il loro sostegno e per aver concesso ai giovani uno spazio in cui realizzare il loro sogno, un loro laboratorio, affiancato da una loro sala riunioni.
Questo permetterà ai giovani di apprendere la scienza attraverso lezioni teoriche ed esperimenti da loro realizzati. Il lavoro di gruppo dei ragazzi diviene esso stesso un esperimento sulle potenzialità pedagogiche di una attività collettiva di autorganizzazione.
La realizzazione dei laboratori è stata fatta in agosto da giovani delle scuole superiori della Provincia di Savona sotto la guida dei soci universitari.
Conclusa, ancora con successo, l’ultima notte bianca di giovedì 27 luglio a Savona.
In via Santa Maria Maggiore con l’evento “Univercity incontra Savona“, tanti gli esperimenti scientifici presentati al pubblico dall’Università di Genova. Il Campus Universitario di Savona era presente con i ragazzi dell’Associazione Giovani per la Scienza.
Il foltissimo pubblico che ha partecipato fino a mezzanotte, fatto di adulti, giovani e bambini, i capannelli che si sono formati per discutere del funzionamento di questo o quell’esperimento, mostrano che la scienza può essere avvincente per tuttie che il capire quanto ci circonda ed è stato costruito da noi uomini è il frutto di una passione di ricerca che i grandi scienziati hanno espresso, ma che anche tanta gente comune ha nell’animo.
Bianca Ferrari
Presidente dell’Associazione “Giovani per la Scienza”
Esistono figure geometriche che hanno un’area ben definita e perimetro infinito?
A questa intrigante domanda si risponderà
venerdì 21 luglio alle ore 9:30presso l’aula B2 , Palazzina Branca, del Campus di Savona
I giovani scienziati savonesi non si fermano mai e proseguono con il progetto “Da Savona a Rotterdam: i Giovani per la Scienza si raccontano” con la Dott.ssa Viviana Palumberi, insegnante di matematica nel liceo di Aarau (Zurigo) che fu frequentato da Einstein.
Laureatasi cum laude a Pavia in matematica e dottoratasi cum laude presso l’Università di Basilea, ora insegnante presso Alte Kantonschule di Aarau, in Svizzera, l’istituto ginnasio in cui studiò anche Einstein, la Dott.ssa Palumberi è originaria di Savona ed è una delle fondatrici dell’Associazione “Giovani per la Scienza”.
A dodici anni dalla fondazione dell’Associazione, i soci fondatori sono ora collocati nel mondo del lavoro, nei più svariati campi scientifici in Italia e in Europa.
Proprio per permettere ai soci più giovani di conoscere le esperienze dei più grandi e approfondire come la scienza sia applicata nelle aziende e nei centri di ricerca internazionali, è nato il progetto “Da Savona a Rotterdam: i Giovani per la Scienza si raccontano”, un convegno permanente in cui i soci fondatori, in vari incontri al Campus di Savona, raccontano il proprio percorso e le proprie attività ai più giovani, rendendo concreta la scienza.
La domanda da cui si partirà nel convegno di venerdì 21 sarà:
Quanto è lunga la costa della Gran Bretagna? Per rispondere a questa domanda Mandelbrot nel 1975 scoprì i frattali, figure che non hanno dimensione uno come una linea o dimensione due come un quadrato, bensì una dimensione tra l’uno e il due.
In questa lezione verrà fatta costruire dal giovane pubblico una di queste figure particolari che ha la caratteristica di avere area finita ma perimetro infinito.
Un grande pubblico in Via Santa Maria Maggiore ha partecipato fino a mezzanotte ai laboratori interattivi dell’Associazione “Giovani per la Scienza”.
Giovani soci, dai 14 ai 19 anni, di tutte le scuole superiori, a detta degli spettatori, hanno mostrato con entusiasmo e cognizione gli esperimenti luminosi che essi stessi hanno costruito. Qualcuno ha detto: “È bello avere una cosa così a Savona, che ti coinvolge e insieme ti arricchisce e che piace sia ai grandi che ai piccoli“.
Tante le proposte di collaborazione e le richieste di portare gli esperimenti nelle scuole, anche dei più piccoli, come laboratori itineranti.
Giovani scienziati alla ricerca del senso della vita
Ieri e oggi, 13-14 maggio l’associazione Giovani per la Scienza partecipa, insieme all’ISS Ferraris-Pancaldo, all’evento Why Bio organizzato dall’Agenzia Indaco di Savona su iniziativa di Ascom Confcommercio Savona.
L’Associazione Giovani per la Scienza ha voluto contribuire con la sua caratteristica metodologia scientifica all’iniziativa, con concetti di fisica e biologia quantistica ed esperimenti di chimica ed elettronica, per rispondere alla domanda: Cos’è la vita?
I concetti di fisica quantistica sono stati esposti su un poster in cui si è cercato di spiegare come, partendo dalle riflessioni e scoperte del grande fisico Schördinger Premio Nobel1933, altri due grandi Premi Nobel nel 1962 quali Watson e Crick siano arrivati alla scoperta delle doppia elica del DNA. È affascinante come una delle domande più antiche dell’umanità “che cos’è la vita?” trovi una risposta in una scienza moderna come la fisica quantistica.
Lo stand di chimica, estraendo il DNA della banana, ha voluto giocare col nome dell’evento e rispondere alla domanda “perché vita?” essendo l’acido desossiribonucleico la molecola che contraddistingue gli esseri viventi da quelli non viventi, in quanto la sua caratteristica esclusiva è di contenere tutte le informazioni per poter riprodurre sé stessa.
Lo stand di smart mobility ha voluto mostrare come la scienza e la tecnica possono migliorare la vita dell’uomo con tre esperimenti che rappresentano metodi innovativi ed alternativi per il trasporto:
La macchinina a comando vocale: come suggerisce il nome è un mezzo di trasporto che non necessita di comandi manuali ma solo vocali.
Il drone: mezzo di trasporto aereo comandato in remoto, ha la possibilità di raggiungere luoghi pericolosi o difficilmente accessibili all’uomo e per questo sta diventando un mezzo sempre più presente nella realtà odierna.
Il robot linefollower: mezzo di trasporto che segue linee tracciate sul suolo. Ha un ampio utilizzo nel campo di spostamento merci grazie alla possibilità di seguire un percorso chiuso con soste programmate, utilizzato da grandi aziende come Amazon.
Fisica, esperimenti e giochi: un giornata alla scoperta della scienza per i bambini di Savona.
Nella giornata di domenica 7 Maggio l’associazione Giovani per la scienza ha aderito con il Campus universitario di Savona alla Città dei bambini, un evento in due giorni ideato dalla compagnia teatrale Nati Da Un Sogno e dedicato al divertimento e all’apprendimento dei più piccoli, portando diversi esperimenti a palazzo Santa Chiara.
I bambini e le bambine hanno avuto l’occasione di giocare con l’informatica accendendo dei led tramite il suono della loro voce, apprendere i meccanismi dell’elettromagnetismo divertendosi con calamite, bussole e motorini, conoscere i segreti del momento angolare con ruote di bicicletta volanti e restare affascinati dal piano inclinato di Galileo, dimostrando quanto la scienza possa essere appassionante anche per i più piccoli.
Il progetto è stata un’occasione per apprendere, divertirsi e relazionarsi con la scienza da entrambi i fronti perché i Giovani per la Scienza che hanno partecipato hanno dai 14 ai 18 anni e attraverso questa iniziativa hanno avuto l’occasione di organizzare un evento di portata istituzionale e di misurarsi nell’entusiasmante difficoltà di insegnare concetti che, pur nella loro complessità, possono essere affrontati attraverso il gioco e il divertimento.
I giovani scienziati savonesi hanno visitato uno dei principali centri di ricerca in Europa
Lunedì 24 aprile, 70 ragazzi dell’Associazione “Giovani per la Scienza”, guidati dalla Presidente professoressa Bianca Ferrari, si sono recati in visita al Paul Scherrer Institut (PSI), situato a Villigen, vicino Zurigo, in Svizzera.
Il PSI è uno dei principali centri di ricerca d’Europa e anche del mondo sulla fisica della materia e sulla fisica medica. Qui vengono accellerati protoni ed elettroni utilizzati per produrre fasci di neutroni per spallazione e fasci di fotoni di luce di sincrotrone,per poter studiare la struttura interna e le proprietà dei materiali anche nel loro movimento, da quelli che compongono un’automobile a quelli usati per produrre farmaci, ai movimenti reciproci tra cellule.
Inoltre il PSI è il più importante centro mondiale per un’innovativa terapia antitumorale, che riuscendo a produrre protoni accelerati particolarmente collimati, viene particolarmente usata per combattere e curare tumori localizzati in zone sensibili o in profondità, in particolare quelli che colpiscono cervello e occhi.
Dopo aver studiato per tutto l’anno elettromagnetismo e fisica quantistica, i giovani hanno potuto vedere dove le conoscenze di queste discipline vengono applicate per migliorare la vita di tutti.
Gli studi e gli esperimenti svolti nel loro laboratorio presso il Campus di Savona hanno permesso ai ragazzi dei Giovani per la Scienza di seguire al meglio le spiegazioni dei ricercatori, sorprendendoli con domande a dir loro molto pertinenti e argute.
I ricercatori sono stati particolarmente colpiti anche perchè molti interventi sono stati fatti da quattordicenni, i più piccoli dell’Associazione, e si sono congratulati con tutti loro.
Il viaggio scientifico è stato reso possibile grazie al supporto da parte della Fondazione De Mari e dell’Unione Industriali.
Questa esperienza ha ulteriormente alimentato la passione dei Giovani per la Scienza rendendoli consapevoli di un futuro possibile a cui aspirare e l’entusiamo che verrà trasposto nella vita di tutti i giorni.
Nei giorni 10 e 24 marzo 2017 si è tenuto il progetto Energia, svoltosi presso il Campus Universitario di Savona. Il progetto si è sviluppato in due incontri dei Giovani per la Scienza con l’ingegner Vittorio Rossello, socio fondatore dell’associazione.
Nel Corso di Studi di Laurea Magistrale, Vittorio ha maturato esperienza formativa e di ricerca in Germania, grazie ai progetti Europei “Erasmus” ed “Erasmus Placement”. Ha avuto modo di studiare Project Management e redigere la propria Tesi di Laurea presso la Technische Universität di Berlino.
Laureato con lode in ingegneria navale, Vittorio ha intrapreso il suo percorso di carriera nel settore dell’energia, inizialmente come tirocinante a Berlino grazie al progetto Europeo “Leonardo da Vinci” e successivamente a Genova come Energy Efficiency Project Engineer presso Axpo Italia S.p.A., sussidiaria Italiana del gruppo energetico svizzero Axpo Trading AG, presente in tutto il mondo.
Attualmente Vittorio segue–dal punto di vista tecnico, commerciale e gestionale–progetti di efficienza energetica per clienti commerciali e industriali in Italia e Finlandia. È quotidianamente in contatto con controparti Americane e Canadesi con l’obiettivo di implementare entro fine 2017 un sistema di monitoraggio statistico dei consumi energetici per piccole/medie imprese e grandi aziende.
Nel primo incontro Vittorio ha iniziato ricordando che
L’energia è una forma in cui la materia si mostra ai nostri sensi, è dappertutto. La luce che permette di leggere queste righe è energia, così come lo sono i biscotti che al mattino intingiamo nel latte caldo, il carburante dell’aereo che ci porta in vacanza dall’altra parte del mondo e il calore che percepiamo di fronte al caminetto in una fredda giornata di inverno.
Ha quindi dato una definizione dell’energia, spiegando come la si misura oggettivamente. Ha poi fornito uno schema generale della produzione di energia, illustrandone vantaggi e svantaggi in ogni sua forma .
Il secondo venerdì invece l’incontro si è concentrato sul funzionamento del mercato dell’energia elettrica, partendo dalla struttura di una rete di distribuzione , con i vari attori che la compongono e i loro compiti, per poi passare a come ne viene fissato il prezzo. Questo infatti è strettamente legato al numero e al tipo di centrali elettriche che vengono attivate: infatti alcune hanno costi minori ma hanno una produttività variabile o sono lente da attivare, mentre altre hanno costi maggiori però possono essere messe in funzione in poche ore.
Nel corso dell’intero progetto si è seguito un approccio scientifico, valutando la realtà attuale basandosi su dati oggettivi, cercando di capire la questione energetica fino in fondo.
Gli incontri hanno destato molto interesse nei giovani, che hanno posto tantissime domande, dando luogo ad un appassionante dibattito.
Il progetto energia è stata un occasione unica per poter discutere di argomenti di attualità. E’ stato bello vedere la generazione dei fondatori, rappresentata da Vittorio, spiegare alle nuove leve. E’ stato un punto di incontro tra fondatori e nuovi giovani.
Anteprima a Savona del Festival della Scienza, che per la prima volta si “regionalizza” attraverso il progetto “Orientascienza”, dedicato all’orientamento dei giovani verso le professioni tecniche e scientifiche attraverso esperienze di alternanza scuola lavoro. A pochi giorni dall’avvio della kermesse a Genova, è stata inaugurata alla Fortezza del Priamar la mostra “Savona, i giovani e la scienza” (24 – 25 e 26 ottobre) che propone nove esperimenti scientifici realizzati dai ragazzi dell’Associazione I giovani per la Scienza, inseriti in un percorso storico caratterizzato dall’evoluzione dei “segni” – fil rouge dell’edizione 2016 della kermesse – e dei simboli scientifici.
I Giovani per la Scienza hanno ultimato a Savona l’allestimento dell’esposizione dell’anteprima del Festival della Scienza, completamente costruito da loro stessi.
Il Convegno di inaugurazione si terrà nella sala della Sibilla presso la Fortezza del Priamar, lunedì 24 ottobre, ore 16:30, seguirà una visita guidata alla mostra.
Due piani del palazzo del Commissario presso la Fortezza del Priamar, una vera e propria mostra interattiva della storia della scienza, da Galileo Galilei, che rivoluzionò la scienza con il suo modo di interpretare la natura costruendo una teoria rigorosa e coerente, all’esperimento di Oersted da cui per Einstein risale un nuovo concetto di campo elettromagnetico che lo porterà alla relatività ristretta, all’elettronica e alla costruzione di robot auto-muoventesi.
Una settimana di intenso lavoro per i Giovani per la Scienza, reso possibile da più di 11 anni di esperienza dell’Associazione.
Per l’allestimento sono stati necessari 160 tubi Innocenti del peso di 18 quintali, 500 morsetti pari a 18 quintali, 24 cartelloni di guida scientifica, 19 esperimenti, di cui alcuni interattivi, esposti in 9 postazioni,costruiti dai soci 14-18enni e supervisionati dai soci universitari dell’Associazione Giovani per la Scienza. Saranno i costruttori a mostrarli e spiegarli al pubblico.
Alle 12.56 di sabato 22 ottobre il robot linefollower costruito e programmato dai Giovani per la Scienza, come si vede nella foto, ha preso a funzionare!
I Giovani per la Scienza in visita alla centrale elettrica di Mühleberg
Tra i giorni 24 e 26 Aprile si è svolto l’annuale Viaggio Scientifico dei Giovani per la Scienza. I ragazzi hanno potuto visitare due realtà molto importanti nella produzione di energia elettrica: il complesso di centrali elettriche di Mühleberg, presso Berna in Svizzera.
I giovani hanno potuto studiare il funzionamento di diverse tecnologie: idroelettrica, nucleare, solare ed eolica. Quest’ampio sguardo ha permesso di confrontare i diversi metodi di produzione energetica, comparandone le diverse caratteristiche e problematiche.
Inoltre hanno potuto approfondire la complessa gestione di una rete di trasmissione dell’energia elettrica, la continua necessità di avere equilibrio tra energia consumata e prodotta, la necessità di avere un piano energetico a lungo termine d’importanza strategica dal punto di vista nazionale.
Sulla strada del ritorno i ragazzi hanno visitato la capitale Svizzera, in particolare il famoso orologio sulla via principale, che diede l’ispirazione ad Albert Einstein per la teoria della relatività; dall’orologio è tratto il logo dei Giovani per la Scienza.
Il viaggio è stato possibile grazie ai contributi della Fondazione De Mari, dell’Unione Industriali e delle famiglie dell’associazione.
Alla conferenza dei “Giovani per la Scienza” al Campus trecento giovani si sono lasciati affascinare dalle Onde Gravitazionali
La conferenza “Onde gravitazionali: la voce dell’universo” del dottor Gianluca Gemme ha richiamato tanti giovani, anche se al di fuori dell’orario scolastico.
Durante la conferenza è stato illustrato il fenomeno fisico delle onde gravitazionali, si è spiegato il funzionamento dell’interferometro Virgo, situato a Cascina (PI), e l’emozione provata dai ricercatori, tra cui in prima persona il relatore, al momento della storica rivelazione.
Concluso il progetto che ha coinvolto l’associazione, l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto
Il giorno Venerdì 26 Febbraio è stata effettuata la visita dei ragazzi dell’associazione Giovani per la Scienza presso il porto di Savona e la sede della Capitaneria di Porto.
In un pomeriggio che è risultato molto interessante, i ragazzi hanno avuto modo di vedere le operazioni che si svolgono nel porto: accompagnati dal Dottor Leonardo Picozzi hanno girato tra le banchine, osservando il lavoro di carico e scarico di alcune grandi navi. I Giovani hanno assistito allo scarico della cellulosa e delle auto, che vengono mobilitate una ad una dagli addetti del Porto. Inoltre sono potuti entrare nel magazzino di un terminalista che si occupa di rinfuse solide, in particolare di sale (foto), fertilizzanti, soda, pellets.
A conclusione della visita presso l’Autorità Portuale i Giovani per la Scienza sono entrati nel Palacrociere, dove è stata spiegata la difficoltà logistica del gestire fino a diecimila persone in un solo giorno.
Ma il pomeriggio non era ancora terminato per i ragazzi, che si sono quindi spostati presso la sede della Capitaneria di Porto. Qui, accolti dal Comandante Giulio Giraud, hanno potuto vedere e salire sui mezzi a disposizione della Capitaneria, sempre pronti per uscire in mare in caso di emergenza, e visitare la sala di comando, da cui viene costantemente monitorato il traffico dei natanti sia nell’area Savonese, che in generale nel mar Ligure e Mediterraneo.
Se si passa un tunnel che porta da Savona al suo Porto si scopre un mondo che pochi conoscono e neanche immaginano e che pure fa parte della vita pulsante della nostra città
Il primo contatto tra i Giovani per la Scienza e il Porto di Savona è avvenuto durante l’estate 2015, in occasione del concorso “Giovani… idee in porto” in cui l’associazione si è classificata al primo e secondo posto.
Allora i ragazzi si sono resi conto di non conoscere abbastanza una realtà contemporaneamente vicina e molto importante. È nata quindi l’idea che ha portato al progetto “I Giovani per la Scienza alla scoperta del Porto” , per portare i Giovani a incontrarsi con le realtà che agiscono nel Porto di Savona: l’Autorità Portuale e la Capitaneria. Il progetto è strutturato su due momenti, il primo si è svolto Venerdì 19 Febbraio presso la sede al Campus dei Giovani per la Scienza, il secondo sarà il giorno Venerdì 26 Febbraio e sarà un vero e proprio viaggio in pullman di visita all’interno del Porto.
Nel primo incontro sono intervenuti il Dottor Leonardo Picozzi dell’Autorità Portuale e il Comandante Giulio Giraud della Capitaneria di Porto. Hanno spiegato le attività del porto di Savona-Vado, in particolare si è parlato dei vari terminalisti che operano sulle banchine, di come si occupano del traffico di rinfuse agricole e industriali sia liquide che solide, di crociere e traghetti, di carbone e petrolio, dei prodotti forestali, acciai e prodotti siderurgici, di frutta e container. La Capitaneria invece si occupa di tutto ciò che riguarda la sicurezza in mare e in porto; controlla una vasta area di mare e verifica il rispetto delle norme da parte delle navi che circolano nelle vicinanze della costa savonese.
Venerdì 26 i Giovani per la Scienza si recheranno poi in visita al porto di Savona, dove potranno toccare con mano la complessità delle attività che vi si svolgono, e comprendere le difficoltà logistiche e tecniche della gestione del porto. A seguire visiteranno la Capitaneria, dove potranno vedere i mezzi utilizzati per la sorveglianza e la sicurezza in mare. I Giovani per la Scienza hanno deciso di vivere questi due incontri allo stesso modo dell’annuale viaggio scientifico. Quindi, con la serietà, la curiosità, la voglia di scoprire e di capire, che portano in giro per l’Europa, effettueranno questo viaggio alla scoperta del Porto di Savona e vedranno attraverso le attività dell’Autorità Portuale e della Capitaneria di Porto quanto esso sia un importante canale nel commercio verso il sud dell’Europa.
I “Giovani per la scienza” festeggiano i dieci anni di attività con due appuntamenti
E’ già trascorso un intero decennio da quando, nel 2005, un gruppo di amici savonesi, appassionati di materie scientifiche, nato intorno all’insegnante Bianca Ferrari, decide di riunirsi in un’associazione rivolta all’approfondimento di particolari temi scientifici. Sembra volato il tempo, per i “Giovani per la scienza”, realtà di cui oggi fanno parte oltre cento ragazzi, tra i 14 e i 27 anni. Studenti, ma anche tecnici e impiegati nel mondo della ricerca che in dieci anni hanno concretizzato trenta progetti, volti alla sperimentazione e creazione di strumenti, promozione di convegni e collaborazioni con l’Istituto Cern di Ginevra. Ben tre le sedi in cui i giovani si riuniscono per discutere tra loro di scienza e per tenere lezioni dimatematica e fisica: presso l’Unione Industriali e l’istituto tecnico “Ferraris-Pancaldo” di Savona e il Campus universitario di Legino. Laboratori in cui la scienza è considerata uno strumento pratico per la risoluzione di problemi, al quale i ragazzi si approcciano con creatività e curiosità, oltre che tramite lo studio fine a sé stesso. Gli spazi che hanno visto la nascita e lo sviluppo dell’associazione savonese saranno i luoghi dove gli “apprendisti scienziati” festeggeranno il loro decennale. Dieci candeline che saranno soffiate venerdì prossimo, 15 maggio, con due appuntamenti, ovviamente di carattere scientifico: il primo si svolgerà di mattina, alle ore 10, presso l’Aula Magna del liceo “Ferraris-Pancaldo” di via Rocca di Legino. Interverranno i soci fondatori dell’associazione, tra i quali parteciperanno anche il dottore Andrea Barbero, “Privat Dozent” presso l’istituto svizzero “Universitätsspital” di Basel e l’ingegnere Sergio Palumberi, dalla “Columbus Flight Director Airbus Defence & Space” di Monaco di Baviera; questi sarà anche il protagonista della conferenza con cui le celebrazioni continueranno nel pomeriggio alle 17, nell’Aula Magna della Palazzina Lagorio, presso il Campus savonese di via Magliotto. Qui, avverrà il secondo appuntamento della giornata, che riguarderà scienza e management della Stazione Spaziale Internazionale. “Cominciamo all’Itis perché lì siamo nati – afferma la Presidente dei “Giovani per la scienza” Bianca Ferrari – interverranno tutti i fondatori, riuniti a Savona per un giorno dalle varie parti d’Italia e Europa, da cui molti di loro provengono, avendo tutti trovato lavoro in ambito scientifico. Ognuno di loro parlerà della sua esperienza, per sottolineare il significato che l’associazione ha avuto nella sua vita e per trasmetterlo alle nuove leve di studenti”. Uno strumento che non è quindi solo motivo per i giovani di condividere con i propri coetanei una passione o stimolare l’ingegno, l’associazione “Giovani per la scienza”. Soprattutto, un’occasione per entrare in contatto con il mondo del lavoro. “Il pomeriggio al Campus, invece, interverranno le autorità degli Enti che hanno da sempre creduto in noi, seguendoci e sostenendoci in questi dieci anni”, conclude. Infatti, i due appuntamenti sono organizzati in collaborazione con Universitätsspital di Basel, AirbusDefence & Space, Unione Industriali della Provincia di Savona, Camera di commercio, Istituto nazionale di fisica nucleare e Università di Genova, Istituto secondario “Ferraris-Pancaldo”, Fondazione “De Mari” della Cassa di Risparmio di Savona, Campus di Legino e Gruppo Astrofili Savonesi.
L’Autorità Portuale di Savona ha premiato i vincitori del contest “Giovani…idee in porto”. Obiettivo del concorso è avvicinare i giovani alle tematiche portuali premiando quei lavori che hanno saputo rappresentare la realtà di Savona-Vado in maniera originale e informale. Primi e secondi classificati sono stati i video inviati dai membri dell’Associazione Giovani per la Scienza, che proprio lo scorso maggio ha festeggiato i 10 anni di attività con un evento ospitato nel Campus di Savona.
L’Associazione, sotto l’egida dell’Unione Industriali di Savona, comprende studenti liceali e tecnici, universitari e giovani già entrati nel mondo del lavoro e della ricerca, tutti accomunati dalla passione per la scienza e la tecnica. Oggi i GpS sono più di cento soci e si riuniscono in due sedi, una presso il Campus Universitario di Savona e una nei laboratori dell’Istituto Ferraris-Pancaldo.
Terzo classificato al contest “Giovani…idee in porto” il video contributo inviato da Dario Arvigo, studente savonese iscritto al Liceo Scientifico Grassi.
I vincitori sono stati scelti dall’Autorità Portuale fra i numerosi video realizzati dagli utenti e caricati sulla piattaforma www.latuaideadimpresa.it, secondo le indicazioni del brief fornito, ossia capire cosa rappresentino oggi il porto di Savona e tutte le sue attività per un target giovane, ma anche conoscere e condividere i modi di comunicazione ed espressione propri dei ragazzi.
La cerimonia di consegna dei premi si è svolta alle ore 11:00 di oggi, giovedì 25 giugno, presso la sede dell’Autorità Portuale di Savona. A premiare i primi tre classificati sono intervenuti il comandante della Capitaneria di Porto di Savona Vincenzo Vitale e il presidente della Port Authority savonese Gianluigi Miazza che si sono complimentati con i ragazzi per i lavori svolti.
Festeggiati i 10 anni dei “Giovani per la Scienza”
Celebrazioni all’ISS Ferraris-Pancaldo e al Campus Universitario di Savona per il decennale dell’Associazione “Giovani per la Scienza”
Venerdì 15 Maggio si è svolta a Savona la celebrazione del decennale dell’Associazione “Giovani per la Scienza”. La mattina, dalle ore 10:00 alle 12:30 sono intervenuti i soci fondatori nell’aula magna dell’ISS Ferraris-Pancaldo, dove è nata l’associazione, giungendo dai loro luoghi di lavoro, chi da Genova, chi da Trieste, chi da Londra, chi da Lugano… Ad assistere presenti molti studenti del Ferraris-Pancaldo, le autorità scolastiche, alcuni genitori, il direttore dell’Unione Industriali di Savona il Dott. Alessandro Berta e il manifacturing manager dell’Infineum il Dott. Marco Macciò. Si è ripercorso, con 16 interviste ai fondatori , la loro esperienza di 10 anni ed oltre all’interno dei “Giovani per la Scienza”. Con questi interventi si è voluto raccontare com’è nata e cos’è oggi l’Associazione “Giovani per la Scienza”, che quest’anno ha raggiunto 104 soci. . Nel pomeriggio, dalle ore 17:00 presso il Campus Universitario di Savona, nell’aula magna della palazzina Lagorio, di fronte a un pubblico di quasi 200 persone, è stata presentata l’Associazione “Giovani per la Scienza” attraverso gli interventi di tutti gli enti che hanno dato fiducia e sostenuto l’associazione in questi 10 anni: l’Unione Industriali della Provincia di Savona, l’Università degli studi di Genova, il Campus Universitario di Savona, la S.P.E.S., l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con il patrocinio della Camera di Commercio di Savona e della Fondazione “De Mari”. Sono intervenuti in questo senso il rettore del Campus di Savona Federico Delfino, sostenendo che il Campus e i GpS vanno nella stessa direzione, il dirigente scolastico dell’IIS Ferraris-Pancaldo Alessandro Gozzi, che è orgoglioso di avere questo gruppo tra le eccellenze della scuola, Gianluca Gemme, primo ricercatore dell’INFN Sezione Genova, che ha ricordato i primi incontri con i GpS e la scoperta non solo del loro impegno, ma anche della loro maestria, essendo riusciti a costruire un esperimento complesso come quello del pendolo di Foucault. Ma per ricostruire la storia dell’Associazione “Giovani per la Scienza”, sin dalla nascita, sono state importanti le parole del Presidente della Camera di Commercio di Savona Luciano Pasquale e quelle del Direttore dell’Unione Industriali di Savona Alessandro Berta. Il Dott. Pasquale, a quei tempi direttore dell’Unione Industriali di Savona, della nascita dei “Giovani per la Scienza” ha detto: “mi sento come chi dopo dieci anni vede realizzato un sogno” e ha raccontato di quel “primo incontro con la professoressa Bianca Ferrari e uno sparuto numero di ragazzi nella sede dell’Unione Industriali di Savona, che incredibilmente chiedevano supporto per poter , fuori dagli orari scolastici, fare degli esperimenti di fisica”. Importante testimonianza è stata poi quella dell’attuale direttore dell’Unione Industriali di Savona il Dott. Alessandro Berta, che dieci anni fa nelle vesti di avvocato ha aiutato i fondatori a scrivere lo statuto e l’atto costitutivo dell’Associazione “Giovani per la Scienza”, e che ha raccontato “ricordo perfettamente nella costruzione delle regole dell’Associazione(…)il problema era che era composta al 98% da minorenni(…)e si doveva e si voleva fare in modo che fossero i ragazzi la vera anima dell’Associazione “Giovani per la Scienza”(…)si è costruito così un sistema in cui i ragazzi diventano grandi”. “Ma perché, ha continuato il dott. Berta, è importante e qual è il valore aggiunto che danno i Giovani per la Scienza? Il fatto che lì dentro c’è una capacità di passare le conoscenze tra un giovane e l’altro e di lavorare insieme, attraverso la costruzione di esperimenti in gruppo, quindi la capacità a relazionarsi, che nella vita e nel lavoro devi avere”. Ha seguito la conferenza “Scienza e Management della Stazione Spaziale” tenuta dall’Ing. Sergio Palumberi, socio fondatore dell’Associazione e Flight Director presso Airbus Defence and Space a Monaco di Baviera. Palumberi, trascinando e affascinando il pubblico, ha parlato di come passino le giornate gli astronauti, quali siano gli esperimenti a cui stanno lavorando, con tutte le ricadute sulla Terra, sia tecniche industriali che mediche, di quanto sia prezioso il loro tempo ( 10.000 dollari al minuto!) e di come quindi sia fondamentale programmare in anticipo le loro attività minuto per minuto e quale sia il lavoro di programmazione che si svolge a Terra, che sta dietro a quello che si vede, affinché tutto funzioni perfettamente. Il flight director infatti è la figura che si occupa del coordinamento dei lavori di programmazione, controlla che gli astronauti rispettino le tabelle che sono state preparate per loro e che tutti loro operino in perfette condizioni di lavoro e di salute. Ha concluso la Prof. Bianca Ferrari, fondatrice e presidente dei Giovani per la Scienza, osservando che la scienza e la conoscenza sono infinite, perché è il pensiero dell’uomo che è infinito ed è del pensiero dei giovani che ci si deve occupare, perché è nel loro pensiero che risiedono tutte le potenzialità della nostra specie.
Savona. I Giovani per la Scienza di Savona soffieranno venerdì 17 maggio sulla decima candelina. La celebrazione del decennale dell’Associazione nata su iniziativa di un gruppo di studenti dell’Itis Ferraris appassionati di temi scientifici, coordinati dalla professoressa Bianca Ferrari, sarà l’occasione persottolineare lo sviluppo esponenziale dei giovani savonesi cultori di scienza, che da un piccolo nucleo di adepti hanno oggi superato il traguardo dei 100 aderenti.
L’associazione ha sede presso l’Unione Industriali di Savona e utilizza per per le proprie attività i laboratori scientifici del Ferraris e del Campus universitario di Savona. La cerimonia del decennale è in programma alle ore 10 presso l’aula magna dell’Istituto Ferraris Pancaldo di via alla Rocca, alla presenza dei soci fondatori (Bianca Ferrari è tuttora presidente dell’Associazione) e con la partecipazione degli scienziati Andrea Barbero (nella foto in una conferenza all’Unione Industriali), docente dell’Università di Basilea, e Sergio Palumberi, di Airbus Defence & Space a Monaco di Baviera. Quest’ultimo è un po’ il personaggio – simbolo dei Giovani per la Scienza savonesi, di cui è stato socio fondatore. Diplomato al Ferraris nel 1999 come perito elettrotecnico, si è poi laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino e dal 2008 lavora per il progetto Colombo, il laboratorio europeo della Stazione Spaziale Internazionale, di cui è attualmente Flight Director (direttore di volo). Dal prossimo settembre assumerà la responsabilità di tutte le attività nel laboratorio Columbus, inclusa la missione dell’astronauta europeo Tim Peake. La giornata dei Giovani per la Scienza proseguirà nel pomeriggio di venerdì nell’aula magna di Palazzina Lagorio, nel Campus di Savona, con un incontro alle 17. Dopo i saluti del pro rettore Federico Delfino e del vicepresidente dei Giovani per la Scienza, Stefano Bruzzone, interverranno il presidente della Camera di Commercio Luciano Pasquale, il primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Genova, Gianluca Gemme, il dirigente scolastico del Ferraris Pancaldo Alessandro Gozzi e il direttore dell’Unione Industriali di Savona Alessandro Berta. Seguirà la conferenza di Sergio Palumberi su “Scienza e management dalla Stazione Spaziale Internazionale”. Concluderà Bianca Ferrari.
I “GIOVANI PER LA SCIENZA” “VINCONO” UNA GITA AL CERN
90 ragazzi savonesi ospiti dello scienziato Benvenuti a Ginevra
Da Savona a Ginevra. Questo il viaggio compiuto nei giorni scorsi dai ragazzi appassionati di materie scientifiche riuniti nell’associazione “Giovani per la scienza”. Una gita all’istituto Cern, uno dei maggiori centri di ricerca europei, come premio per l’impegno, l’entusiasmo e gli studi profusi durante gli incontri pomeridiani in cui i giovani studenti, nelle loro diverse sedi, approfondiscono e sperimentano da vicino e in maniera pratica le varie discipline scientifiche. In terra svizzera, i novanta Savonesi che hanno partecipato alla trasferta sono stati ricevuti dallo scienziato Cristoforo Benvenuti, noto per aver scoperto l’applicazione dell’ultra vuoto. I ragazzi dell’associazione presieduta dall’insegnante Bianca Ferrari hanno discusso con il professore in merito ai test che i giovani stanno sperimentando, in collaborazione con l’inventore Vittorio Schincaglia, anch’egli presente all’incontro, circa il prototipo di pannello solare fondato sul vuoto ultra spinto che Schincaglia sta installando nel suo laboratorio di Segno, sulle alture di Vado Ligure. “I “Giovani per la scienza” e Benvenuti hanno parlato inoltre dell’applicazione dell’ultra vuoto all’acceleratore LHC – spiega Bianca Ferrari – ciò permette ai protoni di arrivare a velocità vicinissime a quella della luce, grazie al fatto che non si scontrano con le molecole dell’aria e quindi non vengono frenati durante i 40 milioni di giri al secondo che fanno nei 27 km di anello”. Un’esperienza che è stata possibile anche grazie ai contributi della Fondazione De Mari e dell’Unione Industriali di Savona, presso la cui sede l’associazione cura un laboratorio, insieme agli spazi dell’Itis e del Campus di Legino. Un’avventura, quella dei “Giovani per la scienza”, che dura da tempo: infatti, il direttivo dell’associazione, che conta più di cento giovani studenti savonesi, di età media tra i 18 e i 30 anni, si prepara a festeggiare il decimo anniversario della sua fondazione con diverse iniziative in programma per il prossimo 15 maggio.
Il 15 Maggio celebrazione decennale all’ISS Ferraris-Pancaldo e al Campus Universitario di Savona
Il giorno 15/05/2015 celebreremo il decennale dell’Associazione “Giovani per la Scienza”. La mattina, dalle 10:00 alle 12:30 interverranno i soci fondatori nell’aula magna dell’ISS Ferraris-Pancaldo, dove è nata l’associazione. Questi ragazzi, grazie alla preparazione tecnico-scientifica impartitagli dalla scuola, alla passione per la scienza che vive nell’Associazione, ed alla loro volontà e dedizione, si sono costruiti la strada che li ha portati a trovare un lavoro, chi a Savona, chi a Genova, in Italia, e in Europa. Ad assistere saranno presenti molti studenti del Ferraris-Pancaldo, le autorità scolastiche, alcuni genitori e i rappresentanti delle aziende del territorio. Sarà un’intervista ai fondatori attraverso cui essi porteranno la loro esperienza, di 10 anni ed oltre all’interno dei “Giovani per la Scienza”, alle nuove leve. E’ attraverso il loro vissuto che si vuole raccontare com’è nata per caso e cos’è oggi l’Associazione “Giovani per la Scienza”, che quest’anno ha raggiunto 104 soci. Come in un organismo vivente da poche cellule si è sviluppato un gruppo, con il suo carattere, non solo scientifico ma anche umano, di solidarietà, di capacità organizzativa, di specificità e scopi diversi, ma tutti uniti dalla passione nel chiedersi il perché delle cose e nel provare a progettare e costruire esperimenti scientifici. Nel pomeriggio, dalle ore 17:00 presso il Campus Universitario di Savona, nell’aula magna della palazzina Lagorio verrà presentata l’Associazione “Giovani per la Scienza” attraverso gli interventi di tutti gli enti che ci hanno dato fiducia e sostenuto in questi 10 anni: l’Unione Industriali della Provincia di Savona, l’Università degli studi di Genova, il Campus Universitario di Savona, la S.P.E.S., l’I.N.F.N della sezione di Genova, con il patrocinio della Camera di Commercio di Savona e della Fondazione “De Mari” e con la collaborazione del Gruppo Astrofili Savonesi. Seguirà la conferenza “Scienza e Management della Stazione Spaziale” tenuta dall’Ing. Sergio Palumberi, socio fondatore dell’Associazione e flight director presso Airbus Defence and Space a Monaco di Baviera.
I “Giovani per la Scienza” vi aspettano!
Comitato stampa Associazione “Giovani per la Scienza”
Al Campus di Savona più di 80 tra giovani, docenti e ricercatori di Savona, Genova e Lodi, saranno ospiti dell’associazione Giovani per la Scienza, in collaborazione con l’INFN di Genova per discutere della loro presa dati sui raggi cosmici a energie estreme, il progetto nazionale EEE guidato dal Centro Fermi di Roma.
Giovedì 12/2/15, aula 117 palazzina Lagorio
dalle ore 11 alle ore 16
L’associazione Giovani per la Scienza partecipa al progetto nazionale EEE (Estreme Energy Events), progetto per la rilevazione di raggi cosmici a energie estreme con rilevatori MRPC, posti in moltissime scuole d’Italia.
La collaborazione dei Giovani per la Scienza è con il liceo Chiabrera, il liceo Grassi, e l’ istituto tecnico–nautico Ferraris Pancaldo di Savona , e con il liceo Gandini di Lodi.
Quattro rivelatori MRPC sono stati costruiti dai giovani dell’associazione e delle quattro scuole presso il CERN di Ginevra, poi trasportati a Genova presso l’INFN per essere testati e ora sono in presa dati presso le scuole stesse.
I giovani sono divisi in squadre che ogni giorno nelle loro scuole devono controllare il buon funzionamento dei rivelatori e poi da casa a distanza possono collegarsi per la presa dati, l’elaborazione e il coordinamento dei gruppi di lavoro.
E’ un progetto scientifico a tutti i livelli, studiato nel mondo per capire la provenienza di questi raggi a energie elevatissime, che impattano l’atmosfera terrestre provenendo dal cosmo.
Al convegno nazionale di Erice tenuto nel dicembre scorso i ragazzi e i docenti di Savona sono già stati apprezzati e portati ad esempio per gli ottimi risultati che stanno ottenendo.
Gianluca Gemme ha parlato dell’errore, che è quello che accompagna tutti i giorni i nostri ragazzi nei laboratori, ma è anche quello che dimostra la grandezza dell’uomo: perché se si è capaci di essere modesti e di riconoscerlo, è quello che dà la voglia di andare oltre e scoprire qualcosa di nuovo.
Il metodo scientifico nell’era della comunicazione globale
Venerdì 28 novembre 2014 – Ore 16:30
Sala Convegni Unione Industriali di Savona, Via Gramsci 10
Abbagli, bufale ed errori popolano la strada che l’uomo ha percorso per conoscere ed interpretare l’Universo. E non solo nella visione antica di una Natura antropomorfa, fatta di spiriti e di dei.
E’ stato così anche dopo che il metodo di Galileo ci ha insegnato a guardare con più attenzione e intelligenza i fenomeni naturali.
Ancora oggi, nella nostra era ipertecnologica e di comunicazione globale, ci capita – e spesso – di prendere sorprendenti cantonate. In realtà, però, riconoscere e correggere i propri errori è l’essenza stessa del metodo scientifico, inaugurato da Galileo più di 400 anni fa.
Sbagliarsi fa parte del gioco. Ripercorriamo il recente caso dell’esperimento BICEP-2 e della “scoperta” delle onde gravitazionali primordiali per riflettere su questi temi, in particolare sul delicato rapporto tra scienza e mezzi di comunicazione di massa nel mondo globale.
Programma
Saluto
Dott. Alessandro Berta – Direttore Unione Industriali della Provincia di Savona
Presenta
Prof.ssa Bianca Ferrari – Presidente Associazione “Giovani per la Scienza”
I Giovani per la Scienza affrontano le alte tecnologie e provano a stampare in 3D
Venerdì 17 ottobre, al Campus Universitario di Savona, presso l’Associazione Giovani per la Scienza, palazzina Delfino, aula 101, si terrà una presentazione della stampante 3D guidata dal programmatore Marco Patrone e dall’ingegnere Luca Pelizzoni.
La stampante 3D è un particolare tipo di macchina che permette di creare un oggetto solido, a 3 dimensioni, partendo da un modello digitale, disegnato con un apposito software; il materiale usato può variare, ma si tratta solitamente di materiale plastico applicato per sovrapposizione in strati (produzione additiva).
Esistono diversi modelli di questa nuova stampante e ormai si possono creare oggetti usati nella vita quotidiana come per esempio vasi, occhiali, cover per telefono, ecc.
Questa particolare stampante verrà lasciata nei laboratori dell’Associazione per un certo periodo di tempo, chissà che i Giovani riescano a risolvere alcuni problemi nella costruzione dei loro esperimenti con questa innovativa tecnologia.
I Giovani per la Scienza e il nuovo esperimento alla “casa-fungo” di Segno
”I giovani hanno un potenziale di entusiasmo che non deve essere frustrato” Questa frase è tratta dalla mail del fisico Cristoforo Benvenuti del CERN di Ginevra, inviata al presidente della Associazione Giovani per la Scienza, Bianca Ferrari, riferendosi all’entusiasmo con cui i giovani soci trattano la scienza.
Cosa unisce il professore Benvenuti, fisico e studioso di fama mondiale, inventore del vuoto ultra-spinto, utilizzato al CERN per il funzionamento degli acceleratori di particelle e l’associazione dei Giovani per la scienza?
Proprio questa tecnica di ultra vuoto è stata applicata dal professor Benvenuti a un pannello termico, che è stato usato per ricoprire l’aeroporto di Ginevra e verrà ora sperimentata a Segno, frazione di Vado Ligure (Savona) nella particolare “casa- fungo” costruita dal Signor Vittorio Schincaglia, Il quale assisterà i giovani nel monitorare e studiare un pannello donato dallo stesso Benvenuti.
I risultati raccolti dai Giovani per la Scienza verranno portati al CERN in un incontro col fisico Benvenuti nel mese di marzo, viaggio organizzato grazie al sostegno della Fondazione De Mari e dell’Unione Industriali di Savona..
La passione e la curiosità di questo cultore di fisica applicata e innovativo costruttore del CERN hanno attirato l’attenzione della Facoltà di Ingegneria del Campus di Savona e dei “Giovani per la scienza”.
Perciò il giorno 3 Ottobre l’associazione, si è ritrovata a Segno, in collaborazione con il signor Schincaglia e i rappresentanti dell’ingegneria del Campus Universitario di Savona, per illustrare e sperimentare questo innovativo progetto a basso impatto ambientale e alto rendimento.
Ma cerchiamo di capire meglio cosa sono questi pannelli: sono basati sulle tecnologie dell’ultra vuoto sviluppate al CERN di Ginevra per gli acceleratori di particelle. Questa nuova generazione di pannelli solari termici è il frutto dei collegamenti tra CERN e Industria per lo sviluppo e l’applicazione pratica di nuove tecnologie emerse nel campo della fisica, come ha detto Benvenuti “I pannelli sono nati da tecnologie del vuoto e sono stati sviluppati per scopi di fisica fondamentale, cioè per la ricerca di base, ed è molto gratificante vederli oggi utilizzati per applicazioni delle energie rinnovabili”.
La tecnologia dell’ultra vuoto consente alle camere di calore dei pannelli un isolamento al massimo livello, andando a ridurre la dispersione di calore. I pannelli sono anche in grado di catturare l’energia prodotta dalla luce diffusa in modo più efficiente rispetto ai tradizionali.
Ogni pannello ha una “pompa getter” che produce l’ultra vuoto.
Il getter significa “assorbente” in lingua inglese. Si tratta solitamente di contenitori piccoli ad anello riempiti con metalli che hanno un’ossidazione molto veloce. Quando nell’ambiente da utilizzare è stato fatto il massimo vuoto possibile e il tutto è stato sigillato, il getter viene riscaldato a temperatura elevata provocando così l’evaporazione del metallo, che reagisce con qualsiasi gas residuo e cade formando un deposito metallico di colore argenteo alla base, aumentandone così notevolmente lo stato di vuoto.
Il vuoto ultra-spinto permette di raggiungere un isolamento termico eccezionale, riducendo le perdite di calore e migliorando l’efficienza dei pannelli.
Ancora una volta la collaborazione tra realtà diverse, ma tutte aperte ai giovani, se è rivelata vincente: basta “non frustrare l’entusiasmo” dei ragazzi per avere delle risposte sorprendenti.
Scritto da:
Giorgio Crepaldi, Giulia Frumento, Greta Amorelli, soci dei “Giovani per la Scienza”
Associazione Giovani per la Scienza
c/o Unione Industriali della Provincia di Savona
Via Gramsci, 10 - 17100 Savona
C.F. 92080750091